Buona la seconda. L’italian (slow) job di Maurizio Sarri torna a convincere Stamford Bridge con un sonoro cinque a zero rifilato all’Huddersfield. E, soprattutto, con il battesimo del Pipita, protagonista indiscusso del match con una doppietta (segna il primo e il quarto gol). Tutti gli ingranaggi sono tornati sui vecchi canali: Hazard non è più scontento e ne mette dentro due – uno su rigore – giostrando su tutta la trequarti, Alonso domina sull’out di sinistra, Jorginho sta riprendendo confidenza con le sue geometrie e David Luiz, che chiude la partita, regge la linea difensiva. Ma ciò che più colpisce insieme alla grinta di Higuain – che per tutta la partita difende, spesso riparte dalla sua area di rigore, smista e pressa come Ringhio avrebbe voluto – è l‘intesa dell’argentino con Kanté, autentico sparring partner, guerriero e manovale funzionale che impacchetta assist d’argento per entrambe le reti di Higuain. La prima, più classica, un taglio in area di rigore con un destro secco sul primo palo; la seconda, una perla a giro dal limite con esultanza liberatoria. Sarri ride e il pubblico applaude convinto. Certo, l’Huddersfield è l’Huddersfield e ora arriva il bello. Ma il Pipita vuole dire la sua e la squadra rema per e con lui. Rinnoviamo l’invito ad avere pazienza, ché i gol arrivano.