• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
sabato 28 Maggio 2022
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Figurine

Figurine. Quando il “pescarese” Max Allegri affondò la Juve (del Trap)

by Giovanni Vasso
21 Marzo 2019
in Figurine
0

Tutto quello che accade, dalle più grandi alle più piccole cose, accade necessariamente.

(Arthur Schopenhauer)

Attenzione che non si parla di Allegri allenatore né, questa, è l’occasione per criticare le scelte tecniche e tattiche del mister bianconero. Anche se la Juve l’ha affondata per davvero. E accadde poco meno di ventisei anni: Max Allegri e compagni la condannarono, a Pescara, a una clamorosa sconfitta, per 5-1.

I bianconeri del Trap, quel 30 maggio del 1993, arrivarono all’Adriatico sazi e convinti che ci vorrà poco a regolare la pratica pescarese. Gli abruzzesi sono ultimissimi in classifica, la gente allo stadio è scontenta e contesta la retrocessione. Il Pescara è disperato e la Juve ha appena vinto la Coppa Uefa battendo in finale il Borussia Dortmund. Per di più, la gara si mette subito sui binari previsti e Ravanelli, dopo appena due minuti, porta in vantaggio gli ospiti.

È in quel momento che i padroni di casa hanno un moto d’orgoglio. Si può perdere, sì. Si può retrocedere, vero. Ma bisogna sempre combattere. Così il Pescara si riversa in attacco e su un fallo di mano in area di Kohler, scatta il rigore per i biancazzurri. La responsabilità se la piglia Allegri che spezza le mani a Tyson Peruzzi con una botta secca. Gol, pareggio e non esulta. È nervoso.

Il secondo tempo si apre così come s’era concluso il primo. Pescara in avanti e Juve in debito d’ossigeno e motivazioni. Fino al 49esimo, quando Allegri pennella un corner che la classe cristallina del compianto Stefano Borgonovo trasforma in una splendida rovesciata che si insacca. Finisce qui? Manco per sogno. Passano dieci minuti e dai trenta metri è ancora il trequartista livornese che lascia partire un bolide che impatta su Massimo Carrera, si impenna e sfonda, letteralmente, la rete. Il pallone entra in porta ma esce dal sacco, l’arbitro, attento, convalida il tre a uno.

Ci sarà ancora spazio. La Juve in avanti per tentare quantomeno di limitare i danni finisce per subire d’infilata altre due reti che porteranno le firme di Martorella e di Ottavio Palladini.

 

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=AoPGwb19INk[/youtube]

Giovanni Vasso

Giovanni Vasso

Giovanni Vasso su Barbadillo.it

Tags: anni 90calciogiovanni trapattonijuventusmassimiliano allegripescaraserie a

Related Posts

Tanti auguri ad Adrian Mutu, il Diamante di Romania che fece sognare Firenze

Tanti auguri ad Adrian Mutu, il Diamante di Romania che fece sognare Firenze

8 Gennaio 2021
Figurine. L’icona Juary che seppe regalare all’Irpinia la gioia nel momento più duro

Figurine. L’icona Juary che seppe regalare all’Irpinia la gioia nel momento più duro

4 Aprile 2019

Figurine. Glenn Stromberg, il condottiero vichingo che amò la Dea

Figurine. Gustavo Abel Dezotti, il riscatto del bomber delle notti magiche della Cremonese

Figurine. Roberto Breda, il capitano silenzioso che a Salerno ha fatto (davvero) di tutto

Figurine. Franco Mancini, un portiere reggae nel cuore di Foggia (e di Zeman)

Figurine. Totò De Falco, il principe del gol che ha fatto innamorare Trieste

Figurine. Christian Riganò, un antieroe in Viola che ha segnato ovunque

Figurine. Michele Scorrano, il capobranco dei Lupi che portarono Campobasso dalla D alla B

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. “Eurasia” e l’attuale ciclo politico dell’Europa

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Difesa. La memoria del cordiale in bustina (simbolo di un’Italia che non c’è più)

    33 shares
    Share 33 Tweet 0
  • Il caso. Arriva Rosiko il gioco da tavola di guerra tra i quartieri di Roma

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Statistiche. Tutti i colori delle maglie del calcio italiano: prevale il rosso

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

“Videorama”, l’esordio di Tomei tra esoterismo clan e pulsioni sfrenate

“Videorama”, l’esordio di Tomei tra esoterismo clan e pulsioni sfrenate

28 Maggio 2022
Giuseppe Sartori: “Il Teatro Greco? Uno spazio meraviglioso che ti accarezza”. Parola di Edipo

Giuseppe Sartori: “Il Teatro Greco? Uno spazio meraviglioso che ti accarezza”. Parola di Edipo

28 Maggio 2022
L’ambasciatore Lavezzo: “Guerra in Ucraina, la non neutralità italiana e gli orizzonti di pace”

L’ambasciatore Lavezzo: “Guerra in Ucraina, la non neutralità italiana e gli orizzonti di pace”

27 Maggio 2022

Ultimi commenti

  • Luca su La traduzione letteraria: un’arte conflittuale\1
  • Guidobono su Il punto (di M.Veneziani). La politica ridotta alla semiclandestinità
  • Guidobono su Il punto (di M.Tarchi). Biden, Putin e l’Europa nel conflitto ucraino
  • Giuseppe su Storia. La dottrina del fascismo e gli altri documenti ufficiali di Benito Mussolini
  • Francesco su Il punto (di M.Veneziani). La politica ridotta alla semiclandestinità
  • Mauro Scarabelli su Ritratti. Vittorio Savini, il fuoriclasse
  • Valter Ameglio su La Salernitana si è salvata due volte in una sola stagione

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più