È Benedetto XVI il primo pellegrino a varcare la porta santa. Il papa emerito era infatti alle spalle di Papa Francesco quando questi ha dato il via ufficiale al giubileo straordinario della Misericordia stamani in Vaticano. Il rito di apertura della porta santa è avvenuto davanti a cinquantamila fedeli provenienti da tutto il mondo. Prima, però, è stata celebrata la messa sul sagrato di piazza San Pietro. «Anteporre la misericordia al giudizio, e in ogni caso il giudizio di Dio sarà sempre nella luce della sua misericordia. Attraversare la Porta Santa, dunque, ci faccia sentire partecipi di questo mistero di amore, di tenerezza», ha detto il Santo Padre durante l’omelia.
«Abbandoniamo ogni forma di paura e di timore, perché non si addice a chi è amato; viviamo, piuttosto, la gioia dell’incontro con la grazia che tutto trasforma», ha detto ancora. Il Papa ha poi ricordato il cinquantesimo l’anniversario della conclusione del Concilio, ricorrenza cui, peraltro, il Giubileo straordinario è dedicato. «Oggi varcando la Porta Santa vogliamo anche ricordare un’altra porta che, cinquant’anni fa, i Padri del Concilio Vaticano II spalancarono verso il mondo. Questa scadenza non può essere ricordata solo per la ricchezza dei documenti prodotti, che fino ai nostri giorni permettono di verificare il grande progresso compiuto nella fede. In primo luogo, però, il Concilio è stato un incontro. Un vero incontro tra la Chiesa e gli uomini del nostro tempo. Un incontro segnato dalla forza dello Spirito che spingeva la sua Chiesa a uscire dalle secche che per molti anni l’avevano rinchiusa in se stessa, per riprendere con entusiasmo il cammino missionario».