• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
martedì 13 Maggio 2025
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Cultura

Il caso. Viva Corto Maltese icona di libertà (con sigaretta) al tempo dei tabù social

by Giovanni Vasso
29 Agosto 2017
in Cultura, Fumetti
0

corto malteseCorto Maltese è un cattivo esempio per la gioventù, se non smette di fumare va bandito da tutte le edicole del Regno. Pardon, de La Repubblica, che tra l’altro propone una storia inedita, a puntate, dell’amatissimo personaggio creato dal genio di Hugo Pratt.

Secondo il  Codacons, Corto Maltese invoglia i giovani a fumare. Sta sempre con una sigaretta in bocca e che importa se lui è un personaggio di carta. I ragazzi, che evidentemente non aspettano altro che farsi imbeccare e riproporre scimmiescamente i comportamenti collaterali dei fumetti, sono in pericolo.

Così l’associazione dei consumatori ha presentato un esposto per chiedergli di smettere di fumare a quel corruttore di gioventù, che è Corto Maltese. O tempora, o mores.

La questione è ben più grande e va ancora oltre al Codacons che pure di battaglie sacrosante ne ha fatte. É una questione di cultura nazionalpopolare, se vogliamo. Di Volksgeist, per dirlo con termini aulici: è questione di spirito della modernità italiana. Non si sarebbero mossi,

ll cittadino che si fa consumatore finisce per confondere i suoi gusti (secondo cui può esercitare validamente la clausola di recesso, soddisfatti o rimborsati) con la decenza. Prendendo se stesso a metro di tutte le cose, pone la basi del nuovo moralismo.  Che, se possibile, è ancora più inesorabile di quello cui siamo stati abituati perché vale l’equazione secondo cui ciò che non piace a me è illegale, fuori legge, quantomeno rompe l’armonia contrattuale e voglio i soldi indietro.

Se non ci credete, aprite Facebook e fatevi un giro sulle pagine commerciali. Avete visto lo spot nuovo dei Buondì della Motta, quello della mamma ultrasalutista e bigotta su cui si schianta un asteroide? Ebbene, li sotto ci sono frotte di commenti negativi di gente che critica l’assurdo trattamento riservato a una mamma (sic) oppure che “dato il momento” non è opportuno “far esplodere una mamma” (ari-sic). Eppure, se proprio una critica va fatta allo spot (bel modo di passare il tempo, eh) è quella di non essersi inventata niente.

Effetto collaterale dell’enorme piazza virtuale, che amplifica tutti i luoghi comuni trasformandoli in dogmi fideistici, l’aggressività oggi si sfoga così, le parrucche si pettinano su Facebook. Ma i social non hanno fatto altro che amplificare (e rendere solidi) vizi diffusi nella nostra società.

Elemire Zolla – già negli anni ’60 – dipingeva con estrema nitidezza, l’allarmante quadro della situazione: “L’uomo moderno è smarrito e suggestionabile, servile e persecutorio insieme. Egli chiede una guida alla società ma ne riceverà soltanto comandi interessanti e inganni. Egli […] cioé è privo di spirito, e la sua anima non è libera”.

Qualche mese fa, l’insigne storico della musica Paolo Isotta lo aveva spiegato chiaro e tondo, in un’intervista rilasciata a Radio 3: “Per quale ragione gli italiani adesso sono nello stesso tempo vili, servi del potere e vanno dietro ai demagoghi protestatari che li illudono? Perché non hanno cultura e non hanno nessuna autentica educazione alla libertà”.

Libertà, appunto. E’ questa la grande sconosciuta della modernità che fa totem dei divieti e alza tabù invincibili per dare un senso a se stessa. Imprigiona gli altri per sfogare le sue frustrazioni, e che importa se si tratti di personaggi reali o immaginari, tanto la fantasia è realtà dal momento che s’è perso ogni senso del terreno.

Non può sconvolgere nessuno, allora, che un eroe antimoderno come Corto Maltese, paladino della libertà spinta oltre ogni Colonna d’Ercole dello Spirito, scandalizzi perché quel genio libero di Hugo Pratt lo disegnò con la sigaretta tra le labbra.

@barbadilloit

Giovanni Vasso

Giovanni Vasso

Giovanni Vasso su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0
Tags: Barbadillocodaconscorto malteseFumettigiovanni vassohugo prattsigaretta

Related Posts

Il comunitarismo e i corpi sociali nella visione di Kurt Schelling

Il comunitarismo e i corpi sociali nella visione di Kurt Schelling

13 Maggio 2025
Mauro della Porta Raffo rivive il curioso caso di Benjamin Button

Mauro della Porta Raffo rivive il curioso caso di Benjamin Button

13 Maggio 2025

Con l’eclissi del Sacro, dove è finita la Bellezza?

Teatro Greco/Siracusa. Simboli e riti in “Edipo a Colono” di Robert Carsen

L’Ur-fascismo e il talento di Errico Passaro, “il Colonnello della fantascienza”

Segnalibro. Il corpo senza vita di Mussolini. La lunga odissea di un cadavere

Siracusa. “Elettra” di Sonia Bergamasco convince e seduce il pubblico del Teatro Greco

Segnalazione. Arriva il saggio di Filippo Facci contro il politicamente corretto

Audrey Hepburn e Marilyn Monroe vivono e lottano con noi

Più letti

  • “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    “C’è ancora domani”, tutte le sbavature nel film di Cortellesi

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La polemica. Al film della Cortellesi preferiamo l’epopea della Magnani in “Onorevole Angelina”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Salviamo il Comandante Todaro: mito e realtà di un eroe italiano (senza buonismo)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • In “The Penitent” di Barbareschi la religione è nel mirino degli lgbt

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • La vita romanzesca di Edda Ciano Mussolini tra amore, odio e perdono

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

Il comunitarismo e i corpi sociali nella visione di Kurt Schelling

Il comunitarismo e i corpi sociali nella visione di Kurt Schelling

13 Maggio 2025
Mauro della Porta Raffo rivive il curioso caso di Benjamin Button

Mauro della Porta Raffo rivive il curioso caso di Benjamin Button

13 Maggio 2025
Con l’eclissi del Sacro, dove è finita la Bellezza?

Con l’eclissi del Sacro, dove è finita la Bellezza?

12 Maggio 2025

Ultimi commenti

  • Sandro su Rosita Manfredi, nonna e sentinella solitaria nel paese fantasma
  • Guidobono su “La pace difficile” dell’ambasciatore Starace: l’arte della diplomazia a difesa dei diritti dei popoli
  • L'Instituto Eneide : avec Dominique Venner, pour l'éveil de l'identité européenne | Institut Iliade su “L’Istituto Eneide: con Dominique Venner, per il risveglio identitario degli europei”
  • Il Nazionale su Inter-Barca. Il calcio pragmatico (e italico) di Inzaghi ridimensiona il globalismo blaugrana
  • Il Nazionale su Inter-Barca. Il calcio pragmatico (e italico) di Inzaghi ridimensiona il globalismo blaugrana
  • “L’Istituto Eneide: con Dominique Venner, per il risveglio identitario degli europei” - KULTURAEUROPA su “L’Istituto Eneide: con Dominique Venner, per il risveglio identitario degli europei”
  • Guidobono su Ucraina e tregua: confusione Usa, sabotaggio Ue, attesa russa

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Cinema
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più