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Robben-Galano fa tredici e il Bari vince la schedina a Perugia. La doppietta del suo symbol-man, il fuoriclasse indiscusso alla corte di Fabio Grosso e che si conferma nelle vette della classifica cannonieri, rilancia i biancorossi reduci dalle pesanti sconfitte con Entella e Palermo. Una prova di carattere, un ostacolo superato con sicurezza grazie anche a una ritrovata freschezza atletica su un terreno pesantissimo.
Un rimescolamento delle carte e qualche innesto vincente, come quelli di Nenè al posto di Cissè e Iocolano per Petriccione, hanno dato la spinta recentemente mancata e tutta la squadra se ne è avvantaggiata. La difesa è, e rimarrà sempre, la spina del fianco della squadra ma un paio di prodezze di Sabelli hanno evitato che potesse capitolare come in occasione della rete del momentaneo pareggio di Di Carmine. Un gol evitabilissimo perché il perugino, solo tra una selva di baresi, ha potuto controllare indisturbato e fare centro.
La gelida e piovosa trasferta in Umbria riconsegna al campionato una squadra pazza e ballerina, capace di ogni impresa. Di esaltarsi con un gioco spumeggiante e irresistibile e, allo stesso tempo, di smettere i panni eleganti e festosi per diventare la brutta Cenerentola. Ma con un Galano super (felina zampata su deviazione di Marrone per l’1-0, punizione malefica all’incrocio con il portiere avversario a “farfalle” per il 3-1 definitivo) e un ritrovato Nenè (opportunismo e concretezza sul 2-1) nessun traguardo è irraggiungibile.
La forza del Bari è data dall’abbondanza a disposizione dell’allenatore-mundial e dalla capacità dei panchinari di farsi trovare pronti. E nel giorno in cui si è registrata la defezione di Brienza, Grosso ha potuto giovarsi di innesti risultati determinanti. E di ritrovare uno smagliante Sabelli in entrambe le fasi. E con queste basi le prospettive di un risultato positivo dell’incontro di vertice con il Parma, che è dietro l’angolo, non sono campate in aria. Anche perché il panettone è vicino e mangiarlo dopo un successo sugli emiliani avrebbe un altro sapore.