Il vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris “respinge” i migranti guatemaltechi e più in generale si rivolge ai centroamericani che sognano l’approdo negli States: “Non venite negli Usa, se arriverete al nostro confine sarete rispediti indietro”.
Lo ha detto durante una visita istituzionale in Guatemala. Dalla Harris, che durante le concitatissime fasi della durissima campagna elettorale Usa era diventata una sorta di icona di successo del modello inclusivo e multiculturale americano, sono arrivate parole che sanno di retromarcia. Proprio sull’immigrazione, tema centrale e divisivo degli ultimi anni della polemica politica non solo in America ma in tutto il mondo che a Washington fa riferimento: “La maggior parte delle persone non vuole lasciare il posto dove è cresciuta, ma lo fa perché scappa o perché semplicemente non riesce a soddisfare i suoi bisogni primari stando in patria”. E dunque, al presidente del Guatemala Alejandro Giammattei ha proposto di “lavorare insieme” per tentare soluzioni “problemi di vecchia data”. Insomma, s’è impegnata ad aiutare i centro americani a casa loro, per “creare condizioni in Guatemala in modo che possano trovare la speranza che non hanno oggi”.
L’America Centrale sarà sempre l’America Centrale. Tutta ipocrisia. Gli USA si prendano quelli che servon loro..