• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
domenica 10 Dicembre 2023
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Economia

Il caso. Il Primo Maggio senza l’Ugl in piazza: è crisi profonda per il sindacalismo nazionale

by Mario Bozzi Sentieri
29 Aprile 2014
in Economia
0

uglIl 1° maggio di quest’anno si annuncia come il peggiore nella storia dell’ Ugl, l’ erede del “sindacalismo nazionale”, quello d’impronta anticlassista e partecipativo. Neppure durante gli “anni di piombo” venne impedito all’allora Cisnal, espressione di un’idea sindacale e politica “alternativa” al sistema dominante, di celebrare la “festa dei lavoratori”.

Ora è la stessa Confederazione, guidata da Giovanni Centrella, a dare forfait , giustificando l’annullamento della manifestazione del 1° maggio, già prevista a L’Aquila, per non chiari “motivi organizzativi”. Dietro la formula di circostanza non c’è alcun rischio-contestazione. Non ci sono problemi di ordine pubblico. In realtà a preoccupare i vertici dell’ Ugl sono le tensioni interne, provocate, iniziate lo scorso 14 aprile, dopo la perquisizione alla sede nazionale della Confederazione, in Via delle Botteghe Oscure, da parte della Guardia di Finanza, mandata dalla magistratura ad acquisire documenti e bilanci, a seguito di un’inchiesta sulla presunta sottrazione di 500.000 euro dalle casse del sindacato e su 37 carte di credito prepagate utilizzate dallo stesso Centrella. Evidente l’imbarazzo per una vicenda che getta ombre inquietanti su un sindacato, a torto o a ragione considerato “di destra”, comunque vicino al mondo della destra politica, al punto da rappresentare per essa una sorta di “riserva umana” (tra i tanti quadri sindacali passati all’impegno politico Renata Polverini, trasferitasi dai vertici dell’Ugl a quelli della Regione Lazio per poi diventare deputata di Forza Italia).

Che il disagio sia grande, fino ad arrivare ad annullare la tradizionale manifestazione del 1° maggio, lo confermano i documenti e gli ordini del giorno che stanno circolando tra i quadri della Confederazione, alcuni con la semplice richiesta di convocare gli organi dirigenti, altri con l’invito di dimissioni per il segretario indagato e con l’indicazione di una sorta di “reggenza” a più nomi. Intanto mercoledì 30 aprile gli autoconvocati dell’ Ugl si sono dati appuntamento a Roma, in Piazza SS. Apostoli, per chiedere chiarezza ed iniziative. Più che di “valori”, di lotte sociali, di idee partecipative, di proposte contro la disoccupazione, sul 1° maggio 2014 dell’Ugl pesano le domande di chi chiede chiarezza nei bilanci, trasparenza sull’uso dei fondi, destinazione dei famosi “rimborsi spese”.

Non è un bel vedere per un mondo che aveva sempre rivendicato, con orgoglio, la propria diversità ideale. Ciò che fa più male è la scritta, tracciata su un muro da un gruppo di disoccupati napoletani, i quali hanno poi occupato la sede Ugl della loro città: “Fascisti tangentisti”. Un ossimoro traumatizzante per chi aveva sempre creduto nell’inconciliabilità dei due termini, il quale segna la fine di un’epoca e può preannunciarne una nuova, solo a patto di rompere la stretta soffocante dei silenzi imbarazzanti, facendola finita con un immobilismo giustificazionista. Di Patria e di autentica socialità c’è, oggi, un gran bisogno, a patto però di trovare chi sappia coniugarli in modo credibile, non facendoci “la cresta”. ​​​​​​

@barbadilloit

Mario Bozzi Sentieri

Mario Bozzi Sentieri

Mario Bozzi Sentieri su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0

Related Posts

Politica. Buttafuoco: “Fini? Un flop. Fdi e Lega si devono federare”

L’intervento. Perché i sovranisti devono fare i conti con il mercato

25 Marzo 2021
L’affare GameStop: una rivolta populista contro Wall Street?

L’affare GameStop: una rivolta populista contro Wall Street?

19 Marzo 2021

Der Arbeiter 4.0 Arriva il sindacato nella Silicon Valley, capitale del lavoro targato Terzo Millennio

Focus. Il caso Game Stop a Wall Street e la rivolta dal basso contro gli speculatori

Focus. Allarme Istat, a dicembre persi 110mila posti di lavoro. Licenziate soprattutto le donne

Coldiretti: “Dal grano al pane il prezzo aumenta di 15 volte”

La crisi del mondo produttivo e il flop del decreto Liquidità

Abolire il pareggio di bilancio? I dem preferiscono l’Italia prigioniera dell’austerità

Ripensare (sul serio) l’intervento pubblico nell’economia italiana

Più letti

  • “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La polemica. Al film della Cortellesi preferiamo l’epopea della Magnani in “Onorevole Angelina”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Salviamo il Comandante Todaro: mito e realtà di un eroe italiano (senza buonismo)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Dopo la Fiat (diventata apolide) arriva la svendita di Magneti Marelli

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Siracusa. La trionfale “Medea” di Laura Marinoni incanta il Teatro Greco

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Segnalibro. Politicamente corretto e “cancel culture”: lavaggio del carattere per eliminare gli europei

Segnalibro. Politicamente corretto e “cancel culture”: lavaggio del carattere per eliminare gli europei

9 Dicembre 2023
Anni di piombo. L’infiltrato di Dio tra Br e ascetismo

Anni di piombo. L’infiltrato di Dio tra Br e ascetismo

10 Dicembre 2023
Centurie nere, baluardo che non salvò lo zarismo                                            

Centurie nere, baluardo che non salvò lo zarismo                                           

8 Dicembre 2023

Ultimi commenti

  • Guidobono su Centurie nere, baluardo che non salvò lo zarismo                                           
  • Luca su Centurie nere, baluardo che non salvò lo zarismo                                           
  • Primula Nera su Centurie nere, baluardo che non salvò lo zarismo                                           
  • Giovanni su La storia. Il 1953, il sangue per Trieste italiana e il ruolo di Giuseppe Pella
  • Guidobono su La storia. Il 1953, il sangue per Trieste italiana e il ruolo di Giuseppe Pella
  • Guidobono su A destra ci sono cultura e intellettuali (con radici profonde)
  • paleolibertario su A destra ci sono cultura e intellettuali (con radici profonde)

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più