• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
domenica 1 Ottobre 2023
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cinema

Cinema. “Sull’orlo dell’abisso”: luci e ombre del populismo Usa di Steve Bannon

by Riccardo Rosati
24 Aprile 2019
in Cinema, Cultura
2
Steve Bannon in “American dharma”

Un vibrante documentario, quello di Alison Klayman, che ci racconta come l’ex-stratega di Donald Trump, Steve Bannon, poi cacciato dal medesimo Presidente che ha aiutato a vincere, abbia negli ultimi tre anni guadagnato un posto di rilievo sullo scenario politico occidentale. Dal suo allontanamento dalla Casa Bianca, fino al termine della campagna itinerante tra Usa ed Europa, in questa pellicola viene fatta luce sui suoi sforzi per dare vita a The Movement: l’organizzazione creata da Bannon per promuovere una politica sovranista e populista nel Vecchio e Nuovo Continente, allo scopo di unificare a livello globale le varie formazioni di estrema destra.

Nel film, Bannon racconta senza remore di sorta di come egli stia utilizzando la sua autorità per trasformare la iniziale ideologia nazionalista americana con la quale era partito in un movimento transoceanico. Per conservare il suo potere e la sua influenza, costui, che viene dalla famigerata Goldman Sachs, nonché fondatore della società Bannon&Company e, per un periodo, direttore di Breitbart News (testata online dei suprematisti bianchi), ha sostanzialmente reinventato se stesso per la ennesima volta, autoproclamandosi leader del populismo internazionale.

Manipolatore acuto della stampa, cinico e operoso, scopriamo in questo documentario anche un Bannon dotato di grande ironia, un inquietante “seduttore”, capace di celare costantemente non solo i propri pensieri, ma specialmente i fini a cui sta mirando. Si potrebbe subito rispondere, il Potere… ovviamente, ma la domanda importante è, per farci cosa?

Steve Bannon
Steve Bannon

Parlare di Steve Bannon, senza incorrere in imprecisioni o banalizzazioni faziose, non è semplice. Sicuramente, è necessario un buon bagaglio di informazioni sulla politica americana, come pure la conoscenza del retaggio culturale afferente alla Destra contemporanea. Questo enigmatico personaggio è oggi al centro del dibattito politico europeo. Ciononostante, la vera natura del pensiero di Bannon e dei suoi progetti non viene affatto compresa. Anzi, quella stessa area politica alla quale egli ora si rivolge sta cadendo ingenuamente nella trappola tesa dallo spin doctor statunitense, come viene ampiamente spiegato in un testo di recente pubblicazione: Inganno Bannon (CinabroEdizioni, 2019), nel quale sono presenti interventi di Maurizio Blondet, Andrea Marcigliano, Gianluca Marletta, Claudio Mutti, Raido e RigenerAzione Evola. “Inganno”, già, poiché è proprio questo che sta mettendo in atto Bannon, il dramma è che, con la eccezione di qualche tradizionalista e conservatore, nessuno se ne accorge.

Inganno Bannon, edizione de Il Cinabro

La incapacità di decifrare la strategia che costui va abilmente elaborando è ugualmente ripartita sia tra i suoi detrattori – i soliti incolti e faciloni “buonisti” – che tra i partiti dei “sovranisti” in Europa. Va da sé, che per meglio spiegare il tutto dovremmo adesso continuare con una riflessione abbastanza articolata di carattere politologico. Però, il nostro compito è essenzialmente quello di parlare del documentario The Brink – Sull’orlo dell’abisso e ciò faremo. Nondimeno, vogliamo chiarire che senza gli strumenti interpretativi di cui sopra, è impossibile dire alcunché che abbia un minimo di sostanza su Bannon. Per nostra fortuna, peccando forse di presunzione, essendo anche degli americanisti, come pure parte di un certo milieu culturale conservatore, potremo qui tentare di spiegare, cercando naturalmente di non ignorare il ragionamento filmico, al lettore cosa si ci sia veramente dietro Bannon. Peraltro, la cosa più importante è che la netta e severa critica che proporremo di questo personaggio, come sempre speditoci da Oltreoceano, ha valore proprio perché non viene dai “nemici” di Bannon, bensì da uno studioso che in teoria dovrebbe essere un suo simpatizzante ma che, per converso, con lui non vuole, e non siamo i soli, avere nulla a che spartire, avendo ben chiari i suoi propositi.

Il documentario su Bannon

Tornando all’opera della Klayman, che si presenta quale il classico esempio di documentario americano: formalmente ineccepibile, sensazionalistico e dinamico, a partire dalla colonna sonora, e intellettualmente approssimativo, sin dalle primissime inquadrature Bannon viene mostrato come il solito “venditore” americano. In ciò non possiamo che convenire col taglio dato dalla regista al suo film… costui è qui per venderci il sovranismo, come se fosse una semplice polizza assicurativa e, ci teniamo a ripeterlo, chi scrive non è affatto legato ad ambienti terzomondisti o altro, anzi, se possibile li combatte. Ciò malgrado, la correttezza intellettuale ci impone di esprimere la nostra opinione in modo “ingenuo”, nel senso della sua onestà; come del resto è innegabile che Bannon sia un personaggio dalla grande simpatia, e con raffinate doti di analisi politica. In questo non sappiamo se la Klayman abbia raggiunto il suo scopo, essendosi ella apertamente dichiarata ostile a Trump e al suo vecchio ideologo. Infatti, se di Bannon si può giustamente non condividerne le posizioni, sarebbe assai ingiusto non riconoscergli delle indiscutibili capacità relazionali, e queste, ci rincresce per la giovane cineasta americana, escono tutte fuori nel documentario. Parimenti risultano assai chiare nella narrazione della storia quelle che sono le idee, o almeno quelle che lui vuole far trapelare, di Bannon, il quale indica senza mezzi termini quelli che considera i nemici dell’Occidente: Cina, Russia, Turchia e Iran. Per quanto ci riguarda, siamo in totale disaccordo su questo, ma trattasi di una opinione personale, quindi conta relativamente. Un aspetto che ci teniamo comunque a sottolineare sulla diegesi di questa opera è che quando i fatti narrati si spostano in Europa, si percepisce un clima politico diverso, meno artificioso e dall’essenza “grave”, per dirla con Benedetto Croce. Il tutto per dire, che la politica americana è una grande menzogna o “inganno” – riprendendo il titolo del libro sopracitato – in una Nazione con un livello culturale medio quasi aberrante; ragion per cui, i concetti proposti durante le varie campagne elettorali dai politici statunitensi risultano per un europeo di una dozzinalità irricevibile.

L’Alt-Right americana

Spostandoci adesso brevemente verso un più alto punto di osservazione americanistico, Bannon si inserisce – certo declinata in chiave contemporanea – nella tradizione del conservatorismo statunitense, lo stesso di quel grande scrittore e intellettuale che fu Howard Phillips Lovecraft (1890 – 1937). In ciò, è d’uopo stigmatizzare una sostanziale lacuna in The Brink. Ossia, che in questo documentario non vi è nessun accenno alla cosiddetta Alt-right (abbreviazione di “Alternative Right”) americana, la quale andrebbe effettivamente considerata la vera Destra negli USA. Tuttavia, la Alt-right si distingue per l’essere più un fenomeno intellettuale che politico, e ruota intorno alla figura di Greg Johnson e della Counter-Currents Publishing, da lui stesso fondata nel 2010. Questa Casa Editrice è specializzata nella traduzione in inglese e nella diffusione in America dei classici del Pensiero Tradizionale, delle opere di René Guénon e Julius Evola, quest’ultimo che si crede erroneamente essere alla base delle idee di Bannon, ma non è così. Infatti, egli non fa mistero di avere come modello di riferimento Abraham Lincoln (1809 – 1865), che, a differenza di quanti molti pensano in Italia, era un repubblicano e non un democratico, a dimostrazione di come sia superficiale e manipolato il discorso sugli Stati Uniti da noi, vedesi il comportamento di gran parte dei media durante le ultime elezioni presidenziali.

In conclusione, questa specie di Gordon Gekko della politica inviatoci direttamente da Washington, nel suo essere suadentemente arrogante e dotato di una intelligenza pronta e vivace, viene raccontato in modo corretto e fedele nel documentario della Klayman, che è alla fine un valido strumento per comprendere la precisa natura della “missione” di Bannon in Europa. In altre parole, se taluni rampanti leader che al momento vanno per la maggiore nel Vecchio Continente sono così sprovveduti da non rendersi conto che egli non è affatto venuto qui solo per dare “consigli”, bensì per fare subdolamente gli interessi del proprio Governo, questa sarebbe una ulteriore conferma che i politici dovrebbero spendere meno tempo su Twitter o in televisione e molto di più sui libri; del resto, e a differenza di costoro, Bannon è uno che legge parecchio. Sia come sia, il nostro dovere riteniamo di averlo compiuto, avendo tentato di spiegare la insidiosa trappola che si nasconde dietro a The Movement.

*Tags | anno: 2019, Nazionalità: USA, Durata: 90′, Genere: documentario, Regia: Alison Klayman, Distribuzione: Wanted Cinema e Feltrinelli Real Cinema, Uscita: 29 aprile 2019 

@barbadilloit

Riccardo Rosati

Riccardo Rosati

Riccardo Rosati su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0
Tags: alt rightBarbadillocinemadocumentariosovranismosteve bannonsull'orlo dell'abissothe movimentusa

Related Posts

Editoria. L’Ugl rimanda in stampa “Pagine libere”

Editoria. L’Ugl rimanda in stampa “Pagine libere”

28 Settembre 2023
L’etica del viaggio tra Ulisse e Dante secondo il prof. Bonazzi

L’etica del viaggio tra Ulisse e Dante secondo il prof. Bonazzi

28 Settembre 2023

Giappone. Perché leggere la prima biografia italiana di Hirohito

Teatro Greco. Il ritorno di Ulisse, l’ultima Odissea. Il racconto per le immagini di Maria Pia Ballarino

Elzeviro. Gli Esseni, le Grotte di Qumran e i rotoli delle Sacre Scritture

Storia. La persecuzione contro i cristiani vista da Loisy

L’anniversario. Tolkien e la destra culturale e politica

Lucien Rebatet, rivoluzionario decadente

Knut Hamsun (precursore di Kafka) al cinema col volto di Max von Sydow

Comments 2

  1. La vendetta di Catilina says:
    4 anni ago

    Articolo capolavoro da leggere nelle assise delle “derive sovraniste” e farlo ripetere a memoria, articolo che spiega in breve cosi si muove agilmente il Nemico Principale e come “si posiziona” e “si declina” laddove meno te lo aspetti …..
    Il passaggio della indicazione della casa editrice Counter-Currents Publishing (…da lui stesso fondata nel 2010) che pubblica il melieu del pensiero Tradizionalista Europeo la dice molto lunga….
    E mi ricorda tanto un altro aneddoto di qualche anno fa;
    Mi capito per caso in mano la rivista patinata Massoneria Oggi , una delle riviste/pubblicazioni del Grande Oriente d’Italia, e c’era alla fine una bibliografia orientativa per chi si voleva accostare alla filosofia massonica …. ebbene :
    Se si prendevano i primi 20-30 testi di orientamento citati si trovano elencati li’ i sacri testi di Evola, Guenon, Shuon, Eliade, De Giorgio …
    Conclusione ….
    Tenere gli okki bene aperti, alle prossime sicure ” infiltrazioni e provocazioni ” di Oltreoceano , in funzione anti-Europea, Anti-Tedesca, Anti-Russa,
    perchè tutti ci ricordiamo quello che combinarono Kissinger e Brezisky negli anni 70-80 e dei danni che combinarono nei nostri ambienti ” per niente impermeabili a tali infiltrazioni degli allora anti-comunismi di servizio terzi ” ….
    “Il sovranismo ” non è una ideologia granitica (come lo erano Il Fascismo ed il Nazionalsocialismo) non è una Dottrina Integrale a-temporale come la Tradizione, è una deriva post-moderna e post-ideologica, molto discutibile sui fondamentali, priva di spessore e profondità culturale, e le cui leve ed i cui progetti finali sono attualmente ” fuori da ogni controllo strutturato “; per cui si rischia ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, di fare il gioco dei nostri veri nemici …

  2. Stefano says:
    4 anni ago

    Catilina sottoscrivo totalmente il tuo intervento, forse son più pessimista e credo che il punto di non ritorno dentro il sovranismo sia già stato superato e che già si stia facendo il gioco del Nemico Principale, almeno questa è la mia sensazione, poi speriamo che non tutte le ciambelle siano uscite col buco

Più letti

  • Salviamo il Comandante Todaro: mito e realtà di un eroe italiano (senza buonismo)

    Salviamo il Comandante Todaro: mito e realtà di un eroe italiano (senza buonismo)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Siracusa. La trionfale “Medea” di Laura Marinoni incanta il Teatro Greco

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La filosofia dei Rolling Stones

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Siracusa. E ci trattenne l’incanto: l’Odissea di Peparini seduce il Teatro Greco

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Perché riscoprire Anacleto Verrecchia, filosofo dimenticato

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Grecia. Kasselakis l’ex banchiere leader di Syriza: la sinistra sceglie la finanza

Grecia. Kasselakis l’ex banchiere leader di Syriza: la sinistra sceglie la finanza

30 Settembre 2023
Storia. Oltre il 25 aprile. I tanti volti (strumentali) dell’antifascismo

Il punto (di D.Cofrancesco). Nessun monopolio del racconto storico nelle scuole

30 Settembre 2023
Editoria. L’Ugl rimanda in stampa “Pagine libere”

Editoria. L’Ugl rimanda in stampa “Pagine libere”

28 Settembre 2023

Ultimi commenti

  • Guidobono su Draghi, Kalergi e l’Europa alla ricerca di unità
  • Guidobono su Il caso. Valditara e la memoria: la fine del monopolio Anpi
  • Guidobono su Storia. La persecuzione contro i cristiani vista da Loisy
  • Guidobono su Storia. La persecuzione contro i cristiani vista da Loisy
  • Guidobono su Heliopolis/14. L’Intelligenza Artificiale lievito di una nuova sapienza organica
  • Primula nera su L’anniversario. Tolkien e la destra culturale e politica
  • Guidobono su Il corso di agroecologia contadina di Giannozzo Pucci (a Fiesole)

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più