
(dall’Agenzia Dire) “In Venezuela la situazione e’ grave, ma un intervento degli Stati Uniti causerebbe un bagno di sangue. Cosa penso di Juan Guaido’? Non mi convince, rischia di trasformare il Paese in una marionetta degli Stati Uniti. Cio’ che serve sono interventi seri in economia, che permettano di uscire dall’iperinflazione”. A parlare con l’agenzia ‘Dire’ e’ Antonio Moscato, storico e docente, tra gli specialisti piu’ prolifici del panorama intellettuale italiano. Un titolo tra tanti: ‘Il risveglio dell’America Latina’ per Edizioni Alegre (Roma, 2008).
Le manifestazioni del 23 gennaio, che hanno portato in piazza centinaia di migliaia di venezuelani in tutto il Paese, si sono concluse con la decisione del capo del Parlamento Juan Guaido’ di assumere la carica di presidente ad interim, dopo che le opposizioni hanno disconosciuto la rielezione di Nicolas Maduro. Gli Stati Uniti, seguiti da diversi Paesi, hanno subito riconosciuto Guaido’: “Era una mossa prevedibile” commenta l’esperto. “Gli Stati Uniti sin dalla ‘Dottrina Monroe’ del 1823 si sentono in diritto/dovere di intervenire in America Latina. Ma fino a poco tempo fa il Venezuela non dava fastidio: lo scorso anno la Goldman Sachs ha acquistato alcune obbligazioni dell’azienda petrolifera venezuelana. Fintanto che il Venezuela investiva negli Usa tutto andava bene. Il problema e’ che ora Maduro e’ debolissimo e Washington ne vuole approfittare”.
Ma per Antonio Moscato “non e’ indispensabile scegliere tra Trump, Maduro o Guaido’: forse che si rifiuta Hitler per accettare i gulag?” scherza lo storico. Il problema sta nell’incapacita’ dell’intellighenzia di sinistra di farsi ascoltare: “Maduro e’ arrivato al potere nel 2013, nel momento in cui la caduta del prezzo del petrolio innescava una crisi mondiale. Ma i suoi ministri e consiglieri di economia lo avevano avvisato: urgeva investire i proventi del petrolio per diversificare l’economia. Il Venezuela importa qualsiasi prodotto, dal cibo, ai farmaci, ai prodotti tecnologici. Cosi’ quando i proventi si sono ridotti il deficit pubblico ha assunto proporzioni incalcolabili”.
Il docente non risparmia le critiche a Hugo Chavez: “Un uomo di grande carisma, ma che favori’ la corruzione. Col suo governo si arrivo’ ad avere ben tre tariffe di cambio tra la moneta nazionale e il dollaro. Cio’ consenti’ a chiunque di acquistare i dollari a tassi molto favorevoli da rivendere al mercato nero”.
L’inflazione galoppante, che quest’anno secondo il Fondo monetario internazionale superera’ il milione percentuale, era insomma prevedibile. “Per sfortuna di Maduro, a questo si e’ aggiunto un dimezzamento della produzione petrolifera. Bisognerebbe sfruttare i nuovi giacimenti nelle profondita’ della regione dell’Orinoco, ma questo richiederebbe grandi investimenti”.
Il risultato e’ un esodo di venezuelani senza precedenti, sottolinea Moscato: “In Venezuela compri la benzina a due lire, ma non trovi piu’ niente. Chi puo’ sta scappando”. Se Guaido’, il ‘delfino’ di Leopoldo Lopez non convince, quale soluzione per il Paese? “Recuperare le frange della sinistra piu’ capaci, che solo per aver criticato Chavez e Maduro sono state emarginate. ‘Piattaforma civica’ ad esempio e’ composta da ex collaboratori di Chavez che propongono piani concreti per uscire da quella crisi economica che Maduro ha negato”.
Nessun bagno di sangue. I ‘chavista-maduriani’ sono essenzialmente Lumpen cialtrone. Al secondo tiro son già scappati tutti…Nessuno si fa bucare le trippe per quel cialtrone autista di bus urbano…
Oggi sia Lega che 5* si sono astenuti e non hanno riconosciuto Guaidò, scelta coraggiosa non allinearsi al golpe teleguidato.
Ma quale golpe teleguidato! Maduro è un escremento a capo di un governo di escrementi e deve solo essere spazzato via, con ogni mezzo, al più presto! Anche con una operazione di commando tipo cattura Noriega…
Felice, Maduro può avere tutte le colpe che vuoi, ma non è assolutamente corretto che dei paesi terzi decidano della sorte di uno stato sovrano, e ti ricordo che Maduro è stato eletto non molto tempo fa, ergo votato dal suo popolo, quindi che si autodeterminino, adesso basta con queste “rivoluzioni colorate”, al solo scopo di impossessarsi del petrolio venezuelano, il tutto condito con la solita manfrina buonista del “ristabilire la democrazia”… Guarda caso in Italia gli unici due partiti che si sono espressi a favore del riconoscimento di Guaidò sono Forza Italia e PD, chissà come mai, non ti chiedi il perchè le due forze che hanno devastato questo paese negli ultimi anni sono a favore di Guaidò? Quindi è una questione di sovranità, chi si dice “sovranista” non si deve permettere di intervenire in un paese sovrano. Maduro non è stato all’altezza sicuramente, ha commesso molti errori e non ha saputo dal mio punto di vista continuare il processo social-nazionale chavista permettendo il diffondersi di corruzione e “quinte colonne” all’interno dello Stato, ma sicuramente con Guaidò il paese diventerebbe definitivamente l’ennesimo giardino di casa degli States, che ormai hanno resuscitato in pieno la dottrina Monroe puntando tutto sul Sud-America visto che in medio oriente hanno rimediato molte figuracce. Cordiali saluti.
Stefano, oltre Pd e Forza Italia anche la Meloni si è schierata con Guaido.
Non lo sapevo sinceramente,grazie della precisazione Libero.
Stefano. Prima di Chavez-Maduro il Venezuela era un Paese ricco di petrolio con problemi di corruzione, ingiustizie sociali ecc. Oggi è una terra di miseria diffusa, sopraffazione, illegalità, narcotraffico, con una crominalità comune cresciuta cento volte ed una corruzione mille volte. Non esiste più ombra di stato di diritto, solo demagogia, caos, mancanza di prodotti di base, nessun rispetto democratico, violenza paramilitare al servizio di una cricca bolivariana incapace, cialtronesca, delinquenziale. Nessuno vuol prendere il petrolio al Venezuela, padronissimi di mantenere i cubani…Non cadere nella vecchia trappola della denuncia dell’imperialismo yankee. Sei fuori strada, totalmente. Maduro si merita solo la fine di Ceausescu.
Maduro ha solo vinto grazie a capillare brogli elettorali e perseguendo i suoi oppositori. Il suo Governo non ha nulla di legale. Sostenerlo è folle. Chiunque lo faccia fuori sarà un benefattore dell’umanità.
Stefano. Gli USA non hanno alcuna necessità d’impadronirsi del petrolio venezuelano. Lo comprano, come fanno da decenni. Tanto per loro i soldi non sono un problema. Loro i soldi li emettono!!!! Saluti.
‘Dottrina Monroe’? Magari! Dagli Stati Uniti all’America Latina non vengono che vantaggi… Dimenticatevi García Marquez e le menzogne di Castro…Qui il popolo non è antiamericano, tutto il contrario…
“…non si può negare l’evidenza: Maduro è un delinquente, un fuorilegge, un presidente abusivo che è scaduto e decaduto, e la Costituzione venezuelana, che è l’unico riferimento a cui riferirsi, prevede che le elezioni vengano accompagnate dal presidente pro tempore, che è il presidente dell’Assemblea Guaidò», ha detto il ministro dell’Interno nel corso di un incontro pubblico in provincia di Siena. «Non c’è nessuno che si è autoproclamato, gli americani, gli alieni o i salviniani. C’è un presidente illegale che tortura, arresta, affama, che massacra, e c’è una comunità che ha diritto di votare liberamente, e io penso soprattutto al milione di italiani o discendenti di italiani che aspetta libertà», ha sottolineato Salvini.