Oggi, sulla base del referto arbitrale, è attesa la decisione della Federazione rugby Lazio sul caso All reds-Corsari, episodio di discriminazione sportiva raccontato da Antonio Rapisarda su Barbadillo e ripreso da quotidiani nazionali e agenzie di stampa.
Sul dibattito scaturito dalla vicenda è intervenuto anche il Foro 753, associazione culturale solidarista della Capitale, nella quale milita Luca Cirinbilla, il giocatore a cui è stato impedito di giocare la gara con i Corsari: “Non ci troverete a richiedere sgomberi e controlli sulla agibilità del campo. Non speculeremo su di una “notizia” che sta giustamente suscitando sdegno e prese di posizione. Non soffieremo su di un pericolosissimo fuoco di contrapposizione ideologica. Non faremo la parte delle vittime”.
“Perché si parla di sport, e lo sport per noi è Sacro. Sacri i suoi valori, Sacro il sacrificio che ne pervade ogni attimo. Sacro come la vittoria e la sconfitta. Talmente Sacro che nel nostro spazio abbiamo avviato, senza l’aiuto di nessuno, la Marcoaurelio Boxe ,una palestra di pugilato al cui ingresso campeggia una scritta a caratteri cubitali: RISPETTO. Rispetto per l’avversario, per il maestro, per il pugilato, per te stesso. E nello sport il rispetto lo dai ma lo pretendi anche. Sul ring, come nel campo di rugby, come nella vita, il rispetto di conquista giorno per giorno. E qualcuno domenica scorsa ha perso una grande occasione di meritarselo, il rispetto. “Chi non lotta ha già perso” ammoniva il “vostro” Che Guevara. Ebbene voi oggi avete perso. E non c’è rivincita”.