La telenovela dell’estate pallonara di un’Italia sportiva che ormai si è abituata ad incensare tutto ciò che sia straniero, manco a dirlo, riguarda proprio le ambizioni di un magnate indonesiano, tale Erick Thohir, che vuole comprarsi l’Inter. I dettagli della vicenda, che ormai è diventata di dominio nazionalpopolare anche al di là delle Alpi, ce li risparmiamo volentieri. Per capirli, oltre ad un provetto commercialista, ci vorrebbe un fine economista, un intero foro tribunalizio, un esperto politologo ed uno stuolo di agenti segreti.
Nella trattativa che sta tenendo in ansia il popolo nerazzurro, però, emergono ogni giorno indiscrezioni più o meno veritiere che restituiscono il quadro di una vicenda assai meno complessa di quella che appare. Secondo quanto riportano molti giornali, Massimo Moratti avrebbe frenato perché si attendeva la telefonata del papà di Erick Thohir, quello che, per inciso, tiene i cordoni della borsa. Lui, Erick, 43 anni è quello che in famiglia conterebbe di meno. Il papà Teddy, è quello che comanda. Poi c’è il fratello maggiore, che si chiama Garibaldi (sì, proprio come il nostro Eroe dei Due Mondi). Infine lui che, grazie all’aiuto del generoso genitore è riuscito a mettere su il suo impero editoriale (tra tv e giornali) che inducono i più entusiasti a parlarne quasi come il Silvio Berlusconi del Sud est asiatico.
Poi ha diversificato il suo portafoglio ed ha iniziato a comprare diverse altre imprese. Su tutte alcune quote dei Philadelphia 76ers, blasonata squadra dell’Nba americana. Negli Stati Uniti ha scoperto il pallone e si è comprato la squadra di calcio di Washington, però evidentemente non gli è bastato e ora si presenta in Europa per ottenere la consacrazione decisiva. Ma Massimo Moratti gli avrebbe chiesto di poter parlare con il suo papà prima di chiudere l’affare che slitta ancora, anche perché Teddy Thohir non si è fatto né vedere né sentire e qua ci sono in ballo addirittura 2-300 milioni di euro.
Roba seria, anche per il buon Erick che, pur tornatosene a casa con le pive nel sacco (almeno finora) ha salutato i giornalisti con un ‘A presto’.
Da ottimo comunicatore qual è c’è da scommetterci che continuerà a mostrare il suo paffuto e simpatico faccione in giro per Milano e su Twitter dove ha pubblicato una foto ricordo con José Mourinho, uno che nell’immaginario nerazzurro è secondo – e forse nemmeno troppo – soltanto a tale Helenio Herrera. Al limite dell’impeccabile negli appuntamenti ufficiali, seguiti da un vero e proprio assedio di microfoni, telecamere e taccuini, non ha poi sfigurato.
Ma lungo i navigli c’è chi giura che Erick si sia dedicato a fondo anche ad altre attività oltre a quelle prettamente ‘istituzionali’.
In molti raccontano di aver incontrato il ‘mandarino’ indonesiano a bordo piscina in una delle feste del maledetto, urticante e antipatico Pino il Pinguino, popolate da budelloni pitturati e puledrine scalmanate. Magari cercava Bobo Vieri o l’Imperatore Adriano per un altro scatto da offrire in pasto ai devoti di Twitter…