Si può togliere il ragazzo dal ring, ma mai il ring dal ragazzo. Parafrasando in questo modo la celebre frase di Zlatan Ibrahimovic forse possiamo avvicinarci a comprendere la decisione dell’ex campione del mondo di boxe Wladimir Klitschko di continuare ad allenarsi duramente nonostante il suo ritiro dal pugilato professionistico. Una scelta che oggi potrebbe ripagare ed anche profumatamente “Dr. Steelhammer” a cui è stata recentemente recapitata un’offerta faraonica di 70 milioni di euro da parte del colosso tv Dazn per tre match entro dicembre. L’occasione è ora nelle mani d’acciaio del gigante ucraino che potrebbe in questo modo seguire l’esempio di due altri pugili del passato famosi per i loro ritorni sul ring: George Foreman e Roy Jones Jr.
Wladimir, se le trattative si dovessero concludere positivamente, si aggiungerà alla bagarre già in atto per il dominio della categoria dei pesi massimi a livello mondiale tra il campione WBA Antony Joshua, Tyson Fury ed il campione WBC Deontay Wilder. Non di certo una situazione favorevolissima per l’oro olimpico ad Atlanta visto che prima del suo ritiro era stato già sconfitto nettamente sia da Fury (“Gipsy King” nel 2015 mise fine ai nove anni di regno dell’ucraino) che da Antony Joshua (nel match del 2017 Klitschko finì addirittura KO). Prescindendo dagli innegabili vantaggi economici, gioverebbe davvero alla carriera del “Dr. Steelhammer” rigettarsi ad ormai 43 anni e dopo 23 difese titolate in questo guerra senza quartiere, in questa lotta tutti contro tutti?
A nome di tutti gli inguaribili romantici degli sport da ring, che vedono nel combattimento un istinto nonché un’esigenza naturale di ogni uomo, vogliamo tuttavia credere alle parole di Dillian Whyte, ex sparring partner del colosso di Kiev: “Rientrerà al cento per cento e non lo farà per soldi: Wladimir vuole lasciare un segno nella storia”. E allora coraggio “Dottore”, stupisci ancora il mondo indossando ancora i tuoi guantoni per un’ultima volta.