Che Jürgen Klopp sia un tecnico tra i più corteggiati d’Europa lo si sapeva. Che il suo addio al Borussia Dortmund avrebbe attirato decine di offerte più o meno folli e causato un terremoto su alcune tra le panchine più quotate del vecchio continente, pure. Ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare che la prima offerta concreta (e folle, perché no?) sia arrivata dalla più antica squadra al mondo, lo Sheffield F.C. , nato nel lontano 1857 e ora relegato nell’ottava serie inglese.
L’annuncio. Contrariamente a quanto è solito avvenire in Inghilterra, dove è uso che siano gli allenatori a proporsi per i ruoli rimasti scoperti, il primo Football Club del mondo ha affidato la proposta ai propri account Facebook e Twitter, in modo molto semplice, diretto e sobrio come si addice allo stile british (anche perché in un tweet, anche volendo, non c’è proprio lo spazio materiale per potersi dilungare in inutili prosopopee) : “Caro Jürgen Klopp, se sei alla ricerca di una sfida in Inghilterra, noi saremmo felici di poterne discuterne con te”. Accompagnato da una foto dell’allenatore di Stoccarda di fianco al logo della squadra (il quale, mi si conceda questa personalissima opinione, è anche il più bello del mondo).
Molto difficilmente un allenatore sulla cresta dell’onda come Klopp accetti di sedersi sulla panchina di una squadra di Nothern Premier League Division One South, il cui lunghissimo ed improponibile nome sembra già una ragione sufficiente a desistere da ogni stuzzicante idea di misurarsi con un calcio diverso da quello patinato, oltre chiaramente ad una questione di mancanza di soldi, competenze e strutture. Però è molto probabile che il tedesco a fine stagione ci finirà davvero in Inghilterra, e non sull’affascinante panchina più antica del mondo dello Sheffield F.C. bensì su quella del ricco Manchester City, al posto di Pellegrini.
Con buona pace dei sogni di gloria delle grandi d’Italia che sognavano di riproporre alle nostre latitudini afflitte dalla noia il calcio heavy metal dell’allenatore tedesco, veloce, pieno di contropiedi, tiri, pali, traverse e gol, rumoroso , spettacolare e caciarone e soprattutto mai noioso (al contrario di quanto lo stesso tecnico del Borussia dichiarò del gioco predicato da Guardiola, bello e maestoso sì, ma spesso di una noia mortale con tutti quei passaggi e quel possesso palla, paragonato alla musica classica).
Se fossimo in lui, però, l’idea di fare un salto a Sheffield, anche solo per un momento, la prenderemmo almeno in considerazione. Innanzitutto, per l’importanza storica del club, ché come abbiamo detto all’inizio, è la squadra più antica del mondo, nata ben 158 anni fa, e sempre come abbiamo già detto per il bellissimo logo. Poi perché, per accedere al Coach and Horses Ground, il piccolo e mal collegato campo da gioco dello Sheffield da poco più di 1000 posti, si deve passare necessariamente dal pub a ridosso delle tribune e degli spogliatoi. E questo né l’attuale Westfalenstadion, né qualsiasi altro stadio moderno, potrà offrirglielo. Poi l’innegabile fattore romantico dettato dalla scelta di rifiutare il dorato mondo del calcio-business per tornare alla dimensione reale del calcio dei pionieri, quella esclusivamente sportiva.
Non ultimo, sarebbe anche la realizzazione del sogno di migliaia di giocatori, seriali o meno, di Football Manager, quello di prendere una piccola e il più delle volte anonima – se non nobile decaduta – squadra di serie C e portarla a sfidare il Real Madrid in Champions League. Sarebbe una scelta terribilmente folle e al tempo stesso romantica. Anzi, quasi quasi l’idea di mandare la richiesta come sostituto di Klopp potrebbe sfiorare più di un redattore di questa ciurma non conforme che è Barbadillo, ché non si sa mai.
In ogni caso, Kloppo (come lo hanno soprannominato affettuosamente in Vestfalia), sia a Sheffield che a Manchester difficilmente ritroverà nuovamente una Süd Tribune davanti la quali sedersi per ammirare i tifosi cantare, saltare e muoversi come un’unica entità. Certo che quell’idea di accedere al campo attraverso un pub…