Il Ministro dell’Interno Salvini ha affermato di voler reintrodurre la leva obbligatoria affinché i giovani italiani imparino “un po’ di educazione che mamma e papà non sono in grado di insegnarti”.
È questa, probabilmente, la più grande idiozia politica dell’estate ed, è inoltre una frase che smaschera, finalmente, Matteo Salvini e la Lega intera. Perché questa proposta contraddice i principali valori della Destra italiana, di cui il ministro e il suo partito si dicono difensori e alfieri.
Salvini, innanzitutto, dimostra di non comprendere che dedicare la propria vita alla Patria attraverso il servizio militare è una scelta in un certo senso spirituale che non tutti sentono il bisogno di compiere: è una vocazione, che, in quanto tale, appartiene solamente ad alcuni. Ed è bene che sia così, dal momento che, fortunatamente, non ci sono conflitti all’orizzonte a minacciare la sicurezza nazionale ed è ormai assodato che un esercito professionale sia molto più efficace di un esercito di leva.
Inoltre, con quale faccia il leader di un partito che afferma di credere nella famiglia come primo motore della comunità nazionale, sputa sulla famiglia stessa, blaterando che i genitori non sarebbero in grado di educare i figli?
Se Salvini fosse un uomo di Destra, non cadrebbe poi nel luogo comune dei giovani svogliati, maleducati e incapaci, quando i giovani non riescono ad avere spazio, futuro, realizzazione a causa dell’“avara, paurosa, prepotente gelosia dei vecchi” di cui scriveva Pirandello nel 1913: di quei vecchi come il Ministro Salvini, che dal servizio militare hanno imparato soltanto il nonnismo e amano umiliare i giovani per sfogare le proprie frustrazioni. Che differenza c’è tra il “bamboccioni” di Padoa Schioppa e l’invito di Poletti di andare a giocare a calcetto e Salvini strafottente che ci dice di non aver imparato l’educazione da mamma e papà?
Salvini è solo l’ennesimo a prendere i giovani per il culo, preferendo spendere milioni e milioni di euro per reintrodurre la leva obbligatoria, piuttosto che per creare posti di lavoro e favorire l’assunzione di under 30 oppure investire nell’istruzione, poiché, è bene ricordarlo, è al sistema scolastico e universitario, più che alle Forze Armate, che spetta, dal punto di vista istituzionale, quell’educazione che secondo Salvini ai giovani manca.
Difficilmente questa proposta del leader leghista diventerà legge, ma mi auguro che i tanti giovani che sostengono Salvini e il suo partito, e così anche i tanti uomini e donne con valori di Destra che lo voterebbero, comprendano di trovarsi davanti ad un grande ciarlatano, almeno pari a Renzi, che sta giocando con le speranze dei giovani e parla di sovranità nazionale senza neanche sapere cosa sia la Patria.
Perché in fondo, la verità è che Matteo Salvini è e rimarrà sempre, soltanto un povero comunista padano.
*Gioventù Nazionale – Fratelli d’Italia Biella