Caro direttore,
non sempre mi trovo d’accordo con il pensiero di Massimo Cacciari, interprete forse moderato ma autorevole del relativismo e comunque del materialismo e del nichilismo imperante (quest’ultimo secondo alcuni causa della indiscriminata decadenza del mondo occidentale). Devo riconoscergli tuttavia una rara onestà intellettuale e una non comune indipendenza di giudizio in materia economica.
Ospite di Rete 4 ha tuonato contro i protagonisti dell’attuale crisi politica che presto diventerà anche crisi economica.
“È inammissibile” – sostiene Cacciari – “che non vi sia un solo politicante e che veda o parli della grave crisi finanziaria verso cui andremo nei prossimi due anni. Il debito italiano non è sostenibile e non è finanziabile ad libitum mediante gli strumenti europei attualmente in uso. Non è possibile continuare all’infinito: prima o poi tutto ci crollerà addosso.
Per venirne fuori ci vogliono 200 miliardi da reperire nei prossimi due anni mediante soluzioni interne alla nostra nazione. Ma nessuno ne parla!
Le risorse ci sarebbero ma si preferisce tacere”.
In definitiva Cacciari suggerendo rimedi autarchici si scopre … sovranista.
Forse è un’esagerazione.
E allora meno tendenziosamente possiamo dire Cacciari è semplicemente una persona seria.
Mentre il panorama desolante formato dai “corifei del ci-vuole-più-Europa” sembra non accorgersi o non vedere il baratro indicatoci dal filosofo, questi al loro confronto si staglia come un gigante purtroppo inascoltato.
È storia vecchia sin dai tempi di Platone: la politica corrotta non ricerca il bene comune. Questo è compito dei filosofi ma costoro, purtroppo, non detengono il potere che resta affidato ai demagoghi ed alle marionette.
Resta un piccolo particolare: Cacciari forse non troverà ascolto presso i pigmei politici che popolano il Palazzo tuttavia i suoi argomenti non potranno essere combattuti con l’argomento sovranista=fascista.
In primo luogo perché Cacciari è un comunista.
In secondo luogo perché è docente di storia e filosofia.
Con lui certe sciocchezze non attaccano.
Cordiali saluti
Per questo non possiamo permetterci il lusso di giocare al “sovranismo”. Sarebbe come andare tutti i giorni sotto casa di un forte creditore nostro, prenderlo a sberleffi e pernacchie e poi… stupirci pure se qualche volta arriccia il naso! Cacciari ha ragione, ma onestamente, non se ne preoccupano né destra né sinistra, il cui obiettivo è vincere la prossima elezione, non chi prima o poi inizierà a restituire (almeno qualcosa). Più facile aggiungere finanziamenti a finanziamenti, qualcuno poi ci penserà, ma un giorno i conti come i nodi arrivano al pettine, putroppo… Senza l’UE avremmo già fatto 2 o 3 volte la fine dell’Argentina…
Ci siamo già dimenticati la gazzarra antieuropa inscenata dal legajolo Salvini prima di andare al Governo con Conte? Quello che poi è stato determinante per votare il reddito di cittadinanza 5* che, in primis, va ai camorristi napoletani? Ed a destra noi dovremmo avere uno come Salvini leader? No, è peggio di Bossi e l’ha dimostrato…
Per non pochi italiani è: sovranismo=diritto non restituire prestiti, mai.