Non accenna a calmarsi la surreale bufera Payet. Il francese sarà sicuramente simbolo di puro genio e sregolatezza, ma è insopportabilmente viziato.
Così parlò il gigante Carrol
Dopo un’intera settimana di tira e molla con il suo tecnico Slaven Bilič, tra promesse di addio (del francese) e giuramenti di sodalizi eterni (del coach e della società tutta), sabato gli Hammers hanno fatto carneficina del Crystal Palace, con tanto di capolavoro acrobatico di un ispiratissimo Andy Carrol, titano tornato per salvare i due mondi. E per dirne quattro al disertore francese: “Nessun giocatore è più grande e importante di un club. Questo è quello che noi, i tifosi e la società crediamo. Oggi abbiamo dimostrato che insieme siamo un gruppo unito, coeso e in grado di fare grandi cose. I tre punti ce li siamo ampiamente meritati”.
Payet minaccia di rompersi il crociato in caso di mancata cessione
Proprio nel momento di massima convinzione circa la riuscita del cazziatone, Payet è tornato sotto i riflettori con scioccanti dichiarazioni che vanno ben oltre la legittima – o no? – saudade del francese verso la sua Marsiglia e verso l’OM. Il fantasista ha minacciato: “Giuro che non vestirò mai più la maglia del West Ham. Se non mi vendono, mi romperò i crociati da solo. Sono un essere umano, ho il diritto di scegliere il mio futuro. E il mio futuro lo vedo nell’OM”. Ciliegina sulla torta: “E’ uno scandalo che non mi concedano quello che gli chiedo. Ho aiutato tantissimo il West Ham da quando sono arrivato, potrebbero ripagarmi accettando di vendermi. Mi sembra il minimo”.
In questo violento divorzio pieno di piatti rotti, tocca rimettere assieme i cocci. Payet incarna non il ribelle/anarca che tanto ci appassiona, svincolato da logiche mercantili, disumano – per dirla come Carmelo Bene – e corsaro. Il francese è invece la forma più incancrenita del calcio moderno, l’assenza totale di amore e di dovuta riconoscenza per un mondo che lo ha consacrato, lanciandolo nell’Olimpo, sospinto dai cori dei tifosi. Che ora, giustamente, gli tuonano contro: dal “We’ve got Dimitri Payet, I don’t think you understand” sono passati al furioso “You’ve got your fucking front, you money grabbing cunt, fuck off Dimitri Payet…”.