• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
martedì 30 Maggio 2023
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cinema

Cinema (di G. Del Ninno). Luci e tenebra: “Il vizio della speranza” di De Angelis

by Giuseppe Del Ninno
7 Dicembre 2018
in Cinema
0

Sarebbe piaciuto a Giovanni Verga il nuovo film di Edoardo De Angelis, “Il vizio della speranza”? Non credo. E’ vero, il regista napoletano sceglie, proprio come lo scrittore siciliano, i “vinti”, quali protagonisti delle sue storie; ma, diversamente dalle pagine de “I Malavoglia”, ad esempio, tanto nel film precedente “Indivisibili”, quanto in questo, fra le quinte cupe del paesaggio anche umano, alla fine si apre il varco un raggio di luce, che ricompensa di tutte le miserie e le tragedie.

 

Ancora una volta, come nella vicenda – pure con amaro lieto fine – delle gemelle siamesi di “Indivisibili”, la storia si svolge sullo scenario fatiscente e miserabile del litorale domiziano, nei pressi della foce del Volturno. E qui tornano in mente altri paesaggi di questa Italia degradata e colpevolmente abbandonata dallo Stato alla criminalità organizzata e a quella di necessità (per limitarci a due soli esempi cinematografici, ripensiamo alla periferia romana di “Dogman” e alla Calabria devastata dall’abusivismo de “Il ladro di bambini”).

 

Già nella scelta della location, c’è un j’accuse alla classe dirigente: “i pesci di questo fiume non sono buoni”, dice uno dei personaggi del film, mettendo sull’avviso le ragazze che calano in quelle acque limacciose un rozzo bilancione, e ti si profilano in mente industrie inquinanti, inettitudine di amministratori, mancanza di senso civico di cittadini. E poi lo sfacelo dei tappeti di rifiuti che assediano baracche sgangherate, di vicoli percorsi da rivoli di melma, di costruzioni che furono villini di vacanza della media borghesia napoletana e casertana e che ora, abbandonati, ospitano congreghe d’immigrati africani, dapprima gregari, e poi imprenditori della criminalità.

 

Al centro di questa comunità di disperati, Maria, sotto un cielo grigio oppresso da nuvole cariche di pioggia, fa la vivandiera per un drappello di disgraziate nigeriane, al tempo stesso prostitute e fattrici di bambini destinati all’abietto mercato dei neonati. La città con i suoi scorci da cartolina e con le sue strade illuminate e trafficate sembra lontana mille miglia: qui ci si sposta su barchini a motore scrostati, da una riva all’altra, da una sponda all’altra. Perfino l’abitazione della maman, una tossicodipendente matura, disincantata e ingioiellata, alla quale Maria presta la sua assistenza, appare squallida, pur nel suo arredo di lusso kitsch.

 

Un giorno, il tentativo di fuga di una delle disperate, prima riacchiappata da Maria – che teme di perdere il suo “lavoro” – poi aiutata ad allontanarsi, con l’aiuto di un prete che non vedremo, innesca un processo di ravvedimento nella protagonista; ravvedimento iniziato, con ogni probabilità, nel momento della scoperta di esser rimasta incinta, di chissà quale padre.

 

Il tragico e l’ineluttabile sembrano spalancarsi di fronte a Maria, in una sorta di “via crucis” degli ultimi: la visita dal medico che già ne curò ferite di un antico pestaggio e che, nel caso decidesse di continuare la gravidanza, la farebbero andare incontro a morte certa; la morte dell’amata cagna per il morso di un serpe velenoso, durante l’iniziale tentativo di fuga (ma qui non siamo nell’Eden, bensì in un inferno terragno di sterpaglie e immondizia); le minacce della padrona dei loschi traffici.

 

Uno spiraglio di luce le viene dall’incontro con l’unico personaggio maschile – dottore a parte – di quella fauna derelitta: un ex giostraio che vive sul fiume e che ebbe un ruolo nella sua infanzia. Per Maria sarà proprio un ritorno a quell’età dell’innocenza, quel giro sull’ultima giostra rimasta, capace di strapparle, finalmente, un sorriso.

 

L’esito della vicenda però non sarà tragico, come le premesse e le attese dello spettatore: al momento del parto, ormai sola, Maria, dopo aver deluso la madre svampita e timorosa, la padrona e lo stesso medico, sola ma col povero giostraio segnato dagli anni e, come lei, dalla vita, diventa protagonista del miracolo. Forse anche per la rabbiosa preghiera dell’uomo, il bambino nascerà, e una mano misteriosa e tenera che riattizzerà il fuoco nella stufa e rimboccherà la coperta lacera della puerpera e del suo piccolo, accanto all’uomo dormiente ricomporrà il quadro della Sacra Famiglia. Così, al mattino, davanti al mare grigio e spumeggiante, Maria potrà dire al figlio: “Ecco, vedi, questa è la vita”, e sarà il primo, fondamentale suo insegnamento di madre.

 

@barbadilloit

 

Giuseppe Del Ninno

Giuseppe Del Ninno

Giuseppe Del Ninno su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0
Tags: cinemaedoardo de angelisgiuseppe del ninnoil vizio della speranzanapolislam

Related Posts

Il caso del piccolo Edgardo Mortara (1858) e l’accusa cinematografica contro la Chiesa

Il caso del piccolo Edgardo Mortara (1858) e l’accusa cinematografica contro la Chiesa

24 Maggio 2023
Nanni Moretti celebra il cinema e riscrive la storia

Nanni Moretti celebra il cinema e riscrive la storia

26 Aprile 2023

Suzume, un’adolescente chiude le porte al Male

Ormai “Il sol dell’avvenire” si smorza nel mare della nostalgia

Cinema. Percoco, ovvero dentro la frattura tra anima e psiche

L’Esorcista del Papa, Gabriele Amorth (Russel Crowe) e la lotta contro il maligno

Il pensiero unico contro i classici: e ora, un James Bond woke?

“Vaincre ou Mourir”, il successo del film sul genocidio in Vandea

Silenzi potenti e sogni ne “Le otto montagne” (per perdersi tra le vette)

Più letti

  • Siracusa. La trionfale “Medea” di Laura Marinoni incanta il Teatro Greco

    Siracusa. La trionfale “Medea” di Laura Marinoni incanta il Teatro Greco

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Segnalibro. Gli antichi Romani sotto la gogna della cancel culture

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La Forza della Poesia. Il male di vivere secondo Eugenio Montale

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Oswald Spengler il  nazional-conservatore che prefigurò la decadenza dell’Occidente

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Viaggi&Patrie/10. Cabona: “Ma non abbiate lo sguardo dei neo-colonizzatori, dei maestrini dell’Occidente”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

La polemica. Scintille tra Fdi e La Destra. Musumeci: “E’ ancora possibile un dialogo?”

2Giugno. Perché ci vorrebbe un museo dell’identità nazionale

29 Maggio 2023
Aspide. Il romanzo erotico di Alessandro Barbero sulle performance del Vate

Aspide. Il romanzo erotico di Alessandro Barbero sulle performance del Vate

29 Maggio 2023
Segnalibro. L’Antimafia e gli usi e i soprusi dei “professionisti del bene”

Segnalibro. L’Antimafia e gli usi e i soprusi dei “professionisti del bene”

28 Maggio 2023

Ultimi commenti

  • Guidobono su Torino, cartoline dal Salone. De Benoist irrompe nella fiera politicamente corretta
  • Guidobono su Potenza delle nazioni secondo Enrico Corradini
  • Ferna.. su Torino, cartoline dal Salone. De Benoist irrompe nella fiera politicamente corretta
  • Guidobono su L’idea nazionale in Alessandro Manzoni
  • Luca su Torino, cartoline dal Salone. De Benoist irrompe nella fiera politicamente corretta
  • Luca su Torino. Il duello (nel Salone) Tamaro contro Verga agita il mondo della letteratura
  • Valter Ameglio su Torino, cartoline dal Salone. De Benoist irrompe nella fiera politicamente corretta

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più