Affrontare il tema del simbolo è un atto impegnativo e rischioso al tempo stesso, soprattutto per l’approccio differente che può essere assunto. La soluzione migliore è rifarsi sempre al metodo tradizionale visto che il Mito, il Rito e il Simbolo costituiscono la base della Tradizione ma esistono altri percorsi. Uno di questi è l’approccio junghiano, preso in esame e tradotto in realtà nell’opera Il libro dei simboli. Riflessioni sulle immagini archetipiche, edito da Taschen in una delle sue prestigiose collane. L’opera ha richiesto tredici anni per essere completata e analizza una serie di immagini rappresentative che provengono da tutto il mondo e da varie epoche storiche. Sono oltre ottocento e arricchiscono il libro e sono strettamente legate ai testi, oltre trecentocinquanta, che esaminano la storia e il retroterra interpretativo e psicologico di ogni immagine e al suo intimo significato. Vengono presi in considerazione più aspetti del simbolo che interpreta i saperi delle civiltà antiche e non solo. Ogni saggio viene arricchito con una biografia di riferimento che consente di risalire a studi più estesi e specialistici.
I temi
Sono scelti temi dove vengono individuati simboli analizzati dagli specialisti. Si parte dal tema della creazione del cosmo, la cosmogonia, quindi, la ricerca si dipana attraverso i simboli dell’acqua, aria, fuoco e terra. All’interno di ognuno di questi quattro capitoli si affrontano, fra gli altri, la stella, il sole, l’uovo, la cometa, l’oceano, il fiume, il lago, l’aria, il cielo, la tempesta, il fulmine, l’alba il fuoco, il solstizio, la notte, la pietra, la montagna, il deserto, la spiaggia.
A seguire, viene preso in esame il mondo vegetale con i suoi simboli. Dall’albero alle piante e ai fiori magici. Per passare poi al capitolo relativo al mondo animale e ai suoi simboli: dalle creature primordiali a quelle acquatiche, dagli insetti agli uccelli, dagli animali selvatici a quelli domestici. Viene affrontato il mondo umano: il corpo umano, il movimento e l’espressione, il lavoro e la società fino all’analisi di utensili e oggetti. Poi l’analisi dell’espressione, del movimento, del colore, del suono. Fino ad arrivare al mondo spirituale: gli esseri mitici, i rituali, la malattia e la morte e l’anima e la psiche.
Il simbolismo
In quest’opera il concetto del simbolismo è esteso e riveste un’accezione non del tutto tradizionale. Il senso profondo dei simboli, dei segni o delle immagini che trasmettono un significato non sempre facile da leggere e comunque profondo, può essere spiegato con un brano di Meister Eckart: “Quando l’anima desidera sperimentare qualcosa, proietta davanti a sé un’immagine dell’esperienza per poi entrare dentro di essa”.
L’immagine, quindi, come una soglia, oltrepassata la quale, si possono raggiungere altri livelli di conoscenza o di senso. Come spiega nella prefazione Ami Ronnberg, responsabile editoriale, “Ci concentriamo su un’immagine precisa che collega il simbolo a un’esperienza altrettanto precisa e, che allo stesso tempo, se la scelta è stata appropriata, è in grado di evocare il suo fondo archetipico. Quando non siamo riusciti a trovare l’immagine giusta – sottolinea Ronnberg – abbiamo rinunciato a un dato simbolo; in caso contrario, siamo stati gratificati da un senso di gioiosa scoperta, come quando aprendo una porta si svela un luogo incantevole e segreto”. Curatrice del libro con l’aiuto di altri specialisti, questo gruppo di studio si è definito “Archivio per la ricerca nel simbolismo archetipico”.
*Aras, Il libro dei simboli, Taschen ed. pagg. 807, euro 30,00