“Amici di Rosso Istria, volevamo condividere con voi uno dei tanti attacchi che sta subendo il regista del film su Facebook tramite messaggi privati”. Le accuse sono quelle di “fascismo” e di “revisionismo”. “Volevo dirle – scrive qualcuno – che lei si dovrebbe vergognare. Mi auguro che faccia la fine di Cristicchi (autore del musical “Magazzino 18”, ndr) che si è visto stroncare la carriera dopo aver propagandato revisionismo storico. Lei è un fascista”. Il regista del film Rosso Istria è oggetto di critiche assurde sui social.
Il film su Norma Cossetto
Ci sono voluti 75 anni per raccontare al cinema la storia di Norma Cossetto, giovane istriana, torturata, violentata e uccisa dai partigiani titini nel 1943. A tracciarne il ritratto è il film indie Red Land – Rosso Istria, opera prima di Maximiliano Hernando Bruno, che dopo l’anteprima al lido nello spazio Regione Veneto, e la prima mondiale a Roma, è nelle sale dal 15 novembre con Venice Film, anche produttrice. La protagonista è Selene Gandini, con, fra gli altri, Franco Nero, Geraldine Chaplin, Sandra Ceccarelli, Romeo Grebensek, Eleonora Bolla e Vincenzo Bocciarelli.
Norma Cossetto, alla quale nel 2005 Carlo Azeglio Ciampi ha attribuito la Medaglia d’oro al Merito Civile, è stata una delle migliaia di vittime dei massacri delle foibe, cui si aggiunsero circa 350 mila italiani esuli dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia. “Spero il film possa colmare il vuoto emozionale con cui molte persone si relazionano al dramma delle foibe. Bisogna far ascoltare queste urla di morte e urlare insieme a loro” dice il regista.
Non ci sono più destra e sinistra, vero, amici di De Benoist e di Dugin?! Tutti contro il capitalismo mondialista….aha, aha, aha!!!