Canelo Alvarez aveva dichiarato prima del match di essere lì per scrivere la storia, e così è stato: sabato notte alla MGM arena di Las Vegas è diventato il primo pugile a detenere contemporaneamente tre titoli mondiali in tre diverse categorie di peso (medi, super medi e mediomassimi). La furia rossa ha però dovuto faticare non poco per strappare la cintura WBO al più esperto russo Sergiey “Krusher” Kovalev, non certo l’ultimo arrivato e con un record di trentaquattro vittorie di cui ventinove per KO e sole tre sconfitte.
Consapevole del maggiore allungo, il russo ha improntato la sua strategia sul mantenere a distanza la potenza dei colpi di Canelo, scagliando una serie infinita di jab e diretti destri. Nei primi round il game plan di Kovalev sembrava dare i suoi frutti, costringendo Alvarez ad una serratissima guardia alta; ma al passare delle riprese e con l’aumentare della stanchezza è venuta pian piano fuori la migliore forma atletica del messicano. Kovalev ha infatti iniziato ad incassare autentiche bordate di combinazioni di ganci a due mani da parte del Canelo che all’undicesima ripresa, fintando un colpo al corpo, trovava scoperto il volto del russo con un gancio sinistro e chiudeva la pratica con il destro che ha messo definitivamente KO l’avversario.
Fuori dal ring ora scalpita un altro pugile dell’est, il kazako Golovnkin, voglioso di rivincita contro il messicano che l’aveva in precedenza spogliato delle cinture mondiali e della fama di dominatore indiscusso dei pesi medi. La scelta è ora nelle mani di pietra di Canelo che potrà chiudere la trilogia con GGG o affermarsi nella categoria dei mediomassimi difendendo il titolo appena fatto suo.