Il discorso del re, che inaugura il governo, è scritto dal nuovo primo ministro del Regno Unito. Ma il re è solo un lettore o è qualcosa in più?
La diversità fra i conservatori e la visione di re Carlo III si è manifestata in più occasioni, culminando con Liz Truss, rimasta primo ministro per meno di due mesi, che ha fatto tacere il re, vietandogli di partecipare al vertice sul clima Cop.27.
Nel discorso scritto dal primo ministro Keir Starner ci sono alcuni capitoli in cui il re ha dato in passato orientamenti e contributi pratici importanti.
In particolare, il programma di allargamento dell’istruzione pubblica gratuita, con nuove tasse alle scuole private, può incontrare la diffusione di un’educazione basata sull’ecologia, cui il re ha lavorato e che sta diffondendo da dieci anni.
Ciò renderebbe molto più efficiente la preparazione dei giovani, necessaria affinché il nuovo ente nazionale per l’energia sia efficace nel finanziare la transizione ecologica ed eliminare i combustibili fossili entro il 2030.
Anche l’allentamento dei vincoli alle nuove costruzioni per l’edilizia popolare e le infrastrutture non è detto che sia liberista, cioè senza orientamenti.
Se il re Carlo avrà qualche voce in capitolo, la qualità dei suoi interventi urbanistici a Poundbury (Dorchester), potrà aiutare l’edilizia popolare a offrire una qualità di vita persino migliore dei privilegiati anche ai meno fortunati.
Anche le maggiori garanzie sul lavoro, se nella direzione di lavorare meno ore, possono liberare tempo per contribuire al decentramento e alla crescita dei poteri delle comunità locali, abbassando i costi istituzionali.
Altra previsione presente nel discorso del re/primo ministro, la nuova nazionalizzazione delle ferrovie, tende a migliorare il trasporto pubblico e renderlo più efficiente e meno costoso per gli utenti, riducendo il trasporto privato.
Qualcuno ironizza su una concezione di stato/balia, che il programma nasconderebbe, per sempio impedendo il fumo e il cibo-spazzatura. Ma che cosa deve fare lo Stato, se non servire l’interesse di tutti? Eliminare fumo e cibo-spazzatura non sono interessi di tutti?
Infine l’allineamento con gli standard di prodotto dell’Unione Europea, riducendo le barriere inutili, può aiutare anche i Paesi rimasti nell’Unione a cercare una maggiore libertà e identità reciproca. Tutto questo, anche se scritto dal primo ministro, lascia spazi ai contributi del re nel lungo percorso fra il dire e il fare.