Profondo (giallo)rosso. Il Benevento le busca pure a Bergamo in una partita che è stata tenuta in bilico fino a metà del secondo tempo, più dalla stanchezza dell’Atalanta che dai meriti dei sanniti.
Alcuni segnali incoraggianti arrivano, però, a mister De Zerbi. La squadra non si lascia andare, lotta contro gli avversari e contro i suoi fin troppo evidenti limiti. Tiene botta, combatte per strappare il primo punticino del campionato. E invece sale in cattedra il “solito” Bryan Cristante. Dopo aver spellato l’Everton in Europa League, Cristante indovina un diagonale imprendibile per il portiere campano Brignoli.
L’Atalanta, però, comincia a testimoniare una paurosa doppia faccia. La Dea vista in Europa non si vede in campionato. Solo Berisha non s’è accorto di essere tornato in Lombardia e continua a compiere miracoli, chiusure, paratone. La difesa lo assiste a metà e poi Armenteros, nonostante la buona volontà, non è Romario. E si vede.
Il risultato è l’ennesima sconfitta, siamo a quattordici. Per l’allenatore De Zerbi non è ancora finita, lui ci crede ancora e crede nel mercato. Intanto lo aspetta il Milan di Rino Gattuso con il quale, ai tempi del Foggia in Lega Pro, finì quasi a mazzate per “colpa” di un oggetto caduto sulla testa dell’allora allenatore del Pisa.