Dopo una settimana disastrosa per il calcio europeo, nella quale sono emerse tutte le debolezze di un sistema che si regge su comportamenti al limite del mafioso, tutte le istituzioni sono uscite con le ossa rotte, ed è bene che la parola torni nuovamente al campo, dato che dalle poltrone non arrivano messaggi di speranza, ma solo di egoismo e prevaricazione. Ecco che allora la musichetta della Champions League sembra essere un dolce richiamo a quella che è la sacralità dello sport: 22 uomini, un pallone e il gioco. Si vanno a sfidare Manchester City e Paris Saint Germain, da un lato, e dall’altro Real Madrid e Chelsea.
Analizziamo allora lo stato di forma delle squadre.
PSG
Sicuramente i parigini sono una squadra che fa paura, ormai matura che alterna un gioco estremamente offensivo a momenti di catenaccio cholista…anche se per il DNA dei giocatori difensivi, non riesce a tenere la porta salva da pericoli. L’arrivo di Pochettino ha dato consapevolezza e unità ad un gruppo che pareva fatto di singoli. Ora tutti concorrono ad un obiettivo e si aiutano in ogni posizione. Esploso definitivamente Paredes, il centrocampo e l’attacco lavorano in sinergia perfetta, sfruttando le idee di un Neymar sempre più al servizio del micidiale Mbappè. Le fatiche in campionato per poter vincere, non stanno togliendo energie alla compagine parigina, anzi la stanno caricando mentalmente. Non si eliminano Barcellona e Bayern Monaco se non si è centrato…e se la prossima vittima dovesse essere il City, nessuna squadra sarebbe mai arrivata in finale con un percorso tanto complesso. La storia ci dice che un anno di gavetta spesso basta (vedere il Liverpool) per poter primeggiare l’anno dopo. Siamo tutti consci che ad oggi il PSG sia la squadra da battere.
Passaggio turno: 55%
https://www.youtube.com/watch?v=A0xpCXYXT6k
MANCHESTER CITY
Guardiola da anni è considerato un maestro, ma dopo Barcellona, in Europa ha sempre fallito, andando ben al di sotto delle aspettative nonostante allenasse corazzate come Bayern e City. Al City si sente libero di esprimere il suo calcio, anche perché tutti sono dalla sua e questo lo si vede dalle prestazioni superlative in tutte le competizioni nazionali. Le difficoltà del Manchester sembrano essere più mentali che altro, infatti contro il Borussia, molto più modesto e disorganizzato, ha sofferto fino a che il gioiellino di casa non ha deciso di prendere per mano la squadra e issarla tra le prime quattro del continente. Foden, è lui l’uomo copertina, il calciatore che da mascotte è diventato il vero perno e risolutore di un gioco orizzontale e veloce in cui i trequartisti fanno le verticalizzazioni giuste per le punte. Questa con il Paris risulta una finale anticipata. Occhio ai 180’, possono essere funesti cali di concentrazione come lo furono con il Tottenham.
Passaggio turno: 45%
https://www.youtube.com/watch?v=yE82IzBJJ6o
CHELSEA
La squadra di Tuchel non ha avuto un cammino sin qui particolarmente complicato, ma ha avuto la forza di non sottovalutare gli avversari, come hanno fatto altre squadre, e con semplicità ed organizzazione è arrivata fin qui. Il mister sembra adatto ad una pizza prestigiosa e giovane come il Chelsea; da sempre alla ricerca di risultati mirabili, ma spesso vittima delle sue stelle. Non riuscire a comunicare con il proprio giocatori è un elemento spesso sottovalutato, ma Lampard, bandiera della squadra, aveva fallito, Tuchel ci sta riuscendo e la squadra sembra galvanizzata ed impossessata dal sacro fuoco del dio calcio. Kanté sta dimostrando sempre più di essere un fenomeno e gli altri compagni sono perfetti comprimari che concretizzano i palloni da lui recuperati. Il Real Madrid è il primo test probante per i Blues e se riusciranno nell’impresa, non ci sarà più un limite ai sogni di gloria.
Passaggio turno: 25%
REAL MADRID
Che dire dei Blancos, sono una squadra in rampa di lancio. Come ogni anno, arrivati ad aprile, i giocatori madridisti tirano fuori il meglio, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche fisico. Sembrano in stato di grazia ed inavvicinabili. Contro l’Atalanta ed il Liverpool è emerso un aspetto che mai prima si era visto: il Real è capace anche di adattarsi agli avversari per limitarli. Giocando in questo modo camaleontico, non danno punti di riferimento e possono far sbizzarrire l’estro dei vari Modric e Kroos, coadiuvati da una prima punta di livello assoluto come Benzema. Se anche Vinicius trova la continuità, forse il Real potrà andare a prendersi la sua ennesima Champions senza troppi patemi d’animo. Anche i subentranti danno il loro contributo, quindi, nonostante il Coronavirus e qualche acciacco di troppo, Zidane può dormire sogni sereni e puntare al suo habitat naturale, le finali. Una volta in finale, poi, tutto può succedere.
Passaggio turno: 75%
https://www.youtube.com/watch?v=PfSFO6a0WBk