Forse non s’è mai vista una cosa del genere. Ma come? Il Bomber della squadra, quello che fa più gol di tutti, piglia e se ne va e i suoi (ex) tifosi sono contenti manco se avesse fatto doppietta al derby?
Maurito Icardi è un talento così maledetto che è stato capace di rovinare la sua immagine con le sue stesse mani. A chi fa tante reti, a chi risolve da solo le partite, nonostante tutto, i tifosi perdonano sempre tutto. E allora com’è possibile che si sia giunti a un odio (sportivo) tanto atroce? Davvero c’entra la solita Wanda Nara?
Il ruolo della moglie-procuratrice di Icardi è stato a dir poco gonfiato. Ne hanno fatto icona gossip prima, simbolo del riscatto femminile in un mondo patriarcale come quello del calcio poi, infine ne devono constatare il triste epilogo. Non ha saputo gestire granché la situazione. Le notizie, impazzite?, la volevano più interessata a farsi scritture in tv o nel prossimo cinepattone che al futuro del marito-assistito. Alla fine ha risolto tutto Marotta.
È eccessivo dare tutta la colpa alla signora Nara. Certo, simpatica non lo è mai stato: la voglia di strafare, di apparire, di farsi riconoscere qualcosa di impossibile l’ha fregata. più che gran personaggio di calcio è apparsa una parvenu. Davvero avevamo bisogno dell’ennesima influencer?
La verità è che la responsabilità di tutto è proprio di Icardi. La cattiva idea di scriversi un’autobiografia eroica che non hai manco 23 anni. La decisione di farsi dare la fascia di capitano senza chiedere allo spogliatoio, il fatto che il resto della squadra ha finito per tenerlo sinceramente sui palloni. Una rondine non fa primavera, ma tre indizi fanno una prova. Voleva farsi riconoscere al livello degli osannati, gli è mancato le physique du role. Le bizze, e lo scrive chi non è interista, e puoi fare in una piccola (e manco te le perdonerebbero…) non in un club nero e azzurro come la notte illuminata dalle stelle grandiose di giganti del futbol di ogni tempo, da Benito Lorenzi a Javier Zanetti, da Lothar Matthaus a Ronaldo e Vieri.
La colpa imperdonabile di Mauro Icardi è tutta sua e non c’entra la donna che ha scelto di sposare. Il suo è un peccato di questo tempo, il voler trattare tutto e tutti come si tratterebbe un cliente, un fornitore, un venditore porta a porta. Negare il dono, il gesto, l’attimo irrazionale persino a se stesso e rendere ogni suo gesto un pezzo di una ben ponderata strategia di marketing. Trasformarsi da calciatore in spot ambulante di se stessi, lasciarsi possedere dal demone infausto del “professionismo” che gli fa urlare oggi, tra le acclamazioni interiste, “Fiero di essere parigino”.
Se si nasce fessi, non si muore furbi… impossibile anche nel mondo pazzo di oggi…
In ogni caso credo che l’affare l’abbia fatto il PSG. Per un anno a costo zero (lo stipendio per loro son bruscolini) provano il Maurito e, come penso, tra 9-10 mesi non lo riscattano e la patata bollente torna all’Inter… Ovviamente la coppia a Parigi non se la c..a nessuno e se lui litigherà con compagni e non farà ‘cose mostruose’ in campo sarà assai dura. Non hanno culturalmente e socialmente la ‘struttura’ per apprezzare i piaceri e le opportunità della capitale francese e lì le chiappe sui social della ultratrentenne plurimamma al massimo fan sorridere di compatimento, come i tatuaggi maori del marito rosarino…
Un idiota mai visto…