![han santopadre](https://www.barbadillo.it/wp-content/uploads/2017/09/han-santopadre-310x233.jpg)
Sarà vero che una rondine non fa primavera, ma quattro gol in appena due giornate di campionato fanno pur sempre notizia. Specialmente se a firmarle è il signor Kwang Song Han, attaccante venuto dalla Corea del Nord a impressionare – almeno per ora – osservatori, critici e tifosi.
Han, di proprietà del Cagliari, gioca quest’anno con il Perugia in serie B. I grifoni umbri se lo godono in prestito, con diritto di riscatto e contropzione di recompra fissata in favore dei rossoblù. Ha già steso l’Entella, con una tripletta e nella partita casalinga in cui il Perugia ha battuto (4-2) il Pescara di Zdenek Zeman, ha siglato la seconda rete.
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Han è giovanissimo, ha appena 19 anni ed è diventato già un beniamino di tifosi e compagni di squadra. Lo scorso anno era arrivato in Sardegna, giusto in tempo per entrare nella storia del calcio italiano: è stato il primo calciatore della Corea del Nord in Italia che s’è tolto lo sfizio di segnare in serie A, gol rifilato al Torino.
Veloce, rapido e preciso. Dimostra anche un certo istinto da finalizzatore. Gioca sulle ali dell’entusiasmo e dialoga moltissimo con i compagni. Mostra personalità in campo, tanto nel combattere contro le difese avversarie quanto nelle esultanze. È forte, e non è una verità di Juche. Ma un dato di fatto. Ha importanti margini di crescita e magari, proprio a Perugia, potrà ripercorrere le tappe dei grandi campioni asiatici che l’hanno preceduto.
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Ai grifoni, infatti, ha legato il suo destino il giapponese Hidetoshi Nakata e poi il coreano del sud Ahn, scacciato in malo modo dall’Umbria da patron Gaucci, incavolatissimo perché segnò la rete decisiva nella sciagurata Italia-Corea del Sud ai mondiali 2002. Da Gaucci a un altro personaggio, stavolta della politica, Antonio Razzi. Il senatore di Forza Italia ha rivendicato di aver scoperto lui questo talento emergente. Dopo la tripletta all’Entella ha dichiarato: “E’ una prima tripletta per Han da quando gioca in Italia, il pubblico di Perugia lo considera già un beniamino e anche il tecnico Giunti punta molto sulle sue prestazioni per arrivare fino in fondo alla conquista della massima serie”. Poi ha raccontato di aver spedito un telegramma a Kim Jong Un per congratularsi con lui. Chissà se nel mezzo della crisi internazionale il “caro leader” avrà trovato il tempo di occuparsi del giovane campione di calcio che, quando gioca, non guarda in faccia a nessuno. Nemmeno al Pescara caro al suo pigmalione Razzi.