Una class action per straordinari non pagati: la causa legale è partita dai dipendenti americani di McDonald’s. Nonostante il presidente Obama abbia, infatti, promesso di alzare il salario minimo a 10,10 euro l’ora, secondo la denuncia, l’azienda continua a sfruttare i propri dipendenti sottopagandoli. Così il sindacato ha proposto una class action per i lavoratori di California, Michigan e stato di New York.
Secondo i rappresentanti sindacali, McDonald’s e alcuni gestori in franchising avrebbero chiesto ai propri dipendenti di fare straordinari non retribuiti o addirittura cancellavano ore lavorate dai loro libretti di lavoro.
“Nonostante abbiano registrato ricavi e utili fantastici grazie al lavoro dei loro dipendenti che guadagnano salari minimi – ha dichiarato l’avvocato Joseph Sellers (fonte repubblica.it) – McDonald’s non retribuiva i lavoratori per le ore effettivamente lavorate”. In Michigan, invece, ai lavoratori sarebbe stato chiesto di recarsi al lavoro in orario, ma timbrare il cartellino solo quando il locale iniziava effettivamente a riempirsi.
McDonald’s ha annunciato che farà delle verifiche anche presso i propri licenziatari indipendenti. Il gruppo di Detroit ha più di 14mila ristoranti in tutti gli Stati Uniti, l’89% dei quali affidati in franchising.