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Home Le interviste

L’intervista. Il Mega Direttore Galattico di Fantozzi: “Renzi, Salvini e le Olimpiadi”

by Giovanni Vasso
31 Dicembre 2014
in Le interviste, Uffa!
0

megadirettoreNon è stato per niente facile, ma ci siamo riusciti. Grazie a una serie di spiate, ricatti, tradimenti, abbracci e l’iscrizione (a vita!) alle newsletters dei più aristocratici think tank medio-progressisti e alla spettabile e devota raccomandazione del duca conte Bumbam, abbiamo potuto abbeverarci alla Sapienza di Lui, l’incarnazione del Bene Angelicato applicato all’Impresa e, per analogia, il Messia del Bene Comune: l’ineffabile, ineguagliabile, bellissimo e santo-santo-santo Mega Direttore Galattico Balabam.

Al lavoro anche la notte di Natale, eminenza?

Per me il lavoro è preghiera, come ebbi già a dire tanti anni fa al caro sottoposto ragionier Ugo Fantozzi. Il lavoro è gioia, allegria.

Anche il governo ha lavorato fino all’ultimo secondo prima delle feste per far approvare al Parlamento il Jobs Act. Che ne pensa, eccellenza?

Che hanno fatto un ottimo lavoro, quei cari inferiori. La Mega Ditta, libera dalla burocrazia che tutto avviluppa, farà la sua parte grazie alle nuove disposizioni. Assumeremo subito, e a tutele crescenti, decine e decine di impiegati da inserire subito nell’adorabile mercato del lavoro. Trasformeremo i giovani, tanti giovani, in servili e devote spugnette per francobolli e parafulmini. Poi sta a loro, compitamente, rimanere fedeli e far carriera.

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=zoAwgB2hDl4[/youtube]

Lei segue la politica, altezza?

Come sa, io sono un medio-progressista che crede nel fatto che per ogni problema nuovo tutti gli uomini di buona volontà cominciassero a incontrarsi senza violenze in una serie di civili e democratiche riunioni. Finchè non saremo tutti d’accordo. E ci volessero anche mille anni, come già dissi al ragionier Fantozzi, non me ne cale. Posso aspettare, io.

Che ne pensa, sire, dei top manager in politica?

Alcuni dirigenti, più illuminati e più ingenui, sicuramente dei sognatori, hanno avuto l’idea di scendere, anzi di salire come meglio si addice alla classe superiore, in politica. Ne abbiamo parlato spesso anche il duca Semenzara e la nostra azionista di maggioranza contessa Servelloni Mazzanti Vien Dal Mare che si sono spesi in prima persona pensando di poter dar man forte al progetto Prof. Ing. Vamp. Succhiasold. Banch. Mario Monti. Ma gli inferiori, nella cabina elettorale, non riescono a dimostrare mai la stessa devota deferenza che, giustamente, praticano in pubblico.

Nel segreto dell’urna Dio ti vede, Stalin no.

Stalin non c’ha mai visto, Dio ha dotato tutti – purtroppo anche i sottoposti – del libero arbitrio. Dal Megadirettore non si scappa.  Abbiamo i nostri mezzi…

Però Monti è stato affossato pure da tutte le chiacchiere sul Bilderberg.

Non è possibile, il Bilderberg non esiste. Solo voci, messe in giro dalla propaganda sovversiva. E che sia chiaro a tutti, il Gran Consiglio dei Dieci Assenti non s’è mai opposto a Scelta Civica. Anche se alla politica, all’economia, all’analisi preferiamo ancora cambiarci i nostri panettoni da ventiquattro carati ascoltando le poesiole di Natale recitate dai figlioli dei nostri cari inferiori. Quando l’alta aristocrazia borghese si riunisce è sempre una festa.

Scelta Civica è ormai il passato, adesso c’è il più giovane Premier che la Repubblica abbia mai avuto, Matteo Renzi. Lo conosce, maestà?

E’ quel caro inferiore dell’Ufficio Ricerca Impiegati Smarriti, vero? Il geometra Renzi-Calboni, con quei simpatici baffetti da viveur e la sua spontanea deferenza verso i superiori abbinata alla sublime arroganza verso i suoi pari. E’ ancora sposato con quel suo ministro, miss Quarto Piano, la signorina Maria Elena Silvani in Boschi?

Santità, in verità e con la più servile deferenza, la devo correggere…

(la sala si oscura, un lampo squarcia il buio)

Cosa???

Scusi. Sua Salvificenza, il Pd…

E’ migliorato tantissimo da quando hanno tesserato mezza Megaditta. Si son ritrovati il Premier, il ministro dei rapporti parlamentari e il responsabile dell’organizzatore, il ragionier Filini, il cui indefesso e instacabile lavorìo ha portato una ventata di novità, stabilità e divertimento sullo scenario politico nazionale.

Non mi dirà, eccellentissima Sapienza astrale, che l’agenda politica e le priorità del Paese adesso le decide la ItalPetrolCemeTermoTessilFarmoMetalChimica?

Secondo lei, caro inferiore, perchè il ragionier Renzi-Calboni insieme al duca conte Giovanni Malagò avrebbe annunciato l’idea di portare le Olimpiadi a Roma? I sottoposti vogliono i giochi aziendali e noi, nella nostra generosità, concediamo loro tutto ciò che desiderano. Abbiamo già tutto organizzato.

Mi spieghi, sua divissima bontà.

Delegato all’organizzazione olimpica sarà il nostro direttore totale, Visconte Cobram, se lo ricorderà sicuramente per i suoi trascorsi da ciclista dilettante in gioventù. Il barone Luca Cordero di Montezemolo gli darà una mano nella scelta delle discipline nuove che saranno inserite stabilmente da Roma 2024. Supervisore sarà l’ispettore generale Corrado Maria Lobbiam. Una sola cosa è certa. Lo sport deve unire tutti, nobili e sottoposti, e perciò l’alta aristocrazia borghese non può essere sempre esclusa sempre e comunque per i passatempi sudaticci della classe meno abbiente. Per questo, su proposta del feroce cavaliere Diego Cattelani alle Olimpiadi ci sarà il biliardo. E, ancora, ristabiliremo la caccia al mugiko nella steppa, il tiro al sottoposto, le gare di nuoto nell’acquario degli impiegati.

E di Salvini cosa ne pensa, sua Luminosità sempiterna?

Avevamo qui in ditta, una volta, una pecora rossa. Si chiamava Folagra e spinse il povero ragionier Ugo Fantozzi al credo marxista e alla presunta lotta di classe.Dovetti intervenire io personalmente per farlo  rinsavire. Salvini è la pecora verde della società. Speriamo che Fantozzi non lo stia a sentire, stavolta.

@barbadilloit

@giovannivasso

Giovanni Vasso

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Tags: fantozzimega direttoreolimpiadirenzisalvini

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