A leggerlo con gli occhi miopi del presente, L’operaio di Ernst Jünger sembra la grandiosa metafora dell’avvento dei tecnici al potere. Anzi il Tecnico stesso sembra l’Operaio in loden, versione estrema della borghesia che si è fatta globale e immateriale come la finanza rispetto all’epoca dell’oro e del decoro.
Ma più in profondità, lo sguardo profetico di Jünger è rivolto a un’epoca planetaria dominata dalla tecnica, che ha un esito a sorpresa rispetto alle sue premesse: la tecnica «spiritualizza la terra». Dopo gli dei, dopo il monoteismo, verrà lo Spirito, signore dell’Età dell’acquario, che appare attraverso i sogni e agisce mediante la magia.
Lo spirito verrà tramite la tecnica, scrive Jünger, nel suo linguaggio oracolare, a volte allusivo, in alcuni tratti reticente, ed esoterico. Dopo la catastrofe e in fondo al tunnel del nichilismo il suo pensiero intuitivo scorge una luce inattesa. Non la luce di un nuovo umanesimo, come pensavano da differenti postazioni i suoi contemporanei Maritain e Gentile, Bloch e Sartre. Ma un disumanesimo integrale, una sorta di superamento dell’umano e non in una dimensione sovrumana, alla Nietzsche, ma compiutamente inumana, geologica e spirituale.
In questa chiave, l’Operaio è un nuovo titano, quasi una figura mitologica, della razza di Anteo, Atlante e Prometeo, che mobilita il mondo tramite la tecnica, che è il suo linguaggio. L’operaio di Jünger – o Milite del lavoro, come preferivano tradurre Delio Cantimori e anche Julius Evola – compie 80 anni e per l’occasione esce finalmente in Italia Maxima-Minima, un libro breve e intenso che fu la prosecuzione dell’opera jüngeriana del ’32 a 32 anni di distanza, nel 1964.
Quando dirigevo da ragazzo una casa editrice, negli anni Ottanta, tentai temerariamente di farlo tradurre in Italia; ma alla Buchmesse, la Fiera del libro di Francoforte, l’agente letterario di Klett Cotta, l’editore tedesco, mi disse che quest’opera era già opzionata in Italia. Ci sono voluti quasi trent’anni per vederla alla luce ora, a cura e con la postfazione di Alessandra Jadicicco.
Un’opera oracolare di minima loquacità e massima densità, in cui si avverte il respiro della grandezza, dove l’eco dell’Operaio si mescola all’eco dello Stato mondiale, Le forbici, Al muro del tempo e altre opere jüngeriane del suo personale «Nuovo Testamento», come egli stesso diceva.
La tesi metafisica è quella: dalla Macchina, per inattese vie, sorgerà lo Spirito; il Mito, il Gioco, la Geologia e l’Astrologia lo porteranno a compimento. Ma dalla Tecnica sorge anche il nemico: laddove il tecnico «conquisti il governo politico, se non dittatoriale, grava la peggiore delle minacce».
Il condensato deteriore della tecnica è l’automatismo, che è il peggiore degli autoritarismi, un dispotismo che uccide la libertà alla radice. E qui Ernst Jünger ritrova suo fratello Friedrich Georg che alla Perfezione della tecnica e all’avvento degli automi aveva dedicato un lucido saggio, degno del suo germano (tradotto in Italia dal Settimo Sigillo nel 2000).
La tesi metapolitica di Jünger è invece l’avvento auspicato dello Stato planetario, dopo l’unificazione del mondo compiuta dalla Tecnica, di cui scriveva negli stessi anni in Italia anche Ugo Spirito. Dopo la patria il mondo intero sarà amato come «Terra Natia». Destra e sinistra, rivoluzione e conservazione, sono per Jünger braccia di uno stesso corpo.
Ma il politico, rispetto a questi fenomeni grandiosi, è inadeguato, si occupa dell’ovvio dei popoli, si cura del successo e dell’attualità, non si sporge nell’avvenire e, a differenza dell’artista, non dispone di uno sguardo ulteriore. La miseria della politica propizia il dominio della tecnica (sembrano glosse al presente…). A rimorchio della politica va la giustizia che «segue la politica come gli avvoltoi le campagne degli eserciti». Dei, padri, autorità, eroi tramontano nell’era in cui la prosperità cresce con l’insicurezza.
Tocca all’outsider, che Jünger aveva battezzato già l’Anarca o il Ribelle, avvertire come un sismografo il tempo che verrà. «L’amarezza riguardo ai contemporanei è comprensibile in chi ha da dire cose immense». Pensieri lucidi e affilati come lame si susseguono nella prosa asciutta e ad alta temperatura di Jünger; a volte sfiorano la storia, i popoli, le culture, le razze.
Precorrendo o incrociando le tesi della Scuola di Francoforte e di Herbert Marcuse in particolare, Jünger nota che la nuova schiavitù e la nuova alienazione non si concentrano più nel tempo della produzione, ma nel tempo libero. La dipendenza si sposta dal lavoro al consumo. Jünger intuisce che la globalizzazione coinvolgerà non solo i popoli più avanzati, ma anche le società feudali e primitive, che rientreranno in pieno nel ciclo della tecnica: e ci pare di vedere le tigri asiatiche, la Cina, l’India e la Corea nel suo sguardo profetico.
Jünger critica la pur grandiosa morfologia della civiltà di Oswald Spengler e incontra invece il nichilismo attivo e poetico di Gottfried Benn e soprattutto il pensiero di Martin Heidegger, che a sua volta studia e fa studiare nei suoi seminari L’operaio e per altri sentieri raggiunge la stessa radura di Jüger, al di là dell’umano.
Ho letto in questi giorni, accanto a Jünger, gli appunti heideggeriani raccolti sotto il titolo La storia dell’Essere dove si respira in altre forme e linguaggi la stessa aria jüngeriana: il dominio planetario della tecnica, la rivoluzione conservatrice, il realismo eroico, il potere di cui i potenti sono esecutori e non dignitari, la guerra e la mobilitazione, la scomparsa dell’umano.
E affiora esplicito il nome di Jünger. Sullo sfondo, come un’allusione che vuol restare in ombra, la tragedia della Germania e dell’Europa. Quel che alla fine apre all’apocalittico Jünger uno spiraglio di luce nella notte è l’Amor fati, l’accettazione istintiva del destino.
«Tutto ciò che accade è adorabile» scrive Jünger citando Leon Bloy. E una leggera euforia attraversa il paesaggio catastrofico, quasi una musica sorgiva tra le rovine e gli automi. MV, Il Giornale 2 aprile 2012
È un bell’atto di fede: ‘Dalle rovine della Tecnica rinascerà l’età dello spirito’. Sarà, ma sinceramente non vedo come.
Non c’è alcun precedente storico…
Non c’è alcun precedente storico perchè mai nella storia conosciuta(che in verità è poca cosa) si è verificata un’anomalia come quella in cui viviamo oggi, ovvero una società tecnocratica “sviluppata” solo dal punto di vista materiale e quantitativo a discapito di ogni altro tipo di sviluppo umano qualitativo… Quindi anche la soluzione non avrà precedenti storici, forse non sarà quella prospettata da Junger, però come non riconoscere nelle sue parole, col senno di poi ed in rapporto alla situazione che viviamo, almeno una parziale oggettiva realtà?
Stefano,
se certi ” Destri ” auto-conservatori de “se stessi”, e sostenitori del modello occidentale come il migliore dei mondi possibili, si fossero letti appena appena il carteggio tra Junger ed Heidegger ” Oltre la linea ” ( Ed. Adhelphi) qualche paginetta del “Trattato del Ribelle” (.. testi che loro definiscono cinicamente di divagazione letteraria … ), magari avrebbero provato a capire cosa significa Stato Totalitario Planetario, magari avrebbero acuito una certa sensibilità e facoltà di critica verso il loro migliore dei mondi possibili, magari avrebbero abbandonato i loro atti di fede assoluta in quell’idolo che Leopardi chiamava ” le magnifiche sorti e progressive”…. ma tantè …
E’ perfettamente inutile, perchè neanche nei giorni in cui il loro migliore dei mondi possibili tramonta miseramente annichilito ” dal Nulla ” riescono a staccarsi dai loro Atto di Fede …. Come scrisse in giorni non sospetti il laico Massimo Fini …. LA RAGIONE HA SEMPRE TORTO ….
Tutto ciò che accade sarà stato adorabile ( al netto dei lutti) se saremo pronti a costruire un domani alternativo. Futuro che vorrebbe una progettazione, una visione d’insieme ed una organizzazione per potere essere costruito. Altrimenti sarà solo un futuro da incubo con devastazione sociale, negazione di ogni più banale libertà individuale con varie motivazioni Chi ha in mano la situazione si sta già in preparando( vedi le parole del Comandante Alfa)
Tra l’altro le prime vittime saremmo sicuramente ” noi”
Poi che sia questo il collasso definitivo di un certa sistema economico al momento non è dato di sapere.
Il non trovarsi pronti per offrire altro , però , sarà solo colpa nostra
X Valter Ameglio
infatti, “Chi” ha in mano la situazione si sta già preparando da tempo ….. e questo non è certo il collasso del Mondialismo, ma casoamai un suo processo di accelerazione/ristrutturazione: il COV-19 è solo un ” di cui” … e ci rimetteremo Noi ancora una volta ….
Noi, i poveri idioti cospirazionisti ….
Concordo con Vendetta. rimarco soltanto come Veneziani sia solo un mediocre rimasticatore di concetti altrui.Il Potere userà questa vicenda a suo vantaggio (sempre che non ne sia direttamente responsabile).
Comunque Veneziani nel 1986 ha scritto un discreto libro ( forse uno dei suoi libri miglIori … ) dal titolo Processo all”Occidente. Ovviamente doveva la sua acuta analisi dall” opera di Augusto del Noce che sosteneva che l’unica incarnazione del totalitarsimo marxista era per l’appunto nel modelli dell”Occidente neocaoitalista. ..
Ho anche organizzato la presentazione del libro in una bellissima piazza medievale a Viterbo.
Ancora nessuno dei cosiddetti intellettuali organici era rimasto ‘infettato’ dalla controrivoluzione ideologica ed antropologica iniziata già dal 1992 ( quindi ben prima di Fiuggi )…
Rimane tuttavia una delle menti più lucide ed anche un ottimo scrittore sul piano letterario. ..dare sempre a Cesare quel che è di Cesare ….
Stefano. Sarà, ma Jünger non mi pare un Nostradamus che ci azzecca sempre ed i segnali per il futuro, qualunque esso sia, mi paiono più inquietanti che positivi. I Conte,i Di Maio, gli Zingaretti ecc. governeranno in tutto e per tutto i nostri destini? Mamma mia!!! Comunque mi fermerei con ‘spirito’, ‘riscoperte’, ‘tradizione’ ed altre parole che di fronte ai numeri della pandemia – ed a quelli molto più gravi che potrebbero arrivare tra breve – mi sembrano per lo più gratuite, vuote, condimentate con un lessico apocalittico da spedirti… al bagno di colpo, previo scongiuri dozzinali! Da quello che sento in giro: se dio c’è è cattivo o distratto o incapace, se non c’è meglio affidarsi alle piccole, effimere, transitorie verità della scienza…Saluti ed auguri!
Stefano: “una società tecnocratica sviluppata solo dal punto di vista materiale e quantitativo a discapito di ogni altro tipo di sviluppo umano qualitativo”. Oddio, se penso anche solo ad inizio ‘900 – se non hai come riferimento il passato che cosa mai potrai immaginare per il futuro? -non mi pare che complessivamente quel mondo fosse preferibile a quello odierno, con tutti i suoi difetti. Umberto I assassinato a Monza, la sfida anarchica, la repressione indiscriminata, la Corte che chiede al ‘castrato’ Moreschi (c’erano ancora 6 o 7 castrati nel coro della Cappella Sistina) di cantare durante l’ufficio funebre, percentuale analfabeti ben superiore al 50%, bambini spesso denutriti, picchiati, sfruttati, mandati a lavorare ai 7 anni, uno Stato iniquo che non ti dava quasi nulla (i 3 anni delle elementari e nel meridione solo quasi per i maschietti), ma ti mandava a morire in inutili ed incomprensibili guerre, dopo servizi di leva lunghi ed avvilenti; ignoranza, superstizione, sporcizia ovunque. Venti milioni di connazionali devono emigrare tra 1870 e 1914. Le donne di modesta condizione mandate a servizio in case dove avevano liberi giovedì e domenica pomeriggio, non sempre, e spesso erano schiaffeggiate dalle ‘signore’, umiliate, palpeggiate a piacimento dai maschi di casa; figli e figlie di contadini mandati sovente in seminari e conventi per assicurare loro un minimo di benessere materiale.. E potrei continuare per mezz’ora… Benvenuta tecnocrazia, con lo spirito e la tradizione non riempi la pancia…se non sei un anacoreta, un mistico…
Bhe’ che ci sia in giro un ‘funesto demiurgo’ molro dispettoso e poco incline alla misericordia, lo dice Cioran da tempi non sospetti… Tuttavia fai bene a scrivere ‘scienza ‘ in minuscolo visto che a parte piccole, effimere, transitorie , minuscole verità la tua cara modernita’ ultimamente ci ha saputo offrirci ben poco al Funesto Demiurgo ..
Magari la ‘ Scienza ‘ con la S maiuscola, è anche altro …
Anche dio lo scrivo in minuscolo, a meno di una precisa identificazione con un credo. Il limite degli Jünger è proprio questo, pensare di recuperare senza dio una ‘dimensione spirituale’, prolegomana al ‘disumanesimo integrale, una sorta di superamento dell’umano e non in una dimensione sovrumana, alla Nietzsche, ma compiutamente inumana, geologica e spirituale’. Io non amo molto Jünger, il suo mi sembra un delirio da LSD, ma transeamus… Per me è paccottiglia ostrogota, non a caso prodotta da un uomo attraversato da profonde contraddizioni, cattiva letteratura fanta-qualcosa, neanche materiale utilizzabile in politica o metapolitica… Con Del Noce conversai oltre 40 anni fa una notte, in casa di un’amica romana sul lungotevere romano, e mi parve ovviamente un eccellente e colto intellettuale, perso dietro fantasie da filosofo cattedratico… pure le sue inutilizzabili in politica. A questo punto 100 volte meglio un Calenda…
Cioran in fondo è come Ceronetti. Lo leggi non per apprendere verità, ma per baloccarti con sontuosi drappeggi politicamente scorretti, radicali ed apocalittici..
…toni millenaristici, virtuosismi eruditi, paradossi. Per me l’ultimo che ha scritto cose interessanti (altrettanto inutilizzabili in politica) è stato Nietzsche. Gli epigoni e rimasticatori ben poco hanno aggiunto negli ultimi 130 anni…
Junger, Cioran, Augusto del Noce, Nietzsche e quindi anche Pound , De Benoist ecc. ecc. tutta letteratura e poesia impolitica di evasione … come appunto dicevo …
Perchè “a destra” da Gasparri e Fini a Tatarella e questo che hanno sempre creduto. NOn cito Berlusconi perchè temo che alcuni di quei nomi nemmeno li conosca, figuriamoci un Salvini o i sovranisti ” de noartri ” …
E si’ si’ meglio Calenda ed Umberto I , il ” testimonial ” di Bava Beccaris ….
una buona serata
Concordo con tutto Catilina, che cosa dire, vedo molti anche dei nostri che credono che questa situazione sia un uscita dal globalismo, una crisi della “società aperta”, certo in parte lo è da un punto di vista “oltre la linea”(fondamentale), ma non si capisce che tutto ciò come hai perfettamente sintetizzato “non è certo il collasso del Mondialismo, ma casoamai un suo processo di accelerazione/ristrutturazione: il COV-19 è solo un ” di cui” … Perfetto, è esattamente questo, un riposizionamento proprio per evitare il collasso, una ristrutturazione “autoritaria” della post-modernità, un ulteriore passaggio che quelli che si erano preparati da tempo ci avevano già anticipato in più di un occasione per chi fosse stato attento a leggere tra le righe,ci avviciniamo alla “parodia universale”, alla contraffazione dell’idea di Imperium, il “regno della quantità” all’apice della sua realizzazione e la landa dell’Occaso che già da tempo ha abbandonato “le magnifiche sorti e progressive” mostra sempre di più il suo volto, anche per chi ancora si ostina a non voler guardare l’abisso del nichilismo,”Il deserto cresce: guai a chi cela deserti dentro dentro di sè!”… “La terra allora sarà diventata piccola e su di essa saltellerà
l’ultimo uomo, quegli che tutto rimpicciolisce. La sua genia è indistruttibile, come la pulce di terra; l’ultimo uomo campa più a lungo di tutti.
“Noi abbiamo inventato la felicità” — dicono gli ultimi uomini, e strizzano l’occhio.
Essi hanno lasciato le contrade dove la vita era dura: giacché si ha bisogno di calore…” Ahimè, io ho conosciuto persone nobili che hanno perduto la loro speranza più elevata. E da allora calunniano tutte le speranze elevate. Da allora vivono sfrontatamente di brevi piaceri, e non riescono più a porsi neppure mete effimere. “Lo spirito è anche voluttà” – così hanno detto. Perciò hanno spezzato le ali al loro spirito: che ora striscia per terra e contamina ciò che rode. Un tempo pensarono di diventare eroi: oggi sono dei dissoluti. Davanti all’eroe provano rimorso e orrore. Ma, in nome del mio amore e della mia speranza, ti scongiuro: non buttar via l’eroe che è nella tua anima! Mantieni sacra la tua speranza più elevata!”.
Intanto una segnalazione, il sempre ottimo Daniele Perra su Eurasia: https://www.eurasia-rivista.com/lapproccio-confuciano-al-covid-19/
Ed in più aggiungo anche una rilessione di Dugin che ho letto proprio ora e che completa perfettamente il discorso che stiamo facendo: http://www.accademianuovaitalia.it/index.php/cultura-e-filosofia/filosofia/8619-dugin-l-ordine-post-globale
X Catilina: carissimo un altro stimolo di riflessione che ti propongo e che secondo me coglie in pieno, sentivo Andrea Marcigliano(Il nodo di Gordio) che intervistato dai tipi di Raido(Azione Tradizionale) parlava di questo stato di cose come dell’ennesimo “Golpe Bianco”… Io sono daccordissimo con lui ed è proprio quello che cercavo di dire pur non riuscendo a cogliere sinteticamente questo concetto così palese, vorrei sapere cosa ne pensi in proposito?
Be siamo messi male allora in Italia. Se una potenziale nuova classe dirigente la dobbiamo cooptare tra le forze armate ripeteremo i più triti stereotipi al confine tra il cinema ( Vogliamo i colonnelli) e la più triste realtà golpista con decenni di ritardo.
Per quanto riguarda l’ autarchia non penso possa essere realizzabile in tempi ragionevolmente logici . Pensiamo solo al fatto, tanto per restare in ambito sanitario ( uno dei campi della guerra assimetrica) che la Cina grazie all’ingordigia delle multinazionali farmaceutiche ha oramai in mano la quasi totalità della produzione di tutti i principi attivi e degli eccipienti . I cinesi hanno accettato di produrre la corda in nome e per conto del capitalismo ” occidentale” ma nel frattempo ha imparato anche a produrre il sapone per mettercela al collo
Rimane, pertanto, un grave deficit di preparazione politica di una eventuale nuova classe dirigente ( possibilmente senza stellette)
Nel frattempo le solite 20 30 major, dopo avere comprato, per pochi spicci tutto il meglio della economia italiana, potranno , come già stanno facendo , continuare a condizionare la politica ( come per es quella della Casa Bianca). La Russia con i prezzi ai minimi del petrolio non può pensare di alzare più di tanto la testa. La Cina se è vero l’assioma che chi domina il mare domina è ancora parecchio indietro prima di potere avere una flotta nel mare dei caraibi. Di immediato vedo solo lacrime e sangue per la moltitudine e stratosferici guadagni per pochi.
Così en passant..
X Stefano : ho ascoltato l’intervista ad Andrea Marcigliano e le analisi sono molto simili a quanto sostenute da G.Adinolfi su Kultureuropa. Leggiti anche per dare un colpo al cerchio ed una alla botte l’ultimo intervento di F.Donazzani.
Il Golpe Bianco è iniziato e stanno già tirando le fila del prossimo processo di mon- dializzazione forzata ….
I militari bianchi ‘di vogliamo i Colonelli’ come i Golpe bianchi , come i partigiani bianchi ecc ecc li dobbiamo tenere come temiamo da sempre gli utili idiote a servizio di cause conto terzi … mi devo ricordare il nome di un militare che in Italia abbia mai fatto veramente gli interessi della Nazione …
Più che Golpe Bianco direi pesca delle occasioni. Conte & soci stanno miseramente cercando di sfruttare la situazione per recuperare consenso ; alla stessa maniera dall’altra parte Salvin e, Meloni e compagnia cantante fanno bordello per lo steso motivo. Una classe dirigente da terzo mondo con quel mentecatto di Fontana che emana ordinanze che ‘dovrebbero’ avere la preminenza sui decreti del governo nazionale. In un paese serio un individuo del genere verrebbe rimandato a fare il barbone.Adinolfi ho smesso di seguirlo da quando dieci anni fa esaltava il Berluska (fuggiasco a Nizza, mentre i suoi coetanei in Lombardia muoiono come mosche ) come novello Napoleone.
Anzi siamo all’assurdo che la regione di centrodestra per eccellenza, governata ininterrottamente dal 1995 ,deve ricorrere all’aiuto di medici Cubani e Venezuelani (due paesi del terzo mondo detto col massimo rispetto possibile), in quanto ha la sanità (materia di competenza regionale) al collasso. Si parla di ‘Golpe bianco’ (che esiste solo nella fantasia); sarebbe meglio che si analizzasse il fallimento di una banda di ladroni (Formigoni , Compagnia delle opere , legaioli, missini ) che hanno arricchito i soliti noti , pseudoimprenditori che senza i soldi pubblici morirebbero di fame. Qualcuno mi deve spiegare perchè i cittadini lombardi coi soldi pubblici devono finanziare strutture private.Il ‘Celeste’ si è fatto 5 mesi di carcere ,difeso a spada tratta a chi gode se centinaia di disgraziati in carcere per reati spesso di poco conto , contraggono il coronavirus.
I cattivi Cubani/Venezuelani “comunisti” del terzo mondo che hanno mandato in aiuto i loro medici nella progredita e avanzata Lombardia …
Effettivamente c’è da riflettere su questa contraddizione soprattutto ” da destra ” ….
Vero anche la considerazione sul tema delle carceri; anche qui la solita destra ” questurina , baronale e da cortile inveisce nervosamente “, perchè e sempre e perennemente in campagna elettorale … ;
la destra radicale ( … quella inesistente sul piano elettorale, laddove c’è tutto da perdere … ) su questo tema dell’indulto, sembra essere piu’ vicina alla posizione dei radicali …
Paradossi di questi tempi …
http://www.fascinazione.info/2020/03/colosimo-meloni-e-salvini-non-fate.html
Grazie Catilina, ho ascoltato i podcast di Adinolfi su KulturaEuropa e avevo già letto gli ultimi articoli di Dezzani(immagino a lui ti riferissi), le analisi convergono anche se da punti di vista un pò diversi soprattutto in merito all’azione delle potenze terrestri, evidentemente non è casuale che mentre qualcuno ci vedrebbe volentieri al collasso(USA e i vari asset atlantici in Europa) gli “stati canaglia” ci tendono una mano(di certo non per carità cristiana), la Cina e Russia ci mandano mezzi e risorse, Cuba e Venezuela qualche medico(ricordo che la sanità cubana è universalmente riconosciuta fra le migliori), insomma ci provano a salvarci ed evitare lo “scenario siriano” come lo chiama Dezzani… Piccola nota sulle carceri, da sempre la “destra radicale” è vicina alle posizioni libertarie su questo tema, forse perchè sappiamo cosa significa, forse perchè la nostra Idea non è quella dell’ordine poliziesco e questurino, ma di un Ordine di ben altro tipo, forse perchè la società panoptica del “sorvegliare e punire” di cui ci ha parlato Foucault ci fa schifo, forse perchè abbiamo in mente modelli di società che hanno una visione della “pena” totalmente diversa da quella moderna, perchè la cultura giustizialista e manettara io ho sempre creduto che non ci riguardi etc etc Perchè bisogna chiedersi sempre se esiste, come si è chiesto Rainaldo Graziani, “un diritto dell’uomo a non compiere reati”(vedi: Rainaldo Graziani da Meridiano Zero al Soggetto Radicale da Evola a Dugin-“Il diritto dell’uomo a non compiere reati” ed episodio successivo:”contro il carcere”)…
Stefano. La sanità cubana è solo un mito castrista duro a morire. Che se li tengano i loro medici, i cubani: in generale non valgon purtroppo nulla. Qui, dove vivo, da anni erano in attività oculisti cubani, nel cuadro delle solidarietà internazionali sinistrorse. Quando i medici locali, docenti universitari, dopo molto tempo han potuto procedere ad un accertamento delle loro capacità, è emerso che erano tutti assai al di sotto del minimo necessario per esercitare…
Stati canaglia: in primo luogo la Cina, poi la Russia…
… Medici venezuelani: chi è in vena di battute di cattivo gusto?
I comunisti, da ovunque vengano, non servon neppure per far sapone…
Nessuna regione al mondo può fronteggiare un’emergenza come l’attuale in Lombardia. Non si tratta di colore politico. La Lombardia ha il migliore sistema sanitario d’Italia. Ma non si possono avere posti in Terapia Intensiva per 20 o 30 volte la media… Nessuno al mondo li ha…Non fate pseudo-propaganda idiota…
Felice almeno loro per quanto ti facciano schifo ci stanno dando il loro aiuto pur se non disinteressato è ovvio e normale, quelli invece che piacciono a te non solo se ne fregano allegramente ma sono li pronti come avvoltoi a saltare sui nostri resti, e magari ci fregano anche le mascherine giusto per… La propaganda la fanno quelli che continuano a dire che abbiamo “il miglior sistema sanitario del mondo” e poi si devono attaccare ai medici “comunisti” di Cuba e Venezuela, non mi pare che abbiano fatto gli schizzinosi… Ovviamente oltre alle cose giuste già dette da Gallarò bisognerebbe anche parlare di tutta la classe pseudo-dirigente che ha regalato soldi all’UE e austerità all’Italia con quasi 40mld di tagli alla sanità, gli stessi che che oggi invocano il MES per consegnare direttamente il paese agli avvoltoi di cui sopra, mentre la Germania si stampa 550 mld così come bruscolini e l’Inghilterra assicura l’80% dei salari ai lavoratori… da destra a sinistra tutti sono colpevoli…
La solita vocazione vittimistica…
Da anni tutte le Regioni del Sud, tutte, mandano pazienti agli ospedali lombardi. Perchè?
Magari avessimo un sistema sanitario, il problema è che abbiamo 22 sistemi sanitari diversi, grazie alla modifica dell’articolo V della Costituzione fatta dalla sinistra nel 2001.
Non è necessario avere un elefantiaco sistema sanitario pubblico, ovviamente inefficiente come tutto ciò che qui – non nella Prussia del 1910 – è statale, infeudato ai batteri resistenti della politicuzza, bensì avere una Sanità che funzioni. Una concetto diverso.
Felice non è assolutamente vittimismo ma l’esatto contrario, la denuncia di una classe dirigente stupida e servile e di un popolo non in grado di alzare la testa, come diceva Mussolini : “Come si fa a non diventare padroni di un paese di servitori?”
Felice il sistema sanitario pubblico, seppur rimaneggiato come abbiamo detto è ciò che ci sta salvando, vedrai in USA la fine che faranno e che già hanno fatto(visto i morti già fatti ma semplicemente classificati con normale influenza) i poveracci americani che non possono permettersi le cure… Vaneggi se pensi che una sanità privatizzata possa essere migliore…
Werner accusare la sinistra è ridicolo, c’era la Lega che minacciava la secessione. Un po’ di serietà.
Il nostro sistema sanitario pubblico da troppo tempo, oltre 30 anni, forse, è stato ‘trasferito’ ai “Vous cumprà”, oggi ai Rom e ‘risorse’ varie. Se vuoi assistenza, analisi, strutture ospedaliere decenti ecc. te le paghi o con una buona assicurazione! Non sognamo quello che non esiste più, come la scuola elementare pubblica, oggi ‘deposito’ di figli di migranti…
Mussolini forse diceva. Ma Hitler con i tedeschi che cosa faceva? Forse pure loro erano pervasi da cupidigia di obbedienza cieca? Anzi loro sì, noi relativamente, perchè nel 1943 nessuno ha poi mosso un dito… Anzi spesso ha festeggiato in piazza…
@Gallarò
Il governo che fece la modifica del titolo V costituzionale fu quello di sinistra, se non erro D’Alema nel 2000, ma indubbiamente il provvedimento passò anche grazie ai voti favorevoli della Lega bossiana, che era forza d’opposizione e che non aveva neppure i numeri in parlamento come ce li ha oggi con la guida di Salvini.