Il 1 Marzo del 1938 moriva Gabriele D’Annunzio. Personalità poliedrica, poeta, letterato, uomo d’azione. D’Annunzio interventista. D’Annunzio e gli appelli alle masse, D’Annunzio e la sua oratoria, D’Annunzio della beffa di Buccari, D’Annunzio del volo su Vienna. D’Annunzio il Vate. D’Annunzio dell’impresa di Fiume, ardito, sprezzante, audace, guerriero. Fiume sua creatura, primo stato ad aver applicato la terza via fuori da capitalismo e comunismo, primo stato nazionale del lavoro e del corporativismo, libertario. D’Annunzio il superuomo, il nietzschiano, della trasvalutazione dei valori. D’Annunzio al di là del bene e del male, dionisiaco. D’Annunzio precursore del fascismo, anti hitleriano, D’Annunzio e le sue divergenze con Mussolini. D’Annunzio del Vittoriale, dei capricci, dell’aristocrazia, delle donne. D’annunzio del sangue italiano, dello spirito, della Roma antica. D’Annunzio il “Notturno”, “febbricitante”. D’annunzio ed Eleonora Duse, D’Annunzio ed il teatro, la scena, l’atto. D’Annunzio e la pubblicità. D’Annunzio ed un nuovo modo di comunicare. D’Annunzio il coniatore di nuovi termini. D’Annunzio e “Il piacere”. D’Annunzio dei motti, latini e non, degli aforismi. D’Annunzio e la bellezza. D’Annunzio e “La pioggia nel pineto”. D’Annunzio che spinse il Novecento in avanti. D’Annunzio imprevedibile, impavido, goliardico, incantevole, appassionato, caparbio, strafottente, determinato, magnetico. D’Annunzio aquila e fulmine di un secolo turbolento.
“Tutto fu ambito e tutto fu tentato. Quel che non fu fatto io lo sognai e tanto era l’ardore che il sogno eguagliò l’atto” (Gabriele D’Annunzio)
*Giorgio Mari – Corridonia (MC)