• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
giovedì 21 Gennaio 2021
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home InTreno

InTreno. In Irpinia, la ferrovia che s’arrampica nella terra dei lupi

by Alfredo Incollingo
31 Gennaio 2018
in InTreno
0

 

ImmagineLa linea ferroviaria Rocchetta Sant’Antonio – Avellino venne chiusa al traffico passeggeri nel dicembre del 2010. L’Irpinia, una terra montana e solitaria, si ritrovò isolata dal resto del Paese, collegata solo dalle difficili e ardite strade di montagna. Quando nel 1895 la ferrovia venne inaugurata, per l’intero territorio si aprì una stagione di grandi opportunità di sviluppo. Partendo dalla stazione di Avellino o da quella di Lioni, era possibile raggiungere Napoli e da lì le Americhe e l’Europa o il Nord Italia, alla ricerca di una vita migliore. L’Irpinia, la terra dei lupi, l’animale totem della tribù sannita che lì visse fino alla conquista romana, è possibile conoscerla a fondo solo viaggiando a bordo di un treno. La natura accidentata, con cime che raggiungono i 1809 metri di altitudine, rende ardui gli spostamenti in automobile. Il primato ferroviario italiano permise di valicare agilmente anche i rilievi più alti o di attraversare i burroni più profondi. Così la ferrovia irpina raggiunse i borghi e i castelli fino allora del tutto isolati.

 

Una fortunata apertura

Per tali ragioni, dall’agosto 2017, un tratto della linea ferroviaria, dalla stazione di Conza a quella di Lioni, è stata riaperta al servizio turistico. Così, viaggiando su carrozze d’epoca, i turisti possono conoscere un paesaggio suggestivo e selvaggio, segnato profondamente dalla secolare lotta tra l’uomo e la natura, che sembra aver prevalso su ogni tentativo di umanizzazione. I boschi appenninici ricoprono buona parte del territorio e avvolgono i tanti centri abitati di cui è disseminata l’intera area.

 

Borghi irpini

Il 23 novembre 1980 l’Irpinia fu scossa da un devastante terremoto. I danni e le vittime furono ingenti e la vita sociale, economica e politica risentì fortemente delle conseguenze del sisma. I paesi attraversati dalla ferrovia sono stati quasi interamente ricostruiti a valle, rispetto agli antichi borghi, ormai abbandonati perché inagibili. Il treno parte dalla stazione di Conza della Campagna, il cui castello, crollato con il sisma, domina dall’alto il nuovo paese. Quando si rimossero le macerie, dalla terra emersero le fondamenta di un’antica villa romana, intorno alla quale nel medioevo nacque l’antica Conza. La prima sosta è a Morra De Sanctis.

Il 28 marzo 1817 vi nacque il critico letterario e politico irpino Francesco De Sanctis. La sua famiglia era nota per le sue simpatie liberali e unitarie e subì pesanti ripercussioni per aver preso parte ai moti carbonari tra il 1820 e il 1821. Studiò a Napoli giurisprudenza per poi passare agli studi letterari e qui insegnò nel Collegio militare della Nunziatella. Nella città partenopea De Sanctis incontrò le personalità più intriganti del panorama culturale italiano, tra cui il meridionalista Giustino Fortunato e si dedicò ampiamente alla critica letteraria, studiando i classici del Trecento e del Cinquecento. Aderì in quegli anni al pensiero cattolico liberale e si impegnò a favore della causa unitaria italiana. Nel maggio 1848 prese parte ai moti insurrezionali napoletani con alcuni suoi allievi. Questa scelta gli costò l’incarico di docente alla Nunziatella e la prigionia fino al 1850. Da allora fu esule a Torino e a Zurigo, in Svizzera, e potè rientrare a Napoli nel 1860, dopo la spedizione garibaldina. Venne accolto con grandi onori e privilegi e nel 1861 ricoprì anche l’incarico di Ministro dell’Istruzione del neonato regno italiano.

 

Il treno storico arriva dopo pochi chilometri nella stazione di Lioni, il capolinea del servizio turistico della ferrovia Avellino – Rocchetta Sant’Antonio. Il progetto, ancora all’inizio, prevederà nella primavera del 2018 un servizio continuo di treni d’epoca tra Conza e Lioni.

@barbadilloit

Alfredo Incollingo

Alfredo Incollingo

Alfredo Incollingo su Barbadillo.it

Related Posts

InTreno. Roma Termini, quando la porta della Capitale era difesa dal dio dei confini

InTreno. Roma Termini, quando la porta della Capitale era difesa dal dio dei confini

5 Aprile 2018
InTreno. Arrivo ad Ancona, l’antica repubblica che fece infuriare i Papi

InTreno. Arrivo ad Ancona, l’antica repubblica che fece infuriare i Papi

21 Marzo 2018

InTreno. A Grottammare e Loreto, tra papa Sisto V e la fede alla Madonna

InTreno. Da Pescara a Giulianova, verso Ancona: tra D’Annunzio e Flaiano

InTreno. Domenica ritorna la Giornata Nazioanle delle ferrovie dimenticate

InTreno. Da Napoli a Paestum via Pompei, in viaggio per la storia sull’Archeotreno

InTreno. Dall’ultimo Papa Re a Federico Fellini, gita sulla Roma-Civitavecchia

InTreno. La nostalgia della linea ferroviaria dei trenini, da Roma a Fiuggi

InTreno. Le rotaie della Sila, il viaggio sulle alture impenetrabili della Calabria

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Addio a Le Pen in Europa e a stop al progetto Sud, la Lega si ricolloca?

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Alain de Benoist: “Elezioni Usa: non c’è stata nessuna onda democratica pro Biden”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Destre. (di M. Veneziani). Meloni vola ma le manca classe dirigente

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Usa. Tarchi: “In un colpo solo eliminato Trump e legittimati gli avversari”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Identitaria. Fenomenologia dei non conformisti tra Drieu Pound e comunitarismo

Taccuino. Se Bettini (ideologo del governo Pd-5S) legge i Cantos di Ezra Pound

20 Gennaio 2021
La storia del Pci trasformata in un “Truman show” con falce e martello

La storia del Pci trasformata in un “Truman show” con falce e martello

20 Gennaio 2021
“Leonardo Sciascia – Scrittore alieno”: l’8 gennaio su SkyArte il documentario firmato da Marco Ciriello

Cultura (di P. Isotta). Sciascia non vinse il Nobel perché era troppo grande

20 Gennaio 2021

Ultimi commenti

  • sandro su L’europeismo di Drieu tra filosofia, letteratura e politica
  • Guidobono su Giornale di Bordo. Il Covid e l’uomo occidentale che ha dimenticato lo stoicismo
  • Guidobono su Segnalibro. Gabriele d’Annunzio il vate, l'”uomo d’arme”, lo scrittore
  • Guidobono su Citofonare “sovranisti governisti”
  • Guidobono su Marco Tarchi: “Il sovranismo senza una impostazione populista avrà un futuro incerto”
  • Valter Ameglio su Der Arbeiter 4.0. L’Italia e la riscoperta della “funzione sociale” della proprietà
  • Guidobono su Giornale di Bordo. Ma Trump non è Churchill. E nemmeno Mussolini

with by Alessandro Mignogna

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più