• Home
  • Il Clan
  • Privacy Policy
  • Contatti
martedì 21 Marzo 2023
No Result
View All Result
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Barbadillo
Home Pallone mon amour

Calcio. Addio alla Catedral dell’Athletic Bilbao ma il futuro sarà in linea con la tradizione

by Giorgio Ballario
29 Maggio 2013
in Pallone mon amour, Sport/identità/passioni
0

stadi san mames athletic bilbaoIl libro più bello di Mario Vargas Llosa si intitola “Conversazioni nella Cattedrale”, ma i dialoghi di cui si parla nel romanzo non avvengono in una chiesa particolarmente grande e importante, bensì nel bar di Lima chiamato proprio così, La Catedral. Invece non basterebbe il talento del Premio Nobel, né di centinaia di altri scrittori, per raccogliere e raccontare il magma di conversazioni, di emozioni e di umori che nell’arco di cent’anni si è condensato sotto le volte di un’altra Cattedrale, che ieri ha chiuso per sempre i battenti.

Dopo un secolo di onorato servizio è infatti andato in pensione lo stadio San Mamès, “covo” leggendario della squadra più leggendaria del mondo: l’Athletic Bilbao, la società basca che contende  al Barcellona (e secondo molti con ancora maggior diritto) la qualifica del tutto speciale di «Più di un club di calcio». Ieri sera si è giocata l’ultima partita ufficiale nel tempio della squadra biancorossa, ribattezzata appunto “La Catedral”, uno splendido stadio all’inglese costruito nel 1913 e poi rimaneggiato per ospitare le gare dei Campionati del Mondo del 1982.

Athletic-Levante era la classica partita di fine stagione, nella quale entrambe le contendenti non avevano più nulla da chiedere al campionato, se non di finire il prima possibile per andare in vacanza a ritemprare nervi e muscoli dopo una stagione faticosa e stressante. Eppure da giorni i quarantamila posti del San Mamès erano esauriti, manco fosse una finale di Copa del Rey o uno scontro diretto per aggiudicarsi la Liga.

Nessuno a Bilbao voleva perdersi l’ultima apparizione dei biancorossi sulla cancha della Catedral, dove giocatori, dirigenti e tifosi del club basco per eccellenza (l’altra squadra importante della regione, la Real Sociedad di San Sebastiàn, è sempre stata considerata un po’ troppo spagnolizzata, a cominciare dal nome…) hanno vissuto le loro gioie più grandi: gli 8 titoli spagnoli (l’ultimo nella stagione 1983-84), le 23 coppe nazionali, l’unica Supercoppa di Spagna e i 16 titoli del campionato basco, torneo che oggi non si disputa più.

Gioie, dicevamo. Ma anche grandi delusioni, come la mancata vittoria della Coppa Uefa nel 1977 a vantaggio della Juventus, che se l’aggiudicò solo per aver segnato un gol in trasferta, proprio nella Catedral (1-0 a Torino, 1-2 a Bilbao); o come la doppia sconfitta nella doppia finale dello scorso anno: in Europa League (0-3 con l’Atletico Madrid) e in Copa del Rey (0-3 con il Barcellona di Messi).

Com’è noto il club basco tiene molto alla propria identità e tradizione: da sempre tessera soltanto giocatori baschi o di origini basche, oppure che abbiano imparato a giocare a calcio nei circuiti giovanili baschi. Tre anni fa un sondaggio compiuto tra i tifosi circa la possibilità di tesserare giocatori stranieri ha portato ad un 94% di risposte negative. Una timida apertura c’è stata invece sulla possibilità di tesserare giocatori “oriundi” (stranieri con origini basche): il 52% ha detto sì, a patto che si tratti di prime generazioni (con genitori o nonni baschi) oppure che abbiano iniziato a giocare nelle giovanili di squadre basche o quanto meno con provata fede calcistica “rojoblanca”.

Un’altra caratteristica, che per molti anni ha reso l’Athletic un club unico al mondo, è stato il rifiuto di “sporcare” la camiseta con uno sponsor. L’unica eccezione risale alla Coppa Uefa del 2005, quando la squadra entrò in campo con la scritta “Euskadi” (Paesi baschi), patrocinante il governo regionale. Poi nel 2008 la capitolazione al calcio moderno, ma sempre con stile: lo sponsor (con scritta piccola e poco invasiva) è infatti la compagnia petrolifera – rigorosamente basca – Petronor.

san-mamesIn un contesto così identitario, si può immaginare come la tifoseria abbia accolto la notizia dell’abbandono dello storico San Mamès e della costruzione di un nuovo stadio. Ma poiché sono baschi anche dirigenti e soci e l’attaccamento alla tradizione non è puramente formale, si è subito trovato un sistema per salvare capra e cavoli: il San Mamès Barria (Nuovo San Mamès, in lingua basca) è sorto infatti esattamente di fianco al vecchio stadio, come si può vedere dalla foto.

E per mantenere un legame anche fisico con l’antico campo, una parte dell’impianto è addirittura sovrapposto al catino centenario. Così da condividere un pezzetto di prato, assicura la dirigenza bilbaina, che garantisca la continuità fra vecchio e nuovo, fra passato e futuro, fra tradizione e innovazione.

Giorgio Ballario

Giorgio Ballario

Giorgio Ballario su Barbadillo.it

Visualizzazioni: 0

Related Posts

StorieDi#Calcio. Pietro Michesi il romano de Roma che castigò la Lazio (col Catanzaro)

StorieDi#Calcio. Pietro Michesi il romano de Roma che castigò la Lazio (col Catanzaro)

5 Marzo 2023
Storiedi#Calcio. Addio a Vito Chimenti il bomber della “bicicletta”

Storiedi#Calcio. Addio a Vito Chimenti il bomber della “bicicletta”

30 Gennaio 2023

FormulaUno. Il talento inespresso di Jan Magnussen

StorieDi#Calcio. Addio al bomber brasiliano Roberto Dinamite, una vita per il gol

CalcioAmarcord. Pier Paolo Scarrone (il vice Rivera) si racconta

Calcio e identità. Cheddira (nato in Italia) preferisce le sue radici marocchine

Pelè semplicemente il re del calcio

Lasciate in pace Maradona. Basta con i paragoni (da Messi a Kvara)

Mihajlovic è carattere, scarpe, tradizione

Più letti

  • L’intervista. Cabona: “Sigonella? Craxi con ‘no’ alle ingerenze Usa voleva chiudere il dopoguerra italiano”

    Viaggi&Patrie/10. Cabona: “Ma non abbiate lo sguardo dei neo-colonizzatori, dei maestrini dell’Occidente”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Alain de Benoist: “La questione identitaria e la modernità”

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • StorieDi#Calcio. Pietro Michesi il romano de Roma che castigò la Lazio (col Catanzaro)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Giornale di bordo. Fenomenologia di Elly Schlein (farà del Pd un partito radicale di massa)

    0 shares
    Share 0 Tweet 0
  • Elly Schlein e il retroterra dell’ideologia marxista

    0 shares
    Share 0 Tweet 0

Seguici su Facebook

Siti amici

  • 10 righe dai libri
  • Appennini di Gian Luca Diamanti
  • Arianna Editrice
  • Associazione Eumeswil Firenze
  • Calcio e statistiche
  • Diretta.it
  • Eclettica edizioni
  • Finanza Sexy
  • Hamelin Prog – Progressive Rock Magazine
  • Il blog di Roberto Perrone
  • Il diario del gigante Paolo Isotta
  • L'eminente dignità del provvisorio
  • linkiesta
  • melascrivo
  • Polémia
  • Rivista Visio
  • SilviaValerio.it
  • Storia in rete
Facebook Twitter Instagram

“All’orizzonte di quell’oceano ci sarebbe stata sempre un’altra isola, per riparsi durante un tifone, o per riposarsi e amare”.
Hugo Pratt

Barbadillo è un laboratorio di idee nel mare del web che, a differenza d’altri, non naviga a vista. Aspira ad essere un hub non conformista, un approdo libero nel quale raccogliere pensieri e parole e dove donne e uomini in marcia possono fermarsi a discutere insieme di politica, ecologia, musica, film, calcio, calci, pugni e rivoluzione.

Ultimi articoli

F1. Ferrari di male in peggio nel solito trionfo Red Bull

F1. Ferrari di male in peggio nel solito trionfo Red Bull

21 Marzo 2023
L’intervista. De Benoist: “La famiglia rifugio al tempo della crisi e l’ideologia del gender”

Alain de Benoist: “Distinguere l’Ue dall’Europa e sognare un Nomos della terra multipolare”

20 Marzo 2023
F1. In Arabia ci sono solo le Red Bull, vittoria Perez

F1. In Arabia ci sono solo le Red Bull, vittoria Perez

20 Marzo 2023

Ultimi commenti

  • Il Nazionale su Giorgia Meloni al congresso Cgil: l’attenzione al lavoro cardine della destra sociale
  • enrico su Annotazioni brevi sulla “battaglia per la vita”
  • Francesco su Giorgia Meloni al congresso Cgil: l’attenzione al lavoro cardine della destra sociale
  • Guidobono su Giorgia Meloni al congresso Cgil: l’attenzione al lavoro cardine della destra sociale
  • Guidobono su Ricolfi svela il tranello contro Meloni: sull’immigrazione vogliono creare problemi al governo
  • Francesco su Ricolfi svela il tranello contro Meloni: sull’immigrazione vogliono creare problemi al governo
  • Guidobono su Annotazioni brevi sulla “battaglia per la vita”

with by amdotcom

No Result
View All Result
  • Politica
    • Difesa
    • Grilleide
    • La Destra riparte da…
    • Tarantelle
  • Corsivi
  • Le interviste
  • Esteri
  • Economia
  • Cronache
  • Cultura
    • Artefatti
    • fedi e religioni
    • Fumetti
    • Libri
    • Musica
    • Ritratti non conformi
    • Sacro
    • Scuola/Questionario proustiano
    • Televisionando
  • Sport
    • Boxe
    • Figurine
    • Il raccattapalle
    • Pallone mon amour
    • Storie di Calcio
  • Scintill&digitali
  • Videogames
  • Parola ai lettori
Questo sito utilizza cookie per fornirti la migliore esperienza di navigazione. Se continui nella navigazione acconsenti all'uso dei cookie.OkLeggi di più