Quello ancora in corso è stato il mese della verità per la boxe mondiale nelle categorie dei pesi medi e leggeri: rispettivamente il 5 ed il 13 maggio infatti sono saliti tra le quattro corde Gennady “GGG” Golovkin e Vasyl “Hi Tech” Lomachenko. Due pugili unici, in grado di macinare vittorie su vittorie con uno stile unico nel loro genere, riconoscibile sin dall’ultimo posto a sedere del Madison Square Garden.
PESI MEDI, VALE A DIRE SOVIET KAZAKO
E’ ormai giunto il quarto anno di reggenza per il “compagno” Golovkin delle cinture mondiali unificate nella categoria dei medi (WBC, WBA, IBF, IBO), un dominio tale da non essere pregiudicato nemmeno dall’affermarsi dell’enfant prodige Canelo Alvarez. Proprio un re-match con quest’ultimo sarebbe dovuto andare in scena sabato 5 maggio ma il messicano è risultato positivo ai test antidoping, venendo sostituito all’ultimo momento da Vanes Martirosyan. A GGG, gelido come il clima del suo Kazakistan, sono bastate solo due riprese per mandare KO l’avversario e dopo un primo round di studio in cui ha incassato i colpi dell’armeno, la sua tattica ha avuto la meglio. Due durissimi ganci hanno messo alle corde Martirosyan il quale, crivellato dalla potenza di un più che mai spietato Golovkin, è costretto ad accasciarsi sconfitto al tappeto.
HI-TECH, LA VELOCITA’ E’ MARCHIO DI FABBRICA
Il 13 maggio è invece toccato salire sul ring a Lomachenko che, a prova della sua incredibile rapidità, è divenuto, in soli 13 match il pugile più veloce a diventare campione del mondo in tre diverse categorie di peso (piuma, superpiuma e leggeri). E non è certo stata una passeggiata superare il detentore del titolo mondiale WBA Jorge Linares, soprattutto dopo che al sesto round l’androide ucraino è andato giù a seguito di un destro d’incontro ben assestato dal colombiano. Lo spavento per l’angolo di Lomachenko è durato però solo pochi decimi di secondo, perché “Hi-tech” dopo essersi rialzato immediatamente ha ripreso a colpire l’avversario con rapidissime combinazioni da corta distanza, cambiando repentinamente direzione e scardinando la guardia di Linares col suo gioco di gambe. Ed infine alla decima ripresa è un gancio sinistro al fegato ad essere stato fatale al colombiano, che non è riuscito a rialzarsi cedendo così la cintura a Lomachenko.