L’acronimo richiama Alleanza Nazionale, c’è il tricolore, ci sono i quarantenni che hanno perso il congresso della Fondazione e c’è un padre nobile, presidente onorario del movimento, Pasquale Viespoli, politico meridionale e intellettuale di valore: Azione Nazionale è stata presentata a Roma come “un movimento degli italiani per riaggregare le varie anime della diaspora della destra, partendo da una rete civica fortemente radicata nel territorio”. L’operazione arriva “a coronamento del lavoro svolto da ForumDestra, la rete che ha raccolto a sé oltre 30 associazioni del mondo della destra diffusa”.
I temi del nuovo movimento
Azione Nazionale punta a riformare lo status quo, soprattutto “le forme-partito del centrodestra (che) si stanno “sempre più chiudendo in meccanismi di autoreferenzialità, personalismi da talk-show e micro-scissioni di vertice” e per questo “bisogna avere il coraggio di attivare un profondo rinnovamento nei metodi e nei contenuti che può partire innanzitutto da una Destra autonoma e fortemente radicata nei valori dell’identità e della sovranità nazionale”. E in più si schiera per le primarie, per sindaci (da Roma a Milano, da Torino a Napoli) e premier.
“L’obiettivo – spiegano i promotori – è pertanto quello di ripartire dalla Destra come “spazio libero e autonomo” dagli altri partiti dell’attuale centrodestra, come “luogo aperto e plurale dell’identità comunitaria, della responsabilità e della fedeltà alla nazione italiana”.
Il Movimento appena nato ha nominato come Portavoce nazionale Fausto Orsomarso (43 anni, consigliere regionale della Calabria) che rimarrà in carica per tre mesi e sarà guidato in questa prima fase da due organi: il Consiglio direttivo per la gestione politica e organizzativa, formato da una nuova classe dirigente, che sceglierà al suo interno un Portavoce nazionale a rotazione trimestrale; il Comitato dei Promotori, il cui presidente sarà il Sen. Pasquale Viespoli, costituito da persone di esperienza politica e di cultura che svolgeranno un ruolo di indirizzo culturale e politico.
Modello Meetup dei M5S
Per favorire la partecipazione digitale, il nuovo movimento-partito, utilizzerà la rete per co-decidere su temi cruciale: “si doterà di un blog e di una piattaforma per votare online su tutte le decisioni essenziali che riguardano la vita del Movimento e si finanzierà in modo “diffuso e trasparente”, creando un Albo dei propri sostenitori, da pubblicare online e da presentare “come credenziale della propria correttezza e indipendenza””.
I proprietari del simbolo
Nell’atto costitutivo i registratori del simbolo, Marco Cerreto, Giuseppe Scopelliti e Roberto Menia, autorizza il movimento a usare il logo gratuitamente: un esponente dell’area alemanniana, un leader della destra calabrese e l’ex finiamo triestino sono le figure di riferimento di un’area che per i primi tempi aggregherà a destra in concorrenza con “Terra nostra” di Giorgia Meloni: finora ci sono più sigle di destra che elettori. Ma in futuro gli scenari potrebbero cambiare…
C’era anche Gianni Alemanno
Al Secolo d’Italia Gianni Alemanno, presente all’incontro, ha spiegato che l’iniziativa non è anti-Meloni: “Noi speriamo – ha detto ad Aldo Di Lello – che con FdI ci saranno dei rapporti positivi, noi vogliamo aggregare vogliamo unire. C’è un processo di allargamento di FdI, vorremmo che l’iniziativa di Azione nazionale venga vista come un contributo non come un antagonismo. Se invece l’iniziativa sarà giudicata in termini negativi ne prenderemo atto ma noi vogliamo aggiungere una forza in più nel centrodestra e aggregare tutte le persone che oggi non hanno una casa comune”.