• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
domenica 18 Aprile 2021
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Sport/identità/passioni

Azzurro Mondiali. Eliminati con una spallata (e un morso): Italia ko con l’Uruguay

by Giovanni Vasso
24 Giugno 2014
in Sport/identità/passioni
0

Schermata 2014-06-24 a 20.42.00Don Abbondio Prandelli, il teledivo, cicca clamorosamente l’appuntamento con la storia e per questo si è già dimesso. L’Italia avrebbe dovuto affrontare l’Uruguay con l’elmetto in testa e la Patria nel cuore, ipse dixit. In campo ci va una squadra senza idee, incapace di reagire al minimo contraccolpo. E si prende pure un morso (vero) da Luis Suarez. Sotto gli occhi di quel gufaccio decrepito di Sepp Blatter, gli azzurri si fanno beffare all’82esimo da un colpo di spalla di Godin. Nemmeno un tiro in porta, manco per scherzo. Prendersela con l’arbitro – seppur mediocre – è alibi troppo comodo che non può essere concesso a questa Nazionale.

SCUSA MA TI CHIAMO SERIE C. Chi ha avuto la sciagura di assistere all’incontro, per un attimo, avrà rimpianto seriamente di aver rinunciato a qualche ora di mare. La partita si presenta tesa e contratta, a noi basta un pareggio. Loro, Suarez e compagni, devono vincere. I sudamericani sono scarsi, tranne El Pistolero e qualche lampo di Cavani, non è che la Celeste incanti per il suo gioco. Gli azzurri amministrano bene il vantaggio (virtuale) della classifica del girone. Ma non pungono mai. Alla fine, chissenefrega. Lo zero-a-zero ci va fin troppo di lusso. E il catenaccio del primo tempo regge. Soprattutto grazie alla generosa prova di Marco Verratti. Quarantacinque minuti di noia profonda, ma con uno scopo però. Va bene così. Sembra di assistere a Paganese-Turris – e sia detto con tutto il rispetto per le due gloriose compagini campane -, ma si rinuncia a tutto pur di vedere la Nazionale andare avanti.

IL CREPUSCOLO DEGLI DEI (?). All’inizio del secondo tempo, Prandelli richiama Balotelli e fa entrare Parolo. Un cambio degno del più bieco catenacciaro. Nove dietro la trequarti. Ma cresciamo, fino a che Claudio Marchisio non cerca di emulare il suo amico e compagno di squadra (in Nazionale come nella Juve) Giorgio Chiellini e tenta di fracassare la rotula di un dimenticabilissimo centrocampista uruguagio. L’arbitro Bayron Moreno (che nome nefasto!) gli sventola il cartellino rosso sotto al naso. Per dieci minuti, l’Italia va in bambola. Poi ci pensa Prandelli: fuori Immobile e dentro Cassano. Giochiamo senza centravanti, in dieci. Don Abbondio, rinunciato al suo stramaledetto tiquitaca tricolore, alza le barricate e l’Italia abbassa pericolosamente il baricentro. Chiellini e Suarez litigano in area, il bomber del Liverpool non viene meno nè alla sua fama nè alla sua fame ed addenta il difensore azzurro. Polemiche a non finire, speriamo non se ne faccia un alibi…

[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=kq8jiNPvJbo[/youtube]

UN QUARTO D’ORA DI CELEBRITA’. L’Uruguay attacca, attacca e attacca. Suarez non è in formissima e si vede. Cavani sgomita. All’81esimo arriva lo stramaledetto calcio d’angolo su cui Godin, torre dell’Atletico Madrid in prestito alla Celeste, la sbatte dentro colpendo la palla con la spalla. L’Italia è in avanti, si deve rimontare. Ma le scelte del don Abbondio Prandelli tagliano le gambe alle speranze di rimonta azzurre: senza centravanti e senza più cambi. Dovrebbero, almeno, saltare gli schemi. E invece no, perchè per quindici minuti l’Italia prova sempre lo stesso identico schemino. Non c’è nessuno che si carichi la squadra sulle spalle, Buffon ci prova e si butta in avanti nell’ultima azione. E’ tutto inutile. Si torna a casa. Con un ct e una squadra che, tolta la vittoria contro l’Inghilterra, è stata capace di raggranellare un filotto vergognoso da dieci sconfitte.

@barbadilloit

Giovanni Vasso

Giovanni Vasso

Giovanni Vasso su Barbadillo.it

Tags: italiamondialiprandelliuruguay

Related Posts

Fino alla Fine. Lo strabismo del designatore Rizzoli e Inter-Milan con il “mal di Maresca”

Fino alla Fine. Lo strabismo del designatore Rizzoli e Inter-Milan con il “mal di Maresca”

13 Aprile 2021
Vettori domina Holland e punta la cintura Ufc: “Adesso voglio Adesanya”

Vettori domina Holland e punta la cintura Ufc: “Adesso voglio Adesanya”

16 Aprile 2021

Ibra pensa al futuro e al cinema: parteciperà al nuovo film di Asterix

Volare sugli stadi, la bellezza dove (e quando) non te la aspetti

Se l’Isola dei Famosi celebra l’eterna giovinezza di Paul Gascoigne

Mbappé un marziano nella neve: il Psg passa nella bufera di Monaco

Roma mangia-allenatori ma il peso della storia non può gravare (solo) sui tecnici

Fino alla fine. La Juve contro il “Napoli chiagni e fotti” senza due Nazionali azzoppati dal Covid

Il trionfo della Ternana schiacciasassi della C, una squadra “mai vista”

Più letti

  • L’intervista.  Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    L’intervista. Goikoetxea: “Il fallo su Maradona? La mia croce”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Addio a Le Pen in Europa e a stop al progetto Sud, la Lega si ricolloca?

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Alain de Benoist: “Elezioni Usa: non c’è stata nessuna onda democratica pro Biden”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La monarchia inglese ha superato tutto, reggerà anche le recite di Meghan

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Destre. (di M. Veneziani). Meloni vola ma le manca classe dirigente

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

L’intervista. Alain de Benoist: “Un’altra Europa è possibile se si rompe l’ordine egemone”

Alain de Benoist: “I cittadini sono impotenti e disorientati davanti alle restrizioni Covid”

17 Aprile 2021
I tanti voltagabbana che passarono dal fascismo alla schiera degli anti: da Bobbio a filosofi e registi

I tanti voltagabbana che passarono dal fascismo alla schiera degli anti: da Bobbio a filosofi e registi

17 Aprile 2021
Hölderlin, l’Heimat e le «geografie dell’altrove»

Hölderlin, l’Heimat e le «geografie dell’altrove»

16 Aprile 2021

Ultimi commenti

  • Guidobono su L’automobile e noi, storia (breve) dell’evoluzione di un rapporto
  • Guidobono su 150 anni fa nasceva Guglielmo Ferrero (il geniale genero di Cesare Lombroso)
  • Enrico Nistri su Georges Bernanos, un uomo libero tra male e grazia divina
  • Enrico Nistri su L’automobile e noi, storia (breve) dell’evoluzione di un rapporto
  • Valter Ameglio su Manuela Lamberti: “Per (a destra) c’è bisogno di attrezzare un Arsenale delle Idee”
  • Guidobono su L’antiliberismo di Papa Francesco
  • Guidobono su L’antiliberismo di Papa Francesco

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più