“Credo sia necessario ricominciare a dare ampio respiro alle nostre battaglie e a condividerle su scala nazionale“. Così il presidente del Fuan di Firenze Angela Sorice commenta l’adesione a Gioventù Universitaria progetto che, a poche settimane dalla sua elaborazione, mostra di essere una vera e articolata “rete tra le varie comunità” per dirla come Angela. Ma prima di parlare di GU, sorge spontanea una domanda:
Fuan Firenze: perché mantenere un nome del passato?
“Azione Universitaria – Fuan non è solo un nome del passato, raccoglie anni di tradizione e battaglie che continuano ad essere tramandate nelle nostre attività quotidiane all’università; abbiamo un nome che ha fatto storia nella politica universitaria italiana ed è un orgoglio metterci la faccia, sventolando una bandiera con un bagaglio culturale e politico importante”.
Da quanto sei nel Fuan e quale incarico ricopri?
“Dal 2009, cinque anni e mezzo. Ne sono il Presidente provinciale“.
Cosa significa militare all’università nel 2014?
“Significa sapere che non è cosa semplice. Viviamo un periodo nel quale chi si impegna in politica è visto talvolta con diffidenza, anche se si tratta di persone oneste che scendono in campo e ci mettono la faccia. Per molti è facile improvvisarsi “politici”, magari dietro l’anonimato e la sicurezza di una tastiera. Noi militiamo per svegliare gli studenti da questa forma di torpore, per raccogliere e perseguire le loro istanze attraverso i nostri eletti nei vari organi. Portiamo avanti anche battaglie politiche e culturali, organizzando incontri, presentazioni, eventi.
A chi vi ‘ispirate’?
“Credo nelle idee che diventano azioni” ci ricorda Ezra Pound. Ecco, in questo crediamo. La nostra auletta all’Università l’abbiamo intitolata a Paolo Borsellino. Altri riferimenti sono Giorgio Almirante, Gabriele D’Annunzio, Yukio Mishima, Jan Palach, Marine Le Pen.
Vi sentite più destra o di centro destra?
“Credo che possiamo definirci di destra“.
E siete l’unica realtà ‘di destra’ dell’UniFi?
“Sì, ma non facciamo riferimento a nessun partito e rivendichiamo con orgoglio questa autonomia“.
Perché aderire a Gioventù Universitaria?
“Quando mi hanno parlato di questo progetto ne sono stata entusiasta: abbiamo aderito volentieri, nella consapevolezza che GU sia necessaria a raccogliere e coordinare realtà apartitiche di destra come la nostra, a livello nazionale. Credo sia necessario ricominciare a fare rete tra le varie comunità, a dare ampio respiro alle nostre battaglie e a condividerle su scala nazionale, per continuare e proseguire un percorso comune“.