Suvvia, e che mai sarà successo… che papa Francesco ha ristabilito con due schiaffetti il principio d’autorità religiosa che sottende al suo ruolo. Una buona notizia per il mondo intero. La brutta, invece, è che ha già fatto un passo indietro, scusandosi pubblicamente. Gli appassionati di calcio sanno perfettamente che quando un arbitro cestina le decisioni prese, da quel punto in poi, la partita può sfuggirgli di mano.
Pensare al vescovo di Roma quale un bonaccione, o uno disposto a sorvolare su tutto, si fa peccato. Peccato grave, gravissimo. Un doppio insulto nei riguardi del gesuita chiamato a guidare la barca di Pietro. Che ne diminuisce sia carisma che umanità. Insomma, non si arriva ai vertici neanche di una diocesi se non si ha polso. Chi crede il contrario ne sa poco di vita concreta e di vita di Chiesa. Ne sa poco anche di Vangelo. Gesù era uno «che parlava con autorità», che cazziava pesantemente i suoi apostoli e che prendeva a colpi di verga i mercanti nel tempio. Uno che, se predicasse oggi, sarebbe un abitué di tso, provvedimenti restrittivi e reparti psichiatrici. Per non parlare poi dei vari San Paolo, Padre Pio e Sant’Ignazio di Loyola. Tutti mansueti…
Il papa si è dunque arrabbiato. Vivaddìo. Chi si è sorpreso è un estimatore soltanto a metà del gesuita argentino. Chi ha letto la storica intervista concessa a padre Antonio Spadaro, direttore de La Civiltà Cattolica, sa perfettamente che il carattere di Bergoglio non è dei più docili. Ecco cosa ha rivelato di se stesso: «Il mio modo autoritario e rapido di prendere decisioni mi ha portato ad avere seri problemi e ad essere accusato di essere ultraconservatore». Kaiser Francesco, punto.
Ciò detto, bisogna anche intercettare quale sia il vero motivo dell’imbarazzo papale. Perché c’è, e non può passare in cavalleria. Diciamola tutta: non è proprio il massimo redarguire una vecchia signora dopo aver proclamato che «se vogliamo un mondo migliore, che sia casa di pace e non cortile di guerra, ci stia a cuore la dignità di ogni donna».
Qual è dunque il vero Francesco: quello dal volto sempre sorridente, allergico al curialese e in vetta alle classifiche di gradimento dei lettori di Repubblica? Sono entrambi. L’ipocrisia è scindere il personaggio. Un peccatuccio che probabilmente ha contagiato lo stesso pontefice, ecco perché le scuse coram populo.
In fondo, sull’immagine del papa del «buona sera» lo stesso Francesco ha costruito parte del proprio consenso. E se una donna ha strattonato il papa è perché ha pensato che fosse un atto razionale. Un gesto possibile, una personalità accessibile. La domanda da farsi è dunque un’altra. Tutto questo sarebbe mai potuto accadere ai tempi di Pio XII? Non è necessario rispondere. Amen.
@fernandomadonia
Auguri di Buon Anno a tutti, innanzitutto. Con tutta la disistima che provo per questo “pontefice”, penso sia stato idiota l’atteggiamento della fedele, e che quindi reagire sia stato legittimo. Mica l’ha schiaffeggiata in volto. La cosa sorprende forse perché questo “pontefice”, coerentemente col CVII, esprime una linea politica cattocomunista e pacifista che consiste nel dover subire violenza dagli altri senza reagire.
Forse l’unico momento di verità in questo pontificato, è dai piccoli gesti che si capiscono le persone e quel gesto con successiva smorfia è emblematico su che persona sia questo pontefice, non si tratta di fraintesa mansuetudine, ma di un atto che rende finalmente dopo tutti i falsi, quelli si, buonismi, dopo tutta la narrazione melliflua su minoranze, migranti etc etc ecco il vero volto esce in un gesto inconscio quanto patetico, un gesto che rileva tra l’altro una mancanza di autocontrollo che dovrebbe essere la base di un uomo legato al sacro,tra l’altro il video passato da tutti i media è stato tagliato e la scena vista per intero(ed anche l’audio a quanto pare) sono ancora più espliciti… Per il resto mi dispiace per tutti i cattolici, ma ormai la Chiesa cattolica così come l’abbiamo conosciuta è alla frutta, anzi al digestivo direi, interessante sarà vedere il dopo e se i cattolici avranno gli attributi per porre rimedio a questo pontificato ed a tutte le sue conseguenze, altrimenti beh c’è comunque una chiesa ortodossa viva e vegeta e fortunatamente lontana dalle parole d’ordine bergogliane …
Forse l’unico momento di verità in questo pontificato, è dai piccoli gesti che si capiscono le persone e quel gesto con successiva smorfia è emblematico su che persona sia questo pontefice, non si tratta di fraintesa mansuetudine, ma di un atto che rende finalmente dopo tutti i falsi, quelli si, buonismi, dopo tutta la narrazione melliflua su minoranze, migranti etc etc ecco il vero volto esce in un gesto inconscio quanto patetico, un gesto che rileva tra l’altro una mancanza di autocontrollo che dovrebbe essere la base di un uomo legato al sacro,tra l’altro il video passato da tutti i media è stato tagliato e la scena vista per intero(ed anche l’audio a quanto pare) sono ancora più espliciti… Per il resto mi dispiace per tutti i cattolici, ma ormai la Chiesa cattolica così come l’abbiamo conosciuta è alla frutta, anzi al digestivo direi, interessante sarà vedere il dopo e se i cattolici avranno gli attributi per porre rimedio a questo pontificato ed a tutte le sue conseguenze, altrimenti beh c’è comunque una chiesa ortodossa viva e vegeta e fortunatamente lontana dalle parole d’ordine bergogliane del politicamente corretto, dell’anti-tradizione e del mondialismo terzomondista…
@Stefano
“Per il resto mi dispiace per tutti i cattolici, ma ormai la Chiesa cattolica così come l’abbiamo conosciuta è alla frutta, anzi al digestivo direi, interessante sarà vedere il dopo e se i cattolici avranno gli attributi per porre rimedio a questo pontificato ed a tutte le sue conseguenze, altrimenti beh c’è comunque una chiesa ortodossa viva e vegeta e fortunatamente lontana dalle parole d’ordine bergogliane del politicamente corretto, dell’anti-tradizione e del mondialismo terzomondista…”: ormai esistono cattolici solo nominali, fortemente secolarizzati, quindi é normale che esista così tanto consenso verso le “bergogliate”. Ma questi sono i danni del CVII con il quale é stato avviato il processo di autodistruzione della Chiesa Cattolica Apostolica Romana, che l’argentino sta solo portando a conclusione. Quanto alla Chiesa Ortodossa, é certamente interessante per la sua autocefalia. Le divergenze dottrinali tra Cattolicesimo ed Ortodossia sono meno nette ed evidenti che col Protestantesimo. Lo scisma d’Oriente fu più politico che dottrinale, ma ciò a mio parere non giustifica l’inerzia della Chiesa Cattolica nel XV secolo rispetto all’aggressione ottomana dell’Impero Bizantino, in cui avrebbe dovuto chiamare in causa i Regni Cristiani in loro aiuto, come poi avenne un secolo più tardi a Lepanto. In fin dei conti, cattolici e ortodossi, seppur con visioni diverse, riconoscono Gesù come loro profeta.
Un pirla demagogo ed un cafone d’animo. Un pirla perchè non mantiene le dovute distanze di sicurezza, come qualsiasi capo di stato. Un cafone per la reazione da villanzone quale in effetti è. Sarebbe dovuta intervenire la Guardia Svizzera, ma lui, don Lasagna, ha da tempo esplicitamente ordinato di non’turbare’ il suo contatto con la folla…Indegno.
Gesto vile.
Non sorprenderà certo i pochi che da tempo cercano di mettere In guardia, dalla pericolosa demagogia umanitarista anti-trAdizionale che ci si presentava innanzi.
Faceva ancor più sorridere poi, sentir poco dopo, parlare di violenza sulle donne.
Noi dobbiamo accogliere i fratelli neri e metterceli accanto casa per ripopolare l europa morente(ricordo che pronunciò proprio questo concetto a mio parere gravissimo), quando poi non si sopporta il contatto con una asiatica pulita e lavata che non chiedeva neanche 1 centesimo…
Rettifico quanto ho scritto nel primo commento. Da quello che ho letto su un articolo dedicato al fatto sul sito di Blondet, la donna è una CATTOLICA CINESE, e il “papa” non si sarebbe arrabbiato per il fatto che sia stato toccato da lei, ma perché la donna gli ha rimproverato con le grida la sua apertura verso il regime comunista del suo paese, dove la Chiesa cattolica viene costantemente perseguitata dalla autorità. Purtroppo i cattolici, in tutto il mondo, non hanno capito che la Chiesa cattolica post-CVII non è la vera Chiesa, ma ne rappresenta una sua contraffazione, e che di conseguenza non devono riconoscersi in nessun Papa finché non avverrà una restaurazione con l’abolizione del Concilio del 1962-65.
Esatto Werner, a quello mi riferivo nel mio commento…
Macchè mansuetudine. Quello è un feroce cekista bolscevico mandato a Ekaterinburg (Roma) a sterminare quanto resta della Famiglia Cattolica…