Antonio Bassolino si sta togliendo parecchi sfizi. Il più grosso, però, sta sul piano prediletto dai suoi dichiaratissimi avversari: quello della comunicazione e, ancor più nello specifico, quello della novità. Da qualche tempo è online il sito dedicato alla campagna per le primarie dell’ex governatore della Campania. Foto, articoli, appuntamenti e, naturalmente, slogan. E gli inni di Bassolino non sono per nulla banali. Anzi, risuonano pesantemente leggeri e rimbomba la strana eco della presa in giro ai rottamatori d’ogni colore, risma e pensiero.
“Di nuovo, ci sono io”. Che poi in due modi può essere letto e così vogliono gli amici del Vicerè. Che Bassolino sia tornato e sia presente, ancora una volta, nell’agone politico partenopeo e che l’usato sicuro, per rubare un’espressione fin troppo prosaica, sia effettivamente una novità nel cartonato universo tenuto a battesimo dal corso fiorentino del Pd e del governo. E giù, botte che solo chi non vuol capire non capisce: “Oggi la concretezza, l’esperienza e la serietà sono la vera novità”. Che mazzata vuol essere, in ordine alfabetico, per De Magistris, Lettieri, Movimento Cinque Stelle e (inconfessabile) per Matteo Renzi e suoi luogotenenti e aventi causa in Campania.
Nel frattempo, pro Bassolino, rinforza e conferma impegno e vicinanza il musicologo Paolo Isotta che, pochi giorni fa, ha scritto: “Sarà più dura per Don Antuono vincere le primarie che le elezioni. Lui sta cercando di far capire che le primarie non sono riserbate agli iscritti al PD. Il 6 marzo andrò a votare anch’io che sono iscritto al Partito Radicale. I napoletani che lo vogliono si debbono impegnare in questa prossima maledetta domenica, vincendo anche i presumibili ostacoli che l’apparato di partito vorrà mettere. La seconda battaglia non sarà poi vincere le elezioni: ma convincere un sottoproletariato e un proletariato, ma pure certa piccola borghesia, sfiduciati e, o, pentastellati, a uscire di casa quel giorno e andare a votare”.
@barbadilloit