In vista di Atreju, pubblichiamo qualche spunto di riflessione.
La destra italiana è legata a doppio filo al movimentismo giovanile, tanto che la stragrande maggioranza della sua classe dirigente è stata – ed è tuttora, con la cosiddetta “generazione Atreju”, costituita da donne e uomini che vantano un passato in movimenti giovanili dalla storia gloriosa e a tratti mitica, come il Fronte della Gioventù, il Fuan, Azione Universitaria e Azione Giovani.
Dallo scorso 5 maggio, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ha un proprio movimento giovanile ufficiale, Gioventù Nazionale. Ora come e cosa GN deve essere, fare e proporre?
Innanzitutto, questo movimento giovanile deve andare a costituire la “destra del partito”, una voce libera di dire e fare tutto ciò che un movimento politico, causa incarichi istituzionali, non potrebbe.
In secondo luogo, è necessario individuare battaglie e iniziative che siano concrete ed attuali e che, contemporaneamente, riescano a coinvolgere i ragazzi, ma tutti: da Milano a Palermo.
Ma quali possono essere queste tematiche? Proviamo a trovare qualche spunto:
a) Amnistia fiscale per famiglie e PMI in reale difficoltà economica e norma “scarica tutto”;
b) Abrogazione delle leggi Mancino e Scelba;
c) No all’aborto;
d) Abrogazione della legge Merlin
e) No ad adozioni e matrimoni per coppie costituite da persone dello stesso sesso;
f) Reintroduzione del reato di immigrazione clandestina.
Inolte, la crisi, che affama concretamente gli Italiani, e il pensiero unico, che li affligge,sono sul piano ideale ciò che come movimento giovanile politicamente scorretto di un movimento politico già a sua volta politicamente scorretto dobbiamo combattere.
Basta povertà! Basta relativismo! Allora, avanti tutta: “Il domani appartiene (ancora) a noi!”
Giuliano Polito, Militante di Gioventù Nazionale
@barbadilloit