• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
lunedì 27 Giugno 2022
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Parola ai lettori

La lettera. Il giorno del Ricordo e il ritorno di Trieste all’Italia nel 1954

by Tullio Zolia
15 Febbraio 2015
in Parola ai lettori
0

triesteCaro direttore,

nella Giornata del Ricordo sono andato sul sito di Barbadillo come faccio da quasi un anno e mi sono trovato a leggere quanto ha scritto Roberta Di Casimiro esattamente un anno fa.

La storia della mia famiglia

Io sono nato a Fiume d’Italia, come volle ribattezzarla il Comandante, il 26-9- 1945. Mio padre il mese successivo venne arrestato e condannato al carcere “duro”(lavori forzati con regime di sottoalimentazione) perché considerato “nemico del popolo” (di professione faceva il barbiere…). Scontò la pena nel campo di concentramento presso la città di Maribor (Slovenia); ne uscì nel 1948 per intervento della Croce Rossa Internazionale. Aveva 35 anni,pesava 40 Kg e aveva perso per l’inedia quasi tutti i denti.Quando ci furono le opzioni se divenire cittadini jugoslavi o scegliere l’esilio non ebbe esitazioni e partimmo per Trieste. Ovviamente anche se possedevi qualche piccolo risparmio, ti veniva sequestrato al passaggio della frontiera. Iniziò così il periodo più oscuro del nostro esodo. Senza casa, beni, lavoro in una Trieste occupata militarmente dagli anglo-americani e con gli slavi locali alleati del PCI che speravano che Trieste (Zona A) facesse la fine della Zona B (la parte dell’Istria occupata militarmente da Tito. Furono anni di miseria (l’Opera Postbellica passava ai profughi adulti 17lire al giorno pro-capite e per i bambini 10 lire; noi eravamo una famiglia di 2 adulti e due bambini, quindi il sussidio quotidiano era di ben 54 lire: il pane venduto a prezzo politico era di 88 lire al Kg… tutto ciò non per fare del vittimismo ma per fare un paragone con quanto spende negli ultimi anni il Governo italiano assistendo i “migranti” ma ci sorreggeva la speranza che Trieste fosse restituita all’Italia.

Trieste all’Italia

Ciò avvenne il 26-10-1954; era una giornata di Bora scura, le raffiche violente ci bersagliavano, la pioggia sferzava i nostri volti sui quali,però,era difficile discernerla dalle lacrime di gioia. Ero in Piazza dell’Unità insieme con la mia famiglia ma, quando la prima nave della Marina Militare Italiana attraccò sul Molo Audace la folla ondeggiò (c’erano oltre centomila persone) ed io ragazzino di nove anni mi trovai catapultato sull’orlo del molo. Non ebbi paura di finire in mare perché oggi, a distanza di 60 anni, posso dire che si stava vivendo un momento estatico. Ma ciò che non posso dimenticare di quel momento di misteriosa euforia collettiva fu che la folla salutò le Navi d’Italia cantando non l’Inno di Mameli ma l’Inno a Roma: era la Tergeste augustea della Decima Regio che ritrovava la Patria.

Quanto durò quell’entusiasmo? Non molto perché i governi democristiani servi dell’imperialismo USA fecero di tutto per diluire il nostro patriottismo iniziando la cosiddetta “politica delle porte aperte” verso la Jugoslavia dell’infoibatore Tito per arrivare, poi, al vile tradimento di Osimo.

E noi Esuli? In ringraziamento della nostra lealtà ci stampigliarono su tutti i documenti o atti pubblici il famigerato ”nato in Jugoslavia” che solo la Legge 15-2-1989 N.ro 54 ha abrogato! Voglio solo ricordare che nel censimento del 1941 la sola città di Fiume (la provincia era più estesa) contava 58.000 abitanti, nel 1950 ne erano esodati 48.000. Quale altra città d’Italia ha dato così concretamente testimonianza di amor di Patria?

In questa Giornata del Ricordo voglio così onorare un mio zio infoibato e il mio nonno materno morto di emorragia interna per le sevizie dell’OZNA la polizia politica titina.

@barbadilloit

Tullio Zolia

Tullio Zolia

Tullio Zolia su Barbadillo.it

Related Posts

La lettera. L’abbaglio di Scanzi su Almirante

La lettera. L’abbaglio di Scanzi su Almirante

3 Gennaio 2022
La polemica. Scintille tra Fdi e La Destra. Musumeci: “E’ ancora possibile un dialogo?”

La lettera. C’è bisogno di una destra che non piaccia alla sinistra

25 Novembre 2021

L’intervento. Per Fare Verde l’ecologia è una questione di civiltà

La lettera. In memoria di Gabriele d’Annunzio poeta guerriero

La lettera. La risposta di Cacciari alla crisi economica? Una svolta (quasi) sovranista…

La lettera. La Fiaccola non ha mai smesso di ardere per la gioventù nazionale

La lettera. Torino e quel Bar che (seppure chiuso) accoglie per riscaldare il cuore

La lettera. Emilia-Romagna, Campania e Puglia: quando la destra non vuole vincere

La lettera. La sconfitta del centrodestra in Puglia e la forza di Emiliano

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Difesa. La memoria del cordiale in bustina (simbolo di un’Italia che non c’è più)

    33 shares
    Share 33 Tweet 0
  • Il caso. Arriva Rosiko il gioco da tavola di guerra tra i quartieri di Roma

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Statistiche. Tutti i colori delle maglie del calcio italiano: prevale il rosso

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Contro i falsi paladini del potere popolare

Contro i falsi paladini del potere popolare

27 Giugno 2022
ILRacconto. Il pittore perduto, tra RSI e fughe del dopo…

ILRacconto. Il pittore perduto, tra RSI e fughe del dopo…

27 Giugno 2022
Donbass, verità nascoste e retroscena. Il reportage di Gian Micalessin

Donbass, verità nascoste e retroscena. Il reportage di Gian Micalessin

26 Giugno 2022

Ultimi commenti

  • Fernando su Ucraina. Il triangolo che esclude l’Europa, impoverita dalle sue sanzioni
  • Valter Ameglio su Ucraina. Il triangolo che esclude l’Europa, impoverita dalle sue sanzioni
  • Platini su Gli Stati Generali della Scuola di Fratelli d’Italia: criticità e prospettive per la formazione italiana del futuro
  • Guidobono su Il conflitto Ucraina-Russia visto da Canfora e Borgonovo
  • Guidobono su Le radici storiche del conflitto tra Russia e Ucraina
  • Fernando su Sicilia. Il passo di lato di Musumeci. Ora è pronto a non ricandidarsi
  • Guidobono su Viaggio nell’Argentina da Peron al radicalismo

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più