L’ultimo atto appare ormai consumato. La commissione nazionale di garanzia del Partito democratico ha respinto il terzo ricorso presentato sulle Primarie di Napoli da Antonio Bassolino. Le contestazioni presentate dall’ex governatore della Regione Campania sono appare “infondate nel merito” all’organismo che, contestualmente, ha proclamato la sua incompetenza: non sta a loro decidere della consultazione napoletana.
Gli scenari che si aprono (e che si chiudono) ora sono delicatissimi. Il Pd rischia un nuovo capitombolo nel Golfo di Partenope, considerata pure la ripresa nei consensi che il sindaco uscente Luigi de Magistris starebbe registrando in queste convulse settimane, per il centrosinistra. Da parte sua, Bassolino dà appuntamento a tutti dopo Pasqua: “Riflettiamo anche in questi giorni di festività pasquali su come continuare in ogni caso una battaglia per Napoli: etica, civile e politica”. La candidata a sindaco uscita vincitrice dalle primarie, Valeria Valente, tende la mano all’ex suo riferimento politico affinchè si lavori insieme “per riportare il centrosinistra alla guida della città, nell’esclusivo interesse di Napoli”. Appello che, nella sostanza, è ripetuto dalla segretaria regionale del Pd, Assunta Tartaglione.
Però la tentazione (e la paura per il Pd) è che Bassolino decida di intraprendere la strada dell’avventura in solitaria. Tentazione che non sarebbe poi così infondata. Occorrerà solo aspettare, seppur si tratta di pochi giorni. Ogni riserva sarà sciolta soltanto dopo aver consumato alla tavola di Pasqua il tradizionale casatiello.
@barbadilloit