
Matteo Renzi se ne va nella Silicon Valley a doposcuola di fregnacce dai tycoon fighi, quelli che con la maglietta da universitari fuoricorso vogliono insegnare a tutti come si sta al mondo, dall’alto dei miliardissimi che c’hanno in saccoccia. E intanto la Nasa ci dice, udite udite, che a trentanove anni luce da qui ci sono dei pianeti che, potenzialmente, sarebbero abitabili. Scatenando un commentario mostruoso che, plastico, dimostra tutto il declino dell’Occidente come e più delle sale bingo piene.
Vorrei procedere per ordine ma questi argomenti sono talmente intersecati, legati, stretti tra di loro che manco è possibile parlarne in maniera separata. Dagospia gioca facile a spernacchiare l’ex premier che, invece di girare per l’Italia scapezzata se ne va a fare il bravo ometto studioso dagli illuminati della California.
Il programma di incontri di Renzi in America è pieno di suggestioni da fighetti, che fatalmente si incrociano con i trend topics del momento. Sul blog, come racconta l’Huffington Post, Renzi dice che lui si ostina a essere ottimista, a voler parlare il linguaggio eco-green, a sognare la vita su Marte. “Dovremo studiare forme diverse di welfare, più vicine alle esigenze dei nostri ragazzi”. E quali sarebbero? “La scommessa sulle energie alternative per la mobilità, ma anche per la casa, il sogno di rendere possibile la vita su Marte, il super treno chiamato HyperLoop che sta facendo i primi esperimenti proprio in questi mesi, il design, l’Europa, la sostenibilità”. Sì, come no. Tutte fregnacce, belle come un fiocco di neve, a proposito di snowflakes che tanto vanno di moda, scaldano i cuori di tutti i più bravi secchioni della scuola di Facebook (o del college più esclusivo di Twitter). Renzi, pur di piacere ai giovani (ce ne sono ancora?), si traveste da Sheldon Cooper.
Se non ci credete, valutate un po’ voi quali siano state le reazioni all’annuncio della Nasa sul sistema solare attorno alla stella Trappist. A parte le battute sulla birra (carine, in verità), chi vi scrive ha letto di gente che spera vivamente “che l’uomo non ci arrivi mai lassù a rovinare pure quei pianeti”, oppure di personcine tanto educate che già parlano di sottomettersi a civiltà sicuramente superiori, altri che invece esultano perché finalmente hanno scoperto da dove arrivano gli Ufo, tantissimi cercano profeti di sventura, avventura o solo la battuta migliore per far colpo sulla squinzia del piano di sotto.
Senso di colpa e paura, paura e sensi di colpa. Sogni che non esistono, roba da cartellone delle scuole elementari con la speranza che la maestra (sostituita nel frattempo dal supermegamanager di turno) ti scriva bravo sul foglietto da far vedere a mammà e magari ti dia un bacetto. A tempo determinato e senza contributi. Ah, per incassarlo apriti pure una partita Iva.
Questo è l’Occidente e tu non puoi farci nulla, a parte sciorinare un po’ di cinismo baro sui social.