«O Lateral Eterno» e la «A Enciclopedia» (ovviamente del «futebol»): Djalma Santos-Nilton Santos, scomparso a 84 anni, sono stati a lungo protagonisti di una leggenda come la coppia di terzini più forte del mondo: insieme a «Didì-Vavà-Pelè» erano i pilastri di una nazionale brasiliana epica, capace di conquistare la Coppa Rimet nel 1958 e nel 1962.
Di Mondiali la leggenda Djalma Santos, probabilmente il miglior terzino destro di sempre, ne aveva giocati in tutto quattro, dal 1954 (segnando su rigore alla grande Ungheria) al 1966 e, come scrivono i giornali brasiliani, due delle cinque stelle che la Selecao porta sulla maglia «furono conquistate grazie al sudore e alle qualità tecniche di Djalma Pereira dos Santos».
Da bambino sognava di fare il pilota di aereo, poi aveva fatto il calzolaio prima di iniziare l’avventura sublime nel mondo del calcio tra Portuguesa (dove cominciò come centrocampista), Palmeiras e Atletico Paranaense (di cui poi divenne allenatore), fino a 41 anni, arrivando a meritarsi l’appellativo «di pezzetto negro di Dio» per quanto era bravo.
Era un terzino in possesso di grande tecnica e che quindi, eccellente sia nella fase difensiva che offensiva: i Carlos Alberto e i Cafu, che considerava un po’ il suo erede, sono venuti fuori grazie a lui. Negli anni ’80 fu allenatore nel vivaio del Bassano del Grappa e nella cittadina veneta aveva avviato, insieme all’ex compagno del Palmeiras Cinesinho, una scuola calcio in cui iniziare allo sport i ragazzi.
Nei Mondiali del 1958 gli bastò una sola partita, la finale in cui il Brasile battè 5-2 la Svezia e che lui aveva giocato al posto dell’infortunato titolare De Sordi, per farsi eleggere miglior terzino destro della manifestazione. Per lui fu uno dei ricordi più belli della vita, al punto che ha conservato gelosamente, fino alla fine, la maglia numero 4 indossata in quella partita. Anche quattro anni dopo, nel 1962 in Cile, venne incluso nella formazione ideale del Mondiale (stavolta giocato per intero), e l’anno seguente fu l’unico brasiliano convocato per la selezione All Star Fifa che sfidò l’Inghilterra a Wembley. In tutto indossò 114 volte la casacca giallo-canarino della Selecao, Djalma Santos è stato un genio del football e ora lascia, in Brasile e non solo, tanta «saudade» nei cuori di chi, come succedeva a lui, ha il calcio fra i principali amori della sua vita.