David Beckham lascia dopo cinque anni e mezzo i Los Angeles Galaxy ma vuole continuare a giocare. In Europa, in Inghilterra, forse all’amato Manchester United. «Era l’obiettivo che ci eravamo posti a inizio stagione, è un’altra occasione speciale per vincere in casa, davanti ai nostri tifosi e alle nostre famiglie», ha detto Beckham dopo la partita, vinta 3-1 contro la Dymano Houston e che consegna ai Galaxy il secondo titolo consecutivo di Major League Soccer (Mls, il massimo campionato Usa).
Il copione dell’ultima gara è stato simile all’addio di Del Piero nello Juventus Stadium: il centrocampista inglese è stato fatto uscire qualche minuto prima della fine, per regalargli la ‘standing ovation’ del pubblico californiano. «Immaginavo che sarebbe stata per me una giornata emozionante, che si vincesse o si perdesse. Uscire è stato duro ma mi è piaciuto vincere», ha aggiunto l’ex Spice Boy. Dopo il fischio finale, l’ex capitano della Nazionale dei Tre Leoni è rientrato in campo assieme ai quattro figli e si è congedato tra gli applausi dai tifosi dei Galaxy, mentre sul maxischermo scorrevano le immagini dei momenti salienti della sua lunga e splendida carriera.
«Ho 37 anni e sono riuscito a giocare un po’ di finali e di campionati: ancora mi piace giocare, esattamente come quando vinsi il primo», ha aggiunto ‘Becks’, la cui storia professionale ha una costante. Si è aggiudicato il titolo nazionale nelle ultime stagioni giocate con il Manchester United (2003), il Real Madrid (2007) e ora i Galaxy. «Non ne ho idea», ha risposto il fuoriclasse a gli chiedeva del suo futuro, prima di mostrare – in conferenza stampa – un attimo di confusione. «Già troppo champagne», ha scherzato. I compagni gli hanno chiesto di rimanere. «One more year» (ancora un anno), il coro dallo spogliatoio mentre la squadra festeggiava la vittoria del match e del campionato (gol di Calen Carr per gli ospiti sul finire del primo tempo; nella ripresa, al 15′ pareggio di Gonzalez, 5 minuti dopo Landon Donovan su rigore, in zona Cesarini Robbie Keane, ancora su penalty). «Abbiamo detto a David che lo volevamo con noi per un altro anno, gliel’avevamo detto anche l’anno scorso e l’avevamo ottenuto, dunque perché non provarci ancora?», ha dichiarato il difensore Todd Dunivant.
Ora il grande David dovrà scegliere che cosa fare da grande, e un annuncio al riguardo potrebbe venire durante le vacanze di Natale, che il giocatore trascorrerà in Inghilterra. Ha già detto che, in prospettiva, più che allenare, gli piacerebbe diventare proprietario di un club (tra l’altro, dispone di un’opzione per rilevare una quota dei Galaxy). Gradirebbe assai ritornare in qualche modo a Manchester, sponda United, magari nella veste di ‘ambasciatore’ dei Red Devils. Ma, per ora, non ha nessuna intenzione di appendere gli scarpini al chiodo. E, soprattutto, amerebbe giocare di nuovo la massima competizione europea. Il suo nome è stato accostato anche al Psg e al Monaco. «Mi è piaciuto, quando sono stato al Milan, ritornare in Champions. Vedremo dove andrò, se si tratterà di una squadra che è nella Champions sarà bello tornarci», ha spiegato, alla vigilia della finale di Mls. Scommettiamo che indosserà la maglia dei diavoli rossi di Ferguson?