Preferisco un Guccini che scrive libri e canta canzoni. Voglio un Presidente della Regione che pensi ai Toscani. Ferma la libertà di pensiero di ciascuno di noi, trovo inopportuna la rivisitazione di F. Guccini della canzone ‘Bella ciao’.
Come consigliere di Sambuca p.se, comune dove, salvo mio errore, vive stabilmente il cantautore, mi trovo in imbarazzo, anche in ragione del fatto che sono cresciuto con i suoi testi.
Da una parte ho sempre amato i suoi testi, reputandolo uno dei cantautori migliori, un genio della musica italiana, d’altra parte – beh – sono rimasto un po’ perplesso quando, modificando il testo di Bella Ciao in buona sostanza pare assimilare gli ‘invasori’ a Meloni, Salvini e Berlusconi.
Lo dico perché – a fronte dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo – reputo che un cantautore del suo calibro avrebbe potuto offrire – grazie alle sue parole e alla sua musica – un contributo ‘diverso’ alla propria Comunità tosco emiliana.
Così non è stato e me ne dispiaccio. Un’occasione persa…però è anche vero che non è chiesto a Guccini di aiutare la propria Comunità. Lui è libero, come tutti noi, di esprimersi come vuole. Altri, invece, dovrebbero essere più pragmatici e fare meno discorsi.
Mi riferisco al Presidente Rossi che con il suo post ha definito ‘fascioleghisti’ Salvini e Meloni.
Caro Presidente, invece di dare patenti di ‘fascioleghista’ ai tuoi avversari politici, pensa a governare la Toscana che, ora più che mai, ha bisogno di un’amministrazione che dia risposte concrete ai cittadini.
Un affettuoso saluto
*Un cittadino come altri, un consigliere comunale di Sambuca P.se, una persona che vuole bene, prima di tutto, alla propria Comunità
Ma come si fa ad amare Guccini?
Purtroppo a volte è vero che invecchiando si peggiora , si degenera, e si diventa anche del tutto ” conformisti “.
Peccato , quello perchè quello che ha peggiorato Guccini negli ultimi 25 anni, in termini di ” antifascismo ideologico” , non sono stati i neofascisti che lo hanno sempre ascoltato ed amato , ma è stato l’avvento ed il dipanarsi del Berlusconismo e di certa destra , che lui ha interpretato come avvento ” di un nuovo fascismo” …
E pensare che a metà degli anni 80′ partecipo anche ad una intervista pubblicata su un nostro libro ; C’eravamo tanto armati ed. Settecolori 1984 ( Maurizio Cabona – Stenio SOlinas)senza alcuna reticenza o distanza. Sapendo bene chi fossimo o come la pensassimo …
Guccini è stato sempre “Comunista e Resistente” senza alcun dubbio, ma la sua posia è un altra cosa; ha toccato punto di estremo valore ed altrettanto sensibilità ” spirituale e non conforme se non addirittura Tradizionale ….
Basta riascoltare l’album come RADICI e canzoni come IL VECCHIO ED IL BAMBINO , LE CINQUE ANATRE, MONDO NUOVO ..
Perfino nelle sue Canzoni piu’ ideologiche come LA LOCOMOTIVA si legge tra le righe il dipanarsi della figura vendicativa dell’Arbeiter di JUnger, l’OPERAIO sulle scogliere di marmo , nuovo dominatore della forza titanica della Tecnica , con cui vendica piu’ che la sua classe ( IL PROLETARIATO ) la sua Gente radicata nella Tradizione …
Tutta la discografia ha spunti e riflessioni che lo portano ” piu’ a ridosso della destra spirituale e tradizionale che della sinistra marxiana , materialista e neo global.
Eppure non è mai riuscito a rimuovere questo mito ” falso ” ed dalle sue parti “assassino” come quello dei partigiani, tanto che nel suo ultimo album , ha scritto una canzone ” Su in Collina ” proprio legato ad un evento sanguinoso di rappresaglia dei legionari della RSI contro un squadra partigiana nella provincia di Modena …
Avrei preferito avere un Mughini o un Pansa in meno ed un Guccini in piu’ nel revisionismo storico di quel periodo …
Come durante il ventennio avrei preferito avere un A. Gramsci vicino ad un Gentile piutotto che i Podestà ed i numerosi personaggi di apparato del Regime prontamente riconvertiti a fine guerra a DC e PCI …
LE Cinque Anatre
Cinque anatre volano a sud:
Molto prima del tempo l’inverno è arrivato.
Cinque anatre in volo vedrai
Contro il sole velato, contro il sole velato…
Nessun rumore sulla taiga,
Solo un lampo un istante ed un morso crudele:
Quattro anatre in volo vedrai
Ed una preda cadere ed una preda cadere…
Quattro anatre volano a sud:
Quanto dista la terra che le nutriva,
Quanto la terra che le nutrirà
E l’inverno già arriva e l’inverno già arriva…
Il giorno sembra non finire mai;
Bianca fischia ed acceca nel vento la neve:
Solo tre anatre in volo vedrai
E con un volo ormai greve e con un volo ormai greve…
A cosa pensan nessuno lo saprà:
Nulla pensan l’inverno e la grande pianura
E a nulla il gelo che il suolo spaccherà
Con un gridare che dura, con un gridare che dura…
E il branco vola, vola verso sud.
Nulla esiste più attorno se non sonno e fame:
Solo due anatre in volo vedrai
Verso il sud che ora appare, verso il sud che ora appare…
Cinque anatre andavano a sud:
Forse una soltanto vedremo arrivare,
Ma quel suo volo certo vuole dire
Che bisognava volare, che bisognava volare,
Che bisognava volare, che bisognava volare…
L’Albero ed io
Quando il mio ultimo giorno verrà dopo il mio ultimo sguardo sul mondo,
Non voglio pietra su questo mio corpo, perché pesante mi sembrerà.
Cercate un albero giovane e forte, quello sarà il posto mio;
Voglio tornare anche dopo la morte sotto quel cielo che chiaman di Dio.
Ed in inverno nel lungo riposo, ancora vivo, alla pianta vicino,
Come dormendo, starò fiducioso nel mio risveglio in un qualche mattino.
E a primavera, fra mille richiami, ancora vivi saremo di nuovo
E innalzerò le mie dita di rami verso quel cielo così misterioso.
Ed in estate, se il vento raccoglie l’invito fatto da ogni gemma fiorita,
Sventoleremo bandiere di foglie e canteremo canzoni di vita.
E così, assieme, vivremo in eterno qua sulla terra, l’albero e io
Sempre svettanti, in estate e in inverno contro quel cielo che dicon di Dio.
https://www.ibs.it/c-eravamo-tanto-armati-anni-libri-vintage-vari/e/2560846059412
Bisanzio
Anche questa sera la luna è sorta
affogata in un colore troppo rosso e vago,
Vespero1non si vede, si è offuscata,
la punta dello stilo si è spezzata.
Che oroscopo puoi trarre questa sera, Mago?
Io Filemazio, protomedico, matematico, astronomo, forse saggio,
ridotto come un cieco a brancicare attorno,
non ho la conoscenza od il coraggio
per fare quest’oroscopo, per divinar responso,
e resto qui a aspettare che ritorni giorno
e devo dire, devo dire, che sono forse troppo vecchio per capire,
che ho perso la mia mente in chissà quale abuso, od ozio,
ma stan mutando gli astri nelle notti d’equinozio.
O forse io, forse io, ho sottovalutato questo nuovo dio.
Lo leggo in me e nei segni che qualcosa sta cambiando,
ma è un debole presagio che non dice come e quando…
Me ne andavo l’altra sera, quasi inconsciamente,
giù al porto a Bosphoreion là dove si perde
la terra dentro al mare fino quasi al niente
e poi ritorna terra e non è più occidente:
che importa a questo mare essere azzurro o verde?3
Sentivo i canti osceni degli avvinazzati,
di gente dallo sguardo pitturato e vuoto…
ippodromo, bordello e nordici soldati,
Romani e Greci urlate dove siete andati…
Sentivo bestemmiare in Alamanno e in Goto…
Città assurda, città strana di questo imperatore sposo di puttana,
di plebi smisurate, labirinti ed empietà,
di barbari che forse sanno già la verità,
di filosofi e di etère6, sospesa tra due mondi, e tra due ere…
Fortuna e età han deciso per un giorno non lontano,
o il fato chiederebbe che scegliesse la mia mano, ma…
Bisanzio è forse solo un simbolo insondabile,
segreto e ambiguo come questa vita,
Bisanzio è un mito che non mi è consueto,
Bisanzio è un sogno che si fa incompleto,
Bisanzio forse non è mai esistita
e ancora ignoro e un’altra notte è andata,
Lucifero è già sorto, e si alza un po’ di vento,
c’è freddo sulla torre o è l’età mia malata,
confondo vita e morte e non so chi è passata…
mi copro col mantello il capo e più non sento,
e mi addormento, mi addormento, mi addormento…
A me questo non piace nemmeno come cantante, per carità…
Bisanzio l’ho sempre trovata straordinaria, Guccini con la vecchiaia è peggiorato tantissimo, ha perso anche la sua verve anarchica e anticonformista, purtroppo adesso è più facile vederlo da Fazio e questo dice tutto, e pensare che in Cirano diceva: “Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti, venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false che avete spesso fatto del qualunquismo un arte, coraggio liberisti, buttate giù le carte tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto, assurdo bel paese. Non me ne frega niente se anch’ io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato”… Per gusto personale gli ho sempre preferito altri pur riconoscendo il suo valore, però negli ultimi anni se devo dire la verità evito proprio ogni sua apparizione, che sia su schermo,radio o carta stampata, semplicemente mi è diventato odioso ed insopportabile proprio perchè in passato comunque avevo rispetto per la sua figura, ora sinceramente mi fa pena.
Vendetta mi deludi : dimentichi la più bella (qualcuno ci trovò riferimenti esoterici):
Canzone della bambina portoghese (Francesco Guccini)
E poi e poi, gente viene qui e ti dice
Di sapere gia’ ogni legge delle cose
E tutti, sai, vantano un orgoglio cieco
Di verita’ fatte di formule vuote
E tutti, sai, ti san dire come fare,
Quali leggi rispettare, quali regole osservare,
Qual è il vero vero,
E poi, e poi, tutti chiusi in tante celle,
Fanno a chi parla piu’ forte
Per non dir che stelle e morte fan paura.
Al caldo del sole, al mare scendeva la bambina portoghese
Non c’eran parole, rumori soltanto come voci sospese.
Il mare soltanto, e il suo primo bikini amaranto,
Le cose piu’ belle e la gioia del caldo alla pelle.
Gli amici vicino sembravan sommersi dalla voce del mare;
O sogni o visioni qualcosa la prese e si mise a pensare;
Senti’ che era…
Di Guccini non mi piace la voce meglio le sue canzoni cantate dai Nomadi..
Guccini l’ho sempre trovato(per quel poco che conosco di lui) di una noia mortale, però il testo di “Bisanzio” è veramente molto bello.
Della musica antagonista (ahimè molto sinistrorsa)anni ’70, più che certo cantautorato (che non ho mai digerito), trovavo interessanti certi sperimentatori arditi come Demetrio Stratos e i suoi Area.
È MINA che mi addolcisce questi giorni da semi recluso, sebbene all’aperto nel curare i gerani dal lungo recovery invernale.Altro che lo strampellatore da festival dell’unità col suo propagare rumore ed untuosita’retorica.mLa grandissima MINA deve avergli dedicato una canzone titolo”” MA CHE BONTÀ..
x Gallaro,
avevo citato l’Album Radici in cui è ricompresa anche LA CANZONA DELLA BAMBINA PORTEGHESE ed IL VECCHIO ED IL BAMBINO , LA LOCOMOTIVA, RADICI, INCONTRO ed aaltri capolavori …
F. Guccini ha una discografia sterminata come De Andrè citare tutte le sue piu’ belle sarebbe impossibile …
Quello che volevo mettere in evidenza e che è una ” fonte poetica e musicale ” da ascoltare ” a parte il suo posizionamento ideologico (… ultimamente molto fazioso e poco anti-conformista, direi vecchio … ) che non lascia spazio di interpretazione …
x Gallaro ,
avevo citato l’Album “Radici” in cui è ricompresa anche LA CANZONA DELLA BAMBINA PORTEGHESE , IL VECCHIO ED IL BAMBINO , LA LOCOMOTIVA, RADICI, PICCOLA CITTA’ , INCONTRO tutti capolavori …
F. Guccini ha una discografia sterminata come De Andrè citare tutte le sue piu’ belle sarebbe impossibile …
Quello che volevo mettere in evidenza e che è una ” fonte poetica e musicale ” da ascoltare ” a parte il suo posizionamento ideologico (… ultimamente molto fazioso e poco anti-conformista, direi vecchio … ) che non lascia purtroppo spazio di interpretazione …
x Wolf: Gli Area sono sicuramente di un livello assoluto sia sul piano musicale che a livello di scrittura, per me uno dei migliori gruppi italiani della storia almeno fino a Crac! del ’75, risultano ancora oggi avanguardia e sono fra i pochi ascolti di quegli anni che non appaiono invecchiati al contrario di altra roba progressiva che invece a riascoltarla oggi mostra tutti i segni del tempo… Poi vabbè non sono mai stato un grande amante degli anni 70 in generale , come sai preferisco gli anni 80 dei Diaframma e affini a livello musicale pur riconoscendo il valore che meritano alcuni artisti precedenti, io però a Guccini preferisco Battiato per dire…
x Catilina: Quando De Gregori, anche lui dichiaratamente di sinistra(seppur meno “militante” di Guccini) scrisse la sua bellissima “Il cuoco di salò” venne duramente contestato e censurato da tutto l’apparato antifa e dei media mainstream(RAI compresa) ed in una sua intervista disse:”
“Scrissi ‘dalla parte sbagliata si muore’ per compiacere il politicamente corretto”
“Vedete, quando ho scritto Il cuoco di Salò, io non volevo fare revisionismo, volevo solo ribadire l’appartenenza alla storia di quei ragazzi che andarono a Salò, misi il verso “dalla parte sbagliata si muore” senza esserne convinto ma per compiacere quel politicamente corretto che ancora oggi ci domina, eppure fui criticato lo stesso, e con asprezza”. Queste parole sono di pochi anni fa, 2016 mi pare, questo segna per esempio una netta differenza di posizione, forse riguardo De Gregori entrano in gioco anche vicende personali che penso conosci, ma il ruolo del cantautore, volente o nolente deve per forza essere anche associato ad un discorso di coerenza fra ciò che scrive e le posizioni pubbliche che assume, Guccini in questo senso secondo me si posiziona ad un livello diverso rispetto anche a personaggi come De Andrè(che si mosse sempre in “direzione ostinata e contraria”) e lo stesso Dalla che più volte dichiarò di essere un lettore di Evola ,Celine, Pound e denunciando il bieco settarismo della stampa conformista di sinistra… Insomma se a livello puramente “poetico” ognuno di questi ha detto cose interessanti che meritano di essere ascoltate, e Guccini è sicuramente fra questi, solo alcuni si sono distinti per un reale anticonformismo pur essendo tutti in pratica inglobati, chi più chi meno, chi controvoglia chi in maniera accondiscendente, dalle maglie della “società dello spettacolo”…
Grazie della testimonianza Tullio, sempre onore a Nereo che purtroppo, anche nell’ambiente della “destra radicale” non ha mai avuto il riconoscimento che avrebbe meritato, ma forse il perchè di questo è spiegato anche dalle tue parole, chi non è mai sceso a patti e compromessi con partitocrazia e correnti varie del potere per rimanere libero ed indipendente ha dovuto pagare anche in termini di carriera questa scelta, ma ciò per come la vedo io è una medaglia ulteriore da appuntare al petto!