I sondaggi incoronano il presidente uscente Emmanuel Macron, Marine Le Pen recupera terreno e Zemmour non si schioda dal 13,5 per cento mentre Pécresse si conferma in caduta libera. I dati sulle indicazioni di voto in vista delle presidenziali francesi in programma ad aprile, sono stati presentato dall’istituto Elabe per BfmTv. Gli schieramenti e le intenzioni dei cittadini restituiscono un quadro abbastanza frastagliato: il ballottaggio sarà decisivo per tutti, specialmente per disegnare nuove alleanze all’Eliseo.
I numeri
Emmanuel Macron è quotato al 24,5 per cento dei consensi. Marine Le Pen riprende quota, guadagna tre punti percentuali e si stabilizza al 18 per cento. Eric Zemmour vede allargarsi la forbice con il Rassemblement National e convince il 13,5 per cento dei francesi. Il giornalista stacca la candidata gollista Valérie Pecresse che non arriva oltre l’11,5% delle intenzioni di voto. La destra francese, sommati i dati, sarebbe ultra maggioritaria e sfiorerebbe il 40 per cento. Ma ci sono tre candidati, in guerra guerreggiata tra di loro. E sarà difficile anche solo ipotizzare alleanze al ballottaggio.
Sinistra sparita, Taubira e Hidalgo valgono meno dei verdi
Giusto mezzo punto percentuale in più rispetto a Jean Luc Melenchon, leader dell’alleanza di sinistra France Insoumise, che arriva all’11 per cento. Persino gli ambientalisti si prendono la soddisfazione di fare ciao ciao ai socialisti e a quanto resta della gioiosa macchina da guerra che fu la sinistra francese. Ormai in rotta totale. Il “verde” Yannick Jadot conquista il consenso del 5,5 per cento dei francesi. Più di quanto (insieme) prenderebbero l’ex ministro della giustizia, Christiane Taubira e il sindaco di parigi Anne Hidalgo, attestate entrambe al 2,5 per cento. Una fine più ingloriosa, per la sinistra chic francese, non era neanche ipotizzabile.