E se fosse una Chernobyl batteriologica? La denuncia di Montagnier, che non è l’ultimo arrivato in fatto di virus
Non c’è bisogno di essere complottisti per capire che le responsabilità della Cina nella diffusione del Coronavirus potrebbero essere più gravi di quanto non si sospettasse. Non è solo questione di culpa in vigilando sull’igiene dei mercati, delle persecuzioni inflitte al medico che aveva individuato il virus e delle reticenze nel comunicare al mondo la pericolosità dell’epidemia. Comincia a farsi strada l’ipotesi che il Covid-19 non sia uscito dalle viscere di un pipistrello (o di un pangolino, secondo un’altra versione) ma dalla provetta del laboratorio cinese di Wuhan, la città da cui è partita l’epidemia, nell’ultimo trimestre dell’anno scorso. A sostenerlo non è l’ultimo arrivato, ma Luc Montagnier, lo scopritore del virus dell’Aids, Premio Nobel 2008 per la medicina.
Per le sue sortite no-vax Montagnier ha subìto negli ultimi anni molte critiche dalla comunità internazionale. C’è chi l’ha accusato di essere affetto dalla “sindrome del Nobel”: una malattia che induce molti scienziati vincitori del prestigioso riconoscimento a occuparsi di materie su cui non hanno competenza. Ma, in materia di virologia, nessuno può metterne in dubbio la preparazione e le sue dichiarazioni confermerebbero sospetti che erano stati già avanzati nei mesi scorsi. Secondo Montagnier, non si tratterebbe di un caso di guerra batteriologica, ma di un virus finito fuori controllo per l’errore di un ricercatore e per la scarsa attenzione alla sicurezza all’interno del laboratorio.
Un’ipotesi di questo genere fa ovviamente comodo al presidente americano Trump, interessato a indirizzare il malcontento dell’opinione pubblica per la gestione dell’emergenza verso un nemico esterno; ma anche il presidente francese Macron, notoriamente più cauto, da buon “enarca”, ha dichiarato che “in Cina sono successe cose che non sappiamo”. Anche il ministro degli Esteri britannico Raab ha manifestato “forti perplessità”.
Che il governo di Pechino abbia comunque pesanti responsabilità mi sembra ormai ovvio; nel caso avesse ragione Montagnier sarebbero gravissime. Meno scontata mi pare quella che potrebbe essere la reazione del resto del mondo a un comportamento inqualificabile, che ipoteca le nostre vite e mette a repentaglio il nostro benessere. Una spedizione militare internazionale, come quella che seguì nel 1900 alla rivolta dei Boxer, è ovviamente improponibile; chi lo desidera dovrà accontentarsi di rivedere in Dvd o su YouTube 55 giorni a Pechino, l’indimenticabile film storico con David Niven e Philippe Leroy. Più praticabile potrebbe essere da parte degli Stati Uniti il congelamento dell’ingente debito pubblico con la Cina, perorato da alcuni deputati repubblicani. Ma una scelta di quel genere potrebbe generare sui mercati un effetto domino dalle conseguenze imprevedibili.
Di conseguenza, penso che nei rapporti fra Pechino e l’Occidente, finita – spero presto – l’emergenza, tutto tornerà come prima, come in certi matrimoni di convenienza in cui il marito pur conoscendo i tradimenti della moglie continua a fare finta di non vedere, perché non sa rinunciare alle camicie stirate e alla cena pronta. Abbiamo fatto finta di non vedere i logai – l’equivalente cinese dei gulag, dove sono ancora reclusi milioni di persone, – il trattamento riservato al Tibet, il dumping sociale e ambientale. Faremo finta anche di non sapere nulla di questa Chernobyl batteriologica, destinata a sconvolgere la nostra economia e la nostra vita, anche a costo di dare del vecchio dilettante rincoglionito a un Premio Nobel. Gli affari con la Cina sono le nostre camicie stirate.
info@barbadilloit
Bravo Nistri ,in questi giorni ci fai compagnia con la tua buona penna ed il concreto sarcasmo .
Quando qualcuno diceva che questo fosse un virus ingegnerizzato in laboratorio veniva subito accusato di complottismo, adesso però che lo dicono Montagnier e Trump diventa la narrativa ufficiale e tutti i media ne parlano… Felice dove sei, vieni a smentire questi complottisti!!!
No, Trump ha detto che la Cina potrebbe aver celato informazioni inportanti. Ma forse, Stefano, tu pensi che in questo modo ti sei tolto di dosso l’uniforme di alto ufficiale del complottismo antiamericano?
Se gli americani fossero stati geopoliticamente intelligenti mai avrebbero distrutto il Giappone, unico contraltare, in prospettiva, al ben più insidioso imperialismo cinese…
È molto interessante la diatriba tra Tony Fauci, fautore pro quarantena negli USA e A.SHIVA.Contrario con una tesi in supporto di Trump, basate su approfondimenti di laboratorio,aprendo una via Nuova sul fenomeno pandemico con
strascici politici non da poco..
Felice Montagnier ha detto nero su bianco che il virus è stato manipolato in laboratorio, Trump l’ha lasciato intendere, non giriamoci intorno, al contrario di me che invece non ho mai detto nulla di simile ma ho solo fatto presente questa possibilità fin dall’inizio non scartando nulla,compreso una responsabilità cinese, su questo nessuno può esprimersi perchè non c’è nessuna pistola fumante, se poi tu Felice hai abbracciato la vena censoria della narrativa di Burioni, Fauci e co. fai pure.. Intanto Trump su twitter invita i cittadini a “liberare gli stati” facendo appello alla costituzione americana mentre qui da noi siamo pronti per farci obbligare a scaricare l’app “immuni” e controllare ogni nostro spostamento, col ricatto magari… Trump adesso sta usando la questione giustamente per mobilitare il suo elettorato contro i governatori dem ed il deep state liberal e neo-con fra cui Fauci, questo oltre che per preparare un clima ideale alla sua rielezione serve anche a coprire le insufficienze dei suoi provvedimenti scaricando sulla Cina le responsabilità dei ritardi che invece come qui da noi è anche responsabilità della narrativa precedente per cui non c’era alcun pericolo nonostante in Cina fosse già tutto chiuso, semplicemente come fin dall’inizio avevo sostenuto il virus si inserisce in una lotta politica e geo-politica interna ed esterna agli stati, se non si capisce questo non si può capire nemmeno tutto quello che sta succedendo con due fazioni e narrative opposte che si scontrano, qui da noi per esempio il noto virologo Tarro dice le stesse cose di A.Shiva che negli USA viene sostenuto dall’area mediatica di Trump, invece al contrario i vari Burioni e liberal sono al lato opposto e sostengono dappertutto le stesse misure di blocco, solo che mentre in USA c’è un dibattito aperto qui da noi non esiste e chiunque sostiene una visione diversa viene censurato, oscurato etc etc(Tarro è stato praticamente esiliato) e le opposizioni non stanno facendo altro che reggere il moccolo alla narrativa governativa, comunque ne vedremo delle belle la situazione è abbastanza esplosiva soprattutto negli USA.
Stefano. In sintesi: sono a favore di Trump.
Ma l’app gli italiani dovranno inserirselo per via rettale? Oddio è da decenni che se lo prendono senza protestare..app più app meno…
Ma gli italiani protestano tanto e il sangue però non scorre mai, comunisti a parte.
Purtroppo non sono così ottimista come Nistri nel finale del suo articolo, in questo momento la Cina rappresenta per liberali e globalisti il cavallo vincente su cui saltare, mentre negli USA, almeno in una loro parte, è come se volessero fare un passo indietro essendo stati danneggiati dall’ultra-liberismo da loro stessi diffuso e di cui la Cina ha approfittato diventando la prima potenza mondiale in campo tecnologico e finanziario, certo gli USA non lasceranno di certo la loro egemonia mondiale così senza fare niente, ma l’Europa come al solito si ritrova ad essere il campo di battaglia di dinamiche che la superano e su cui non abbiamo nessun influenza, questo è il vero problema nonchè l’inettitudine dei nostri governanti succubi e strumenti di una lotta che li vede come meri comprimari…
Felice un consiglio da amico, rimani all’estero… Si parla di braccialetto elettronico per gli anziani e di app per gli altri,altrimenti niente lavoro e niente spostamenti, siamo alla frutta e gli italiani non danno segni di vita a parte qualche sporadica protesta… Anch’io in questo momento sono sicuramente molto più favorevole a quello che sta facendo Trump, ma bisogna vedere come finisce questa storia e tanto le decisione per quanto riguarda noi europei ed italiani si prenderanno altrove,di certo degli USA invidio il loro secondo emendamento che in questo momento li rappresenta perlomeno un deterrente…
Perdio, lottate, anche se non avete più un Pio XII che vi indichi la strada come nel 1948!
Il capitalismo selvaggio e apolide domina la politica in Occidente, per cui finita l’emergenza Covid-19 torneremo a importare spazzatura industriale cinese esattamente come prima. Soprattutto qui in Italia non vedo una classe politica che favorirà la reindustrializzazione, e dunque il ritorno di alcune produzioni industriali che ormai fanno solo in Cina. D’altronde la Via della Seta accolta dal governicchio giallofucsia – sciagura ben più grossa del Coronavirus – va proprio nella direzione di incrementare ulteriormente il flusso di merci provenienti dalla Cina, che darebbbe il definitivo colpo di grazia a quel poco che resta del nostro apparato industriale.
Il dr.A.SHIVA sembra essere persona molto preparata e seria.Sembrerebbe che stia facendo balenare la tesi che per la Pandemia centrino in qualche modo l’ambiente della grande finanza inclusi M.ZUCKERBERG and B.GATES.Oltretutto farebbe balinare la tesi che quest’ultimi personaggi si siano impossessati dei famosi brevetti sottraendoli ad altri in un modo non propriamente accordingly..!!
In Italia gli unici che si stanno muovendo sono i camerati di Forza Nuova, che hanno organizzato una protesta per il 25 con già migliaia di adesioni, vediamo se la cosa verrà confermata, Roberto Fiore su twitter ha scritto:“Un appello di libertà dall’Italia profonda! Oltre la destra e la sinistra, rompiamo la gabbia di una quarantena intollerabile. Fase 2 o 3 non fa differenza, è questa l’ora del risveglio: ci saremo, con il Tricolore!”…
Altro che oltre la destra e la sinistra! Sto immane casino l’han creato (forse non volendo) i comunisti cinesi, qui da noi i comunisti italiani, assieme ad alcuni imbecilli, colgono l’occasione per inventarsi congegni elettronici che faranno degli umani degli automi controllati permanentemente. Addio ogni residua libertà! Ovviamente il virus se ne andrà quando vorrà…e la libertà non la ridarà più nessuno, aspettando seconde, terze, quarte ondate ecc. Aveva ragione Sgarbi.
Stefano. Tu dal primo momento non hai creduto alla colpa dei cinesi: tutti, dalla CIA a Bill Gates ecc., nessuno di è salvato. Non so Macron se si era riposato a sufficienza dopo aver appiccato il fuoco a Notre-Dame, altrimenti ci mettevi pure lui…Il problema è che in te scatta un rifletto condizionato ‘gomblottista perpetuo antinordamericano’ e la pensi esattamente come Blondet… Non fa onore alla tua intelligenza.
Felice guarda che contro Bill Gates ci stanno andando gli stessi americani in quanto lui di sicuro c’entra qualcosa , poi se ha responsabilità anche la Cina, o la Francia o chiunque altro (in quel laboratorio c’erano anche i francesi) valuteremo di conseguenza, per adesso non c’è niente che si possa affermare con certezza sulla genesi del virus , ma di certo si può vedere come lo stanno usando a fini politici.
C’è chi dice che l’emergenza Covid-19 verrà usata per mettere sul mercato i vaccini con cui impianteranno microchip sottocutanei…
Sì, adesso anche un microchip sull’uccello…