Proviamo a limitare la diffusione virale dell’imbecillità spiegando per punti perché in Ungheria non c’è in atto alcun colpo di Stato… a costo di essere accusati di golpismo sovranista …
1) Come molti governi europei e occidentali, anche il governo Orbán ha attuato un ampliamento dei propri poteri per rendere efficaci le misure sanitarie, sociali, economiche e di ordine pubblico per combattere i rischi pandemia
2) La Costituzione ungherese prevede la promulgazione dello “stato di emergenza” (art. 53) in caso di guerra o di catastrofi naturali e industriali; ma non contempla le epidemie
3) Queste sono comprese solo all’interno di una Legge del 2011 sulla “Gestione delle catastrofi” che al paragrafo 44/c definisce il caso di “epidemie umane e animali che generano malattie di massa”
4) Quindi è evidente che le misure di emergenza anti-epidemiche non sono comprese nel rigido recinto della Costituzione ma solo in una legge aggiuntiva; e quindi ogni provvedimento preso, in teoria, esce fuori dal dettato costituzionale, pur rispettando la legge
5) Le misure prese di blocco della circolazione, divieto di attività pubbliche o chiusura esercizi commerciali, sono certo limitazioni di diritti fondamentali ma necessarie alla difesa della salute pubblica; esattamente come avviene nelle altre nazioni
6) Come ha scritto Csaba Tordai, uno dei maggiori costituzionalisti ungheresi: “In questo caso il governo ha fatto bene. Il rispetto della Costituzione non è fine a se stesso ma funzionale alla convivenza sociale e alla garanzia minima di sicurezza della vita e della proprietà”
7) La Legge sullo “stato di emergenza” è stata votata dal Parlamento ungherese a netta maggioranza. Il Parlamento non è stato esautorato di alcuna funzione. Tra l’altro nel periodo di emergenza il Parlamento non può essere sciolto neppure se in scadenza di mandato
8) L’introduzione di reati penali e amministrativi contro chi si rende colpevole di diffondere il contagio attraverso il non rispetto delle limitazioni imposte o delle quarantene, è in linea con le disposizioni attuate anche in Italia e in altre nazioni europee
9) Lo stato di emergenza prevede il completo funzionamento della Corte Costituzionale organo che ha il compito di valutare la legittimità di ogni atto legislativo del governo compresi i decreti di emergenza
10) L’accusa secondo cui Orbán avrebbe promulgato la legge “sine die” è senza senso perché ogni stato di emergenza termina quando l’emergenza finisce; e come può un governo sapere quando finirà un’epidemia?
11) Secondo la Costituzione i decreti di emergenza hanno validità 15 giorni a meno che l’Assemblea nazionale non autorizzi il governo a prorogarli (cosa fatta dal Parlamento ungherese in perfetto rispetto costituzionale)
In conclusione, il #Coronavirus è uno stress test per ogni democrazia di tipo occidentale. La sospensione di alcuni diritti fondamentali in difesa della salute pubblica e dell’ordine sociale avviene anche in Italia, Francia, Spagna, Germania, Usa…ma solo per l’Ungheria di Orbán si tirano fuori i fantasmi del “golpe” e il dito inquisitorio dei moralisti si alza ad indicare l’arrivo della dittatura. Chissà perché… (da un post social di Giampaolo Rossi)
Fanno gli indignati per Orban, ma quello che ha fatto Conte finora? A me ricorda Badoglio quando divenne capo del governo dopo l’arresto di Mussolini
Mi fa’piacere saper che G.Rossi sia ancora in giro..Da quando è entrato in RAI avevo una sensazione che si fosse chiuso in una solitudine mistica..Con tutto quel ben di dio che gira in rai e’ facile, specialmente per uno di destra a quanto pare!!Comunque sottoscrivo il suo pezzo,spero ne faccia altri..
Sto con Orban! Bravo!