Dalle periferie francesi ad oggetto del desiderio dei più importanti club europei, dal Milan al Mc United. Ecco la parabola del marocchino Adel Taarabt, gioiello del Queen’s Park Rangers che si sta imponendo come uno dei giocatori più spettacolari della Premier League, nonostante la pessima partenza di stagione del Qpr, ultimo in classifica.
Taarabt è viene da Marsiglia. E’ cresciuto nei vicoli della banlieu marsigliese, la stessa dove è cresciuto un altro magrebino diventato poi un campione, Zinedine Zidane, vero l’idolo di Taarabt. E sarà proprio il calcio a portare via Adel da una realtà difficile, da una Marsiglia che nel 2012 ha contato 24 omicidi legati alla criminalità organizzata, una città in cui lo stesso cugino di Taarabt morirà, nel 2011, ucciso. «Avevo 11 anni – ha raccontato di recente in un’intervista alla rivista britannica dei musulmani Emel – quando mio padre mi vide giocare per la prima volta. Non era interessato al calcio, ma da quel momento cominciò a sostenermi e presi lo sport sul serio, così entrai nell’accademia del Lens». Lì Taarabt studia e si allena, diventando un piccolo fenomeno. Viene convocato dalla nazionale francese under 16, a 17 anni firma il suo primo contratto professionistico con il Lens. Poi l’esperienza nella Premier League: al Tottenham. Adel intanto lascia la nazionale francese per rispondere alle convocazioni del Marocco, suo paese d’origine. «A casa – ha raccontato di recente alla Gazzetta dello Sport – si mangia e si parla arabo, io mi sento francese, ma l’inno del Marocco mi fa vibrare più della Marsigliese. E la Francia ha un problema di razzismo. Se scoppiano casini in nazionale è sempre colpa dei neri, dei Nasri, Ben Arfa, Benzema, mai dei Menez che non Š neanche un cognome francese».
Al Tottenham vive una breve parentesi: Taarabt non va d’accordo con il tecnico spagnolo Juande Ramos e finisce in prestito al Qpr, che gioca nell’equivalente inglese della serie B. Dopo un infortunio, Adel risorge e nel 2011 guida il Qpr alla promozione, segnando 19 gol e meritandosi il titolo di miglior giocatore del campionato. Ora la conferma anche nella massima serie. Milan e Manchester United lo seguono, mentre il ct del Marocco Rachid Taoussi lo ha cancellato per una lite e così Taarabt non parteciperà con la nazionale alla Coppa d’Africa per nazioni al via a metà febbraio in Sudafrica.