Non vollero chiudere le frontiere fra l’Italia e il resto del mondo, perché il mondo è di tutti. Ora anche per spostarci da un paese all’altro dobbiamo portare la giustificazione, mentre anche paesi del terzo mondo negano l’ingresso agli italiani. Avevano paura che la gente non andasse più nei ristoranti cinesi, e ora tutti i locali sono deserti e dopo le sei vige il coprifuoco. Vollero abolire le dogane, e ora manca poco che ripristinino la cinta del dazio. Temevano che l’epidemia con gli occhi a mandorla e le ali di pipistrello provocasse un’ondata di xenofobia, e ora abbiamo la pandemia. Accusarono chi invitava alla prudenza dinanzi al virus di allarmismo o peggio di fascio-leghismo, e invitarono la gente a visitare i musei e a officiare il rito dell’happy hour, sostitutivo delle antiche processioni. E ora per impedire un’ulteriore diffusione del contagio sono costretti a consegnarci in casa e ad abolire la stretta di mano, come aveva fatto più di ottant’anni fa un certo Starace. Per rassicurare il volgo lasciarono capire che il Coronavirus non era preoccupante, perché colpiva soprattutto gli anziani; ma poi, dovendo chiudere le scuole, sono stati costretti a delegare proprio ai nonni, più a rischio contagio, la cura dei bambini. Non vollero mettere in quarantena chi veniva dalla Cina. Ora sono costretti a mettere in quarantena un’intera nazione.
In Italia nel corso degli ultimi giorni ci sono stati molti, troppi funerali. Ma, quando l’epidemia sarà finita, dopo avere rispettosamente e rigorosamente osservato le norme per la prevenzione del contagio, speriamo di poterne celebrare un altro: quello della dittatura del politicamente corretto e di un’idea distorta della globalizzazione.
“Con il coronavirus svanirà il “politicamente corretto” e l’ideologia globalista”? Non cedo proprio! Semmai il titolo di un articolo, dominio della redazione, non dovrebbe distorcere il pensiero dell’autore. Che non è assertivo, ma dubbioso o al massimo speranzoso, mi pare…
non credo…
Magari arriverà un altro Virus che sterminerà ” I cani Capitalisti” ( … così li chiamava Yukio Mishima nel suo meraviglioso romanzo “Il Padiglione d’oro” ) Capitalisti che sono il vero Virus “senza corona” del Mondialismo e della Globalizzazione, e questo Virus è veramente letale , per quello che provoca in tutti i sensi …
CATILINA. SEI NOIOSO NEL TUO STERILE ESTREMISMO VERBALE, DA COLLEONI DELLA TASTIERA (TERRIBILISSIMO COME QUELLO DEL VERROCCHIO…). IN REALTÀ DA FRUSTRATO ORMAI CRONICO!
PECCATO, SEI UNA PERSONA CERTO COLTA, RIMASTA INTRUPPATA NELLA DERIVA DEL PENSIERO DI UNA ‘DESTRA’ CHE NEGLI ANNI ’70 VOLEVA IMITARE IL TERRORISMO ROSSO, LA LOTTA ARMATA, E CHE IN REALTÀ FUNGEVA DA MANOVALANZA DEI SERVIZI O DA ZONA CONTIGUA ALLA CRIMINALITÀ COMUNE… AUGURI!
La globalizzazione non è solo economica , è soprattutto culturale : oggi è normale tramite i social avere amici in qualsiasi parte del mondo , fidanzarsi con un iraniano o con un siriano. Anche se si fermasse la globalizzazione economica, quella culturale continuerebbe; i cantanti preferiti dei giovani sono i rapper, si tifa per il Real Madrid o per il Manchester united , si parla solo tramite whattsapp o facebook.
Maglio rassegnarci. Peggio sarebbe tornare alle caverne!
@Guidobono
La globalizzazione culturale é senz’altro peggiore di quella economica, perché distrugge identità, tradizioni e specificità dei popoli del mondo. Anche se a dire il vero, da questo punto di vista, la cosa é più accentuata da noi in Occidente. Tu che sei un liberale – che stranamente ha fatto parte del MSI – sostieni convintamente che indietro non si torna, io da conservatore sostengo invece che un parziale ritorno indietro per costruire un futuro migliore é necessario.
Guitto-bono In-felice tranquillizzati non scrivere in maiuscolo che ti saltano le coronarie senza alcun virus …
Magari ci fossero oggi la basi militanti degli anni 70′ a destra e a sinistra …
Per “i servizi” occidentali hanno lavorato i tuoi amici massoni destri-nazionali anticomunisti per conto terzi ( Inglesi, Israeliani e Cia )….
Oddio, se leggi d esempio ‘Fascisterie’ di Tassinari, di sinistra ma scrupoloso, leggi altre cose…
Werner. Io ho frequentato ambienti del MSI quando ero delusissimo della deriva di Bignardi del PLI, apertamente a favore dell’apertura del governo a sinistra. Quando l’estrema sinistra, e non a parole, a Torino, ci considerava tutti ‘fascisti’ indistintamente… Naturalmente ‘fascista’ non sono stato mai, e non per opportunismo, piuttosto anti-antifascista alla Longanesi e rispettando, ovviamente, le scelte dei miei parenti perseguitati nel ’45. Sono stato per anni uno studioso dell’Illuminismo, non di Evola… Avevo simpatia per la linea di Almirante, di Destra Nazionale, europeista, atlantica per ovvia necessità, conservatrice e liberale, presto tramontata. Certo con quell’altra ‘destra radicale’ di parecchi militanti, cosiddetta sociale, talora ‘armata’e terrorista, pseudorivoluzionaria, nazistoide, fasciobolscevica, strasseriana ecc. non ho mai avuto nulla a che vedere. Faceva solo il gioco del Viminale e delle sinistre, pensavo allora e continuo a pensarlo. Allora non si parlava di ‘globalizzazione’, credo, ma noi, nati sul finire della prima metà del secolo scorso, avevamo una gran voglia di conoscere il mondo, d’imitarne le cose buone. Insomma quell’Italia ci stava stretta e sognavamo con ‘ampliarla’, non certo con il Kaláshnikov, ma a colpi d’Europa Occidentale…
@Guidobono
In effetti il PLI con Malagodi fu più “a destra”, marcatamente liberista in economia, e non a caso fu all’opposizione non appena il PSI divenne partito di governo con la DC. Ma ancor più che Bignardi, fu Zanone a condurre il PLI verso la sinistra, non a caso il medesimo prima di morire quattro anni fa, fece parte del PD e di ApI, il movimento di Rutelli.
Ma come ti eri infilato descrivendo il piacere di aver cantato Cara al Sol col braccio teso dinnanzi a Franco,ed ora dici di essere untidestrasociale,che era la linea Almirantiana..Sei proprio un quaquaraquà miserando.Stai prendendo tutti per i fondelli con le tue astrusità,
Ma chi è questo provocatore? Ma chi lo conosce? Ma che cosa vuole? Io andavo dove volevo, con chi volevo, mica avevo pronunciato voti. Certi piaceri non hanno neppure collocazione politica precisa e fanno parte del mio vissuto, come quando andai a conoscere donna Rachele a 18 anni ecc. ecc.
Werner. Ed il MSI ti dava il gusto (o l’illusione) di essere contemporaneamente l’ordine e la trasgressione…