Un fiore per Anna Mattei. Era la mamma di Stefano e Virgilio e la consideravamo un po’ la mamma di tutti noi. L’orrore del rogo di Primavalle l’aveva segnata ma non l’aveva vinta: indomita aveva cresciuto gli altri figli insieme a suo marito Mario con valori sani e patriottici, e non aveva mai perso la speranza di fare piena luce su una delle vergogne dell’Italia repubblicana.
Lascia la vita terrena per diventare una icona della ricerca di verità, unico antidoto contro i veleni che risvegliano il furore di un’eterna guerra civile.
«Virgilio e Stefano Mattei. Voi siete la Roma a noi più cara – disse Giorgio Almirante il 19 aprile 1973, giorno dei funerali – la Roma umile e alta, la Roma proletaria e nazionale delle borgate; delle dolci borgate romane che si aggrappano alla città sacra e imperiale come tu, Stefano, ti aggrappasti a Virgilio: per non soffocare, per non morire, per respirare. Primavalle è diventata davvero Prima Linea, come dicemmo tanti anni fa, quando nacque la vostra sezione. Le prime linee del martirio sono sempre le prime linee del riscatto in nome della civiltà». Oggi, cara Anna, sei tu il simbolo della nostra Italia più cara, “umile e alta”.
Per raccontare la storia della comunità neofascista dopo il 1945 non si potrà mai prescindere dalle donne: coraggiose, dignitose e sobrie nell’accompagnare – sempre presenti – le esistenze controvento di generazioni e generazioni di italiani. Coraggiose e dignitose come Anna.
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A Giampaolo e a tutta la famiglia Mattei le condoglianze di Barbadillo.it. La camera ardente di Anna Mattei è alla clinica Villa Claudia in via Flaminia 280. I funerali saranno celebrati venerdì alle 10 alla parrocchia di Santa Croce in via Guido Reni
@waldganger2000